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Riflessioni Quotes

Quotes tagged as "riflessioni" Showing 1-16 of 16
Patrick Süskind
“Ci sono domande che si negano da sé per il solo fatto di essere state poste. E ci sono richieste la cui totale inutilità si manifesta quando uno le esprime guardando negli occhi il suo interlocutore.”
Patrick Süskind, The Pigeon

Anaïs Nin
“Viaggiamo per cercare altri luoghi, altre vite,m altre anime.”
Anaïs Nin, The Diary of Anaïs Nin, Vol. 7: 1966-1974

Alessandro Manzoni
“«Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d’essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell’ampiezza uniforme; l’aria gli par gravosa e morta; s’inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a’ suoi monti.

Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell’avvenire, e n’è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que’ monti, per avviarsi in traccia di sconosciuti che non ha mai desiderato di conoscere, e non può con l’immaginazione arrivare a un momento stabilito per il ritorno! Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s’imparò a distinguere dal rumore de’ passi comuni il rumore d’un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l’animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov’era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l’amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.»”
Alessandro Manzoni, I promessi sposi

Cornelia Funke
“Una storia cambia continuamente vestito. Una storia cresce e germoglia come un qualcosa di vivo! Quelle che vengono chiuse nei libri, invece? Sì, magari vivono più a lungo, ma prendono vita solo quando i libri vengono aperti. Sono suoni pressati tra i fogli, e solo una voce può dar loro fiato!”
Cornelia Funke, Inkspell

Henry James
“Ma le riflessioni sono un magro conforto: l'unica consolazione che conti al mondo è non essere stati stupidi, uno stato di grazia del quale, senza dubbio, io non godrò mai.”
Henry James, Ghostly Tales

Wajdi Mouawad
“L'umano è un corridoio stretto, bisogna andarci dentro per sperare di conoscerlo. Bisogna avanzare nel buio, sentire gli odori di tutti gli animali morti, udire gli urli, i pianti e lo stridore di denti. Bisogna camminare, affondare le zampe in una melma di sangue e risalire lungo il filo d'oro abbandonato lì dall'umano stesso, quando non era altro che infanzia e non aveva nessun tetto sulla testa a impedire il volo dei suoi pensieri. Animale fra gli animali, non conosceva ancora la sofferenza. L'umano è un corridoio e ogni umano piange il suo cielo scomparso.”
Wajdi Mouawad, Anima

Virginia Woolf
“Si sentiva assai giovane; e al tempo stesso, indicibilmente attempata. Penetrava attraverso la vita come una lama di un coltello; e al tempo stesso restava al di fuori, spettatrice.”
Virginia Woolf, Mrs. Dalloway

Virginia Woolf
“La vita, ogni momento, ogni goccia, lì, in quell'istante, al sole in Regent's Park, era fine a se stessa. Troppa grazia! Un'esistenza intera era troppo poco per trarne - ora che se n'era acquistata la facoltà- tutto il profumo; per farne scaturire ogni oncia di piacere, spremerne ogni sottinteso: cose assai più sentite di quanto non fossero una volta, ma anche assai meno personali.”
Virginia Woolf, Mrs. Dalloway

Wajdi Mouawad
“Gli umani sono soli. Malgrado la pioggia, malgrado gli animali, malgrado i fiumi e gli alberi e il cielo e malgrado il fuoco. Gli umani sono sempre sulla soglia. Hanno avuto il dono della verticalità, e tuttavia conducono la loro esistenza curvi sotto un peso invisibile.”
Wajdi Mouawad

“Mi ha parlato delle avversità che a volte si abbattono sugli umani e del dolore generato dalla persistenza della memoria che solo la morte riesce a cancellare. Ha alzato la testa e mi ha indicato la stella che occupa una posizione fissa sulla verticale del Polo, intorno alla quale girano senza sosta le costellazioni del Cielo. [...]
Allo stesso modo, disgrazie, fortune, gioie e dolori girano intorno alle nostre vite, e se oggi sei infelice, domani sarai di nuovo felice. Questa verità così semplice, così netta, la conosco da sempre, eppure non so più cosa significhi, perché è fatta solo di parole , di lettere ammassate senza più senso, nient'altro che cenere, farina nella mia bocca.
[...] Io sono questo vagone senza pareti, né tetto, né mercanzie, alla mercé del vento, spinto, trainato da una locomotiva di cui non conosco né la destinazione né il conducente. Ma pazienza. Non ho più niente da temere. Andrò fino in fondo ai binari, anche se la nebbia mi sembra di uno spessore infinito.”
Mouawad Wajdi

“Passo la mano sana tra i capelli e mi par di togliere strati di polvere dalla mia stessa vita.”
Carlo Mascellani, Arcadia

Zygmunt Bauman
“La guerra oggi è pace, e la pace è guerra. Le belle e le brutte notizie durano poco, assumono quasi subito un significato ambiguo, perdono chiarezza: e anche se non ci sono guerre o altre calamità, l’industria della paura impedisce che se ne parli in modo non allarmistico. Le belle notizie non fanno più notizia. Le brutte notizie sono, per definizione, le notizie.”
Zygmunt Bauman, Male liquido: Vivere in un mondo senza alternative

Olga Tokarczuk
“La mia Venere è danneggiata oppure è in esilio, si dice così di un Pianeta che non si trova nel segno in cui dovrebbe essere. (...) Questa situa”
Olga Tokarczuk, Drive Your Plow Over the Bones of the Dead

Olga Tokarczuk
“La mia Venere è danneggiata oppure è in esilio, si dice così di un Pianeta che non si trova nel segno in cui dovrebbe essere. (...) Questa situazione fa sì, ritengo, che io abbia la sindrome della Venere Pigra. È così che chiamo questo Fenomeno. In questo caso abbiamo a che fare con un Essere umano che ha ricevuto molto dalla sorte, ma non ha assolutamente sfruttato il suo potenziale. (...)
Una Venere così produce uno strano genere di pigrizia: le occasioni della vita ci passano sotto il naso perché si è dormito troppo, perché non ci si è voluti muovere, perché si è arrivati in ritardo, perché si è trascurato qualcosa. È l'inclinazione al sibaritismo, a una vita vissuta in un lieve dormiveglia, è la dispersione in piccoli piaceri, l'avversione per lo sforzo e la totale mancanza di tensione verso la competizione. Le mattinate lunghe, le lettere non aperte, gli impegni rimandati a dopo, i progetti abbandonati. L'avversione a ogni autorità e alla sudditanza, un silenzioso e pigro fare di testa propria. Si può dire che gente così non serve a nulla.”
Olga Tokarczuk, Drive Your Plow Over the Bones of the Dead

Olga Tokarczuk
“Il raccolto della mia vita non è fondamento di nulla, né del mio tempo, adesso, né in nessun altro tempo, mai.
Ma perché dovremmo essere utili, e rispetto a chi? Chi ha diviso il mondo in inutile e utile, e con quale diritto? Il cardo non ha il diritto di vivere, oppure il Topo che mangia il grano nei depositi, le Api e i Fuchi, la gramigna e le rose? Ma quale mente ha avuto la faccia tosta di giudicare chi è migliore e chi peggiore? L'albero grande, storto e pieno di buchi, è durato per secoli e non è stato tagliato perché in nessun caso se ne sarebbe potuto fare alcunché. Questo esempio dovrebbe risollevare lo spirito di quelli come me. Tutti conoscono i vantaggi dell'utile, ma nessuno conosce il profitto dell'inutile.”
Olga Tokarczuk, Drive Your Plow Over the Bones of the Dead

Mathias Énard
“Le spie sono dei viaggiatori, i viaggiatori sono delle spie. “Non fidarti delle storie dei viaggiatori” dice Sa’di nel Roseto. Loro non vedono niente. Credono di vedere, ma osservano solo riflessi.”
Mathias Énard, Compass