Haus zum Neuen Ochsen
Haus zum Neuen Ochsen | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Divisione 1 | Appenzello Esterno |
Località | Gais |
Indirizzo | Dorfplatz 14, 9056 Gais |
Coordinate | 47°21′46.08″N 9°27′16.34″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Uso | Cura del siero di latte |
Realizzazione | |
Appaltatore | Konrad Langenegger |
Committente | Samuel Heim |
La Haus zum Neuen Ochsen ("Casa del bue nuovo") è un edificio storico a Gais. È classificato dal governo svizzero come bene culturale di importanza nazionale.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio fu fatto costruire da Samuel Heim nel 1796 per ospitare un centro di cure al siero di latte, all'epoca molto rinomate e che diedero alla cittadina una reputazione internazionale.[2] La realizzazione viene attribuita a Konrad Langenegger.[3][4] Verso la fine degli anni 1840, Heiden cominciò a soppiantare la cittadina come meta di cura, segnando l'inizio di un lento declino, fino alla chiusura nel 1901 del Neuen Ochsen come centro di terapie.[5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Collocato nella piazza principale di Gais, il palazzo si caratterizza per la sua struttura a graticcio intonacato, per le sue finestre guelfe e per la sua cupola.[5][4][6] Le due ali del tetto a padiglione si congiungono in un angolo retto, al centro del quale si erge una torretta con una calotta a otto lati e una lanterna.[4] Nella parete sud è presente un portale ad arco tondo stile rococò con una cornice ad archivolto in pietra arenaria, un architrave ondulata intagliata nel legno e una griglia simmetrica della lunetta anch'essa intagliata nel legno.[4] La porta posteriore a due ante è in legno di quercia.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Inventario della protezione beni culturali con oggetti d’importanza nazionale e regionale - AR (PDF), su babs.admin.ch, Ufficio federale della protezione della popolazione, 1º gennaio 2022. URL consultato il 22 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
- ^ Thomas Fuchs, Samuel Heim, in Dizionario storico della Svizzera (DSS), traduzione di Roberto Zaugg, Accademia svizzera di scienze umane e sociali, 28 agosto 2006.
- ^ (DE) Eugen Steinmann, Der Dorfplatz Gais Mythos und historische Tatsachen, in I nostri monumenti storici : bollettino per i membri della Società di Storia dell’Arte in Svizzera, vol. 22, n. 3, 1971, DOI:10.5169/seals-393065.
- ^ a b c d e Steinmann, p. 337.
- ^ a b (DE) Peter Eggenberger, Die Bonapartes als Gast: Wie der Kurpalast Ochsen den Tourismus in Gais belebte, in St. Galler Tagblatt, 21 luglio 2021. URL consultato il 22 aprile 2022.
- ^ Steinmann, p. 306.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Eugen Steinmann, Die Kunstdenkmäler des Kantons Appenzell-Ausserrhoden, a cura di Società di Storia dell'Arte in Svizzera, Vol. 2, Basilea, Birkhäuser Verlag, 1980. URL consultato il 22 aprile 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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