Sonnenhof (Trogen)
Sonnenhof | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Divisione 1 | Appenzello Esterno |
Località | Trogen |
Indirizzo | Landsgemeindeplatz 11, 9043 Trogen |
Coordinate | 47°24′26.19″N 9°27′53.29″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1761 |
Stile | tardo barocco e rococò |
Realizzazione | |
Architetto | Hans Ulrich Grubenmann |
Committente | Bartholome Honnerlag |
Il Sonnenhof ("Palazzo Sole") è un edificio storico a Trogen.[1] È classificato dal governo svizzero come bene culturale di importanza nazionale.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo fu originariamente concepito come casa doppia in pietra con tetto a mansarda, in stile tardo-barocco e rococò.[3] Fu costruito nel 1761 dal capomastro Hans Ulrich Grubenmann per conto dell'allora ventunenne studente di medicina Bartholome Honnerlag-Zellweger, divenuto poi medico e vicelandamano.[1][3] L'opera fu verosimilmente commissionata dal padre, il medico Bartholome Honnerlag-Walser.[1] Nel 1764 Bartholome Honnerlag-Zellweger vi aprì il suo studio medico e una clinica privata per infermi di mente. Suo figlio, il medico Conrad Honnerlag-Tobler e ultimo discendente maschio di una famiglia di medici per cinque generazioni, vendette nel 1838 l'edificio al medico e Landamano Jacob Zellweger-Hünerwadel.[4] Il figlio di quest'ultimo, il medico Otto Hans Zellweger-Krüsi, gestì un istituto di cura per bambini della classe benestante fino al 1908, sull'esempio delle colonie per le vacanze per bambini dell'ex sacerdote di Trogen Hermann Walter Bion.[4][5]
Nel 1921 la proprietà passò ad un'altra famiglia, e dal 1949 al 2020-2021 ebbe sede la pasticceria e panetteria Ruckstuhl.[4][3] Tra il 1975 e il 1976 gli esterni e i dipinti rococò delle persiane vennero ristrutturati sotto la direzione dell'architetto Hans Ulrich Hohl, con l'assistenza della Commissione federale dei monumenti storici.[4][3] Nel 2021 il palazzo venne ristrutturato dallo studio architettonico GSI Architekten AG per trasformarlo in un edificio residenziale multigenerazionale.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Steinmann, p. 150.
- ^ (DE) Inventario della protezione beni culturali con oggetti d’importanza nazionale e regionale - AR (PDF), su babs.admin.ch, Ufficio federale della protezione della popolazione, 1º gennaio 2022. URL consultato l'8 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
- ^ a b c d e (DE) Sonnenhof (Bühlerstrasse 1) (PDF), su data.geo.admin.ch, Bundesamt für Bevölkerungsschutz. URL consultato l'8 novembre 2022.
- ^ a b c d Steinmann, p. 151.
- ^ (DE) Sonnenhof, su jahrhundertderzellweger.ch. URL consultato l'8 novembre 2022.
- ^ (DE) Doppelpalast Sonnenhof: Umbau in ein Mehrgenerationen-Wohnhaus, su gsi-architekten.ch. URL consultato l'8 novembre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Eugen Steinmann, Die Kunstdenkmäler des Kantons Appenzell-Ausserrhoden, a cura di Società di Storia dell'Arte in Svizzera, Vol. 2, Basilea, Birkhäuser Verlag, 1980. URL consultato il 28 settembre 2022.
Altri progetti
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