Vai al contenuto

Acido clorico

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Acido clorico
struttura dell'acido clorico
struttura dell'acido clorico
modello tridimensionale dell'acido clorico
modello tridimensionale dell'acido clorico
Nome IUPAC
acido triossoclorico(V)
Nomi alternativi
acido clorico(V)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareHClO3
Peso formula (u)84,45914
Aspettosoluzione acquosa incolore
Numero CAS7790-93-4
Numero EINECS232-233-0
PubChem19654
DrugBankDBDB14150
SMILES
OCl(=O)=O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/l, in c.s.)ca. 1000 g/L
Costante di dissociazione acida (pKa) a 293,15 K-2,7
Solubilità in acqua400 g/L
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Comburente Corrosivo
Frasi R9-20/22-35
Frasi S2-13-16-27

L'acido clorico è un ossiacido del cloro pentavalente, Cl(V), avente formula HClO3. Non è noto allo stato puro, ma solo nelle sue soluzioni acquose, dove si comporta da acido forte (pKa = -2,7).[1] Ha spiccate proprietà ossidanti, che condivide con i suoi sali, i clorati [(ClO3 / Cl) = 1,450 V (pH = 0)].[2]

Viene prodotto trattando clorati con un acido forte come l'acido solforico; usando clorati di cationi che con il solfato dà sali poco solubili si ottengono soluzioni contenenti solo acido clorico. Con il clorato di bario, ad esempio, si ha precipitazione di BaSO4, che viene filtrato e in soluzione rimane HClO3:[3]

Un altro metodo consiste nel riscaldamento dell'acido ipocloroso, che in tal modo subisce una disproporzione, per dare acido cloridrico e acido clorico:

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

È stabile in soluzioni acquose fino al 30%. A pressione ridotta, si può concentrare sopra il 40% per evaporazione dell'acqua. Sopra queste concentrazioni, e per riscaldamento, l'acido clorico si decompone, ancora con disproporzioni, dando acido perclorico e diversi altri prodotti:

  1. ^ Egon Wiberg, Nils Wiberg e A. F. Holleman, Anorganische Chemie, 103. Auflage, De Gruyter, 2017, p. 520, ISBN 978-3-11-026932-1, OCLC 970042787. URL consultato il 19 settembre 2024.
  2. ^ Nils Wiberg, Egon Wiberg e Arnold Frederik Holleman, Anorganische Chemie, 103. Auflage, De Gruyter, 2017, p. 513, ISBN 978-3-11-026932-1.
  3. ^ Therald Moeller, John Bailar, Jr. e Jakob Kleinberg, Chemistry with inorganic qualitative analysis, Acad. Pr, 1980, p. 630, ISBN 978-0-12-503350-3.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia