One Piece Wiki Italia
Advertisement
One Piece Wiki Italia

Pagaya è un abitante di Skypiea.

Aspetto[]

Pagaya è un uomo di altezza e corporatura media. Ha le tipiche caratteristiche dei nativi di Angel Island: un paio di ali e due palloncini formati da capelli,[2] anche se ne ha pochi, infatti è quasi completamente pelato. I pochi capelli e la barba sono di colore castano scuro. Tiene spesso gli occhi chiusi e sembra non aprire mai la bocca. Indossa il tipico vestito degli abitanti di Skypiea di colore giallo, con una cintura alla vita, e due sandali.

Carattere[]

Ha l'abitudine di chiedere scusa per qualsiasi cosa, anche di ciò che non è responsabile e addirittura quando non ce n'è motivo. Sembra essere amichevole con chiunque, infatti aiuta i Pirati di Cappello di paglia nonostante sapesse che fossero criminali, in quanto non avevano pagato il pedaggio al loro ingresso nell'isola.

Relazioni[]

Konis[]

È il padre di Konis.

Forza e abilità[]

Pagaya sa guidare un waver, un mezzo di trasporto che richiede molti anni di pratica e, come ingegnere,[1] lo sa anche riparare. Inoltre è riuscito a sopravvivere alla sentenza divina di Ener, dimostrando una resistenza incredibile.

Storia[]

Saga di Skypiea[]

Pagaya raggiunge Angel Beach a bordo di un waver e fa la conoscenza della ciurma di Cappello di paglia, che stava già parlando con Konis. L'uomo spiega agli ospiti le caratteristiche del suo mezzo di trasporto e in seguito, mentre Nami fa pratica del suo utilizzo, Konis e Pagaya invitano la ciurma a casa loro per uno spuntino. Lì la ragazza spiega loro il funzionamento dei Dial e Pagaya e Sanji cucinano per tutti. Durante il pasto il quest'ultimo afferma di non vedere più la navigatrice; Konis e Pagaya si preoccupano pensando che possa avere raggiunto Upper Yard, terra in cui è proibito mettere piede per volontà di Ener.

Konis e Pagaya con Aisa

Pagaya e Konis incontrano Aisa.

Tornano così nuovamente ad Angel Beach e poco dopo vengono raggiunti dagli White Berets, i quali accusano la ciurma di Cappello di paglia di ingresso illegale a Skypiea e si preparano a multarli. Tuttavia Nami, appena tornata, travolge McKinley con il waver, così quest'ultimo li condanna alla nuvola vagante. Konis spiega in cosa consiste la pena ai pirati, che mettono al tappeto i White Beret. Questi ultimi dunque si ritirano e il loro capitano afferma che invece di subire la nuvola vagante verranno giudicati dai sacerdoti del dio, una pena ancora peggiore.

A seguito di quanto accaduto la ciurma di Cappello di paglia chiede a Konis e Pagaya in quale modo possa tornare nel mare blu. La ragazza spiega loro che l'unico modo è raggiungere Cloud End, così Pagaya e Konis, seguiti da alcuni membri della ciurma, tornano alla loro casa per preparare un po' di provviste da dare ai pirati. Quando un gambero super rapido attacca la Going Merry e la trasporta verso l'altare sacrificale i pirati vengono informati di ciò che è appena successo e decidono di andare a salvare i loro compagni. Pagaya rimane a casa sua finché Gan Forr non giunge a prenderlo per accompagnarlo a casa sua, un luogo in cui l'uomo e sua figlia saranno al riparo da Ener.

Il giorno seguente Pagaya e Konis, a bordo di un waver, si dirigono ad Upper Yard per aiutare i loro amici pirati e durante il tragitto salvano Aisa da alcuni animali feroci. Dopodiché raggiungono tutti assieme la Going Merry, che individuano grazie al Mantra della piccola Shandia, dove si prendono cura di Sanji e Usop, fulminati in precedenza da Ener.

Mentre è sulla Going Merry, osserva Nami fare pratica con il waver da lui sistemato, alla quale dice che è eccezionale e bravissima. La navigatrice lo ringrazia di cuore, affermando che non poteva sperare di meglio. Lui allora replica che glielo doveva. Nami sottolinea che il mezzo ha una velocità portentosa così Pagaya ammette che anche per lui è una sorpresa poiché pensava che il Jet Dial si fosse estinto centinaia di anni fa e che inizialmente aveva in mente di istallare un nuovo motore. Le domanda poi cosa fare ora poiché lui e sua figlia pensavano che ci fossero già tutti per condurli ai confini di Skypiea, così Nami risponde che sarà sufficiente raggiungere la spiaggia dove avevano l'appuntamento e che non si preoccuperebbe più di tanto. Salita a bordo della nave, afferma che i suoi quattro compagni, quando sono in gruppo, non temono nessuno. Aisa le fa presente però che al momento nell'isola non ci sono gruppi di quattro, ma al massimo ci sono delle coppie, infatti, se fossero in quattro li sentirebbe subito. Pagaya è stupito e Nami scommette che si tratta del Mantra, il potere della divinità e dei sacerdoti, così la bambina spiega che ce l'ha da quando è nata ed è una cosa che la fa rabbrividire, non potendo capire cosa significhi ascoltare una voce e poi sentirla sparire. Nami le chiede se piange sempre, cosa che fa irritare la Shandia, che le urla di non piangere affatto, dandole della stupida donna del mare blu. Konis dice così alla piratessa che il waver della bambina si deve essere guastato e loro l'hanno salvata prima che venisse divorata dal mostro celeste. Nami chiede alla Shandia cos'ha intenzione di fare, ma quest'ultima ammette di non saperlo, tuttavia, non può stare con le mani in mano.[3]

In seguito, vede Aisa tuffarsi nel mare di nuvole e Nami fa altrettanto per fermarla. Pagaya chiede se va tutto bene e la piratessa glielo conferma, aggiungendo di stare tranquillo, per poi ascoltare il dialogo tra le due, con la bambina che si rifiuta di salire a bordo essendo intenzionata ad aiutare gli altri Shandia, cosa che Nami non vuole permetterle. A quel punto vede un enorme pitone che inizia subito dopo a contorcersi, entrando nella foresta, cosa che fanno anche Nami e Aisa a bordo del waver per fuggire, nonostante Pagaya e Konis dicono alla piratessa di non addentrarsi. Lui chiede quindi alla figlia cosa fare dato che vi sono entrate.[4]

Raggiunta con la nave la spiaggia a nord-est, chiede conferma a Konis che è quello il luogo dove i pirati si erano dati appuntamento e la ragazza conferma, aggiungendo che almeno era quanto gli aveva detto Nami. Pagaya le dice che è un bel guaio in quanto essendo rimasti soli, dovranno difendere loro la nave fino al ritorno dei pirati, chiedendole se vuole che suoni la tromba per incoraggiare loro stessi, cosa che Konis ritiene una buona idea. Fa quindi in modo che quella sul waver suoni ripetutamente, commentando che così può andare. Ordina poi a Suu di fare la guardia sul lato sinistro della nave. Mentre tiene d'occhio quello opposto, pensa ai pirati sperando che stiano bene, oltre al fatto che l'isola nel cielo non ha portato loro molta fortuna.[5]

In seguito, Suu inizia ad emettere in modo concitato dei versi così Pagaya le domanda cos'abbia, supponendo che forse sia affamata mentre Konis le chiede se stia male, cose che fanno irritare l'animale. Una volta capito che Suu intendeva richiamare la loro attenzione poiché qualcuno è giunto sulla costa, i due sbarcano.

Pagaya salva Konis

Pagaya salva Konis dalla sentenza divina.

Trovano così un uomo ferito al quale Pagaya chiede conferma che faccia parte dell'esercito celeste e che Ener li abbia fatti prigionieri. Egli annuisce spiegando che sono stati rinchiusi per sei anni così Pagaya gli domanda cosa sia successo loro, dicendo a Konis di sbrigarsi a prendere le bende, ma l'uomo le chiede di aspettare, spiegando che ha moglie e un figlio ad Angel Island. Pagaya gli fa notare che saranno tutti in pena per lui, ma quest'ultimo spiega che deve informarli subito che Ener ha in mente di fare una cosa terribile: Skypiea verrà trascinata nel mare blu e così il loro Paese scomparirà per sempre. Pagaya non comprende, così l'uomo lo afferra dalla tunica e gli dice che non c'è tempo per discutere e deve avvertire tutti che Ener intende trucidare tutti coloro che vivono in cielo. Pagaya replica che così facendo anche il dio finirebbe per sparire assieme alla sua residenza, così l'uomo spiega che Ener possiede l'arca Maxim, che loro stanno costruendo da sei anni. Percependo arrivare la sentenza divina, Pagaya spinge in mare sua figlia per salvarla.[6]

Una volta ripresosi si accorge che è adagiato per terra. Proprio in quel momento, anche la gente che si era trasferita ai livelli inferiori verso Cloud End attraverso il mare bianchissimo sta iniziando a tornare indietro dopo la sconfitta di Ener, ma dato che Angel Island è un ammasso di rovine, vede che tutti si dirigono ad Upper Yard.

Raggiunge poi sua figlia, Suu e i pirati tra le rovine di Shandora, proprio mentre pensavano avesse perso la vita. Dopo avere confermato di essere vivo, Konis gli chiede se è caduto nel mare bianco e lui conferma, spiegando cosa sia successo dopo che si sono separati.

Giunta la sera, festeggia attorno a un falò assieme agli altri nativi di Angel Island, agli Shandia, ai pirati e a Nola.

Dopo alcuni giorni di festa, accompagna la nave con i pirati a Clound End stando a bordo di un mezzo con sua figlia e Suu. Quando lo stanno per raggiungere, grida loro che si vede bene. Lui, sua figlia e Suu scendono per salutare i pirati, ai quali dice che loro si devono fermare lì. Rufy contraccambia e Nami li ringrazia del passaggio. Pagaya allora raccomanda loro di ammainare le vele e di tenersi ben saldi a bordo. Appena la nave precipita, vede Konis usare un fischietto con cui chiama un polpo balloon. Pagaya e sua figlia salutano quindi i pirati. Konis gli si appoggia poi alla spalla per piangere, mentre sente la campana suonare.

Successivamente Pagaya e Konis vanno a vivere ad Upper Yard.

Che staranno facendo ora?[]

Pagaya beve del succo di zucca in compagnia di Pierre.

Dalle tolde del mondo[]

Due anni dopo si trova al Pumpkin Café con McKinley dove si versa una tazza di tè.

Curiosità[]

  • Il suo cibo preferito è l'aragosta.[1]

Note

Navigazione[]

Advertisement