Retablo di San Giorgio
Retablo di San Giorgio | |
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Autore | sconosciuto |
Data | XVI secolo |
Tecnica | tempera e oro su tavola |
Dimensioni | 840×660 cm |
Ubicazione | Museo diocesano di arte sacra, Perfugas |
Il retablo di San Giorgio è una grande pala d'altare, ascrivibile all'arte gotica[1] sarda del XVI secolo. Originariamente situato nell'omonima chiesa, ubicata a circa due chilometri da Perfugas, venne in seguito conservato nei locali della Soprintendenza ai beni culturali della provincia di Sassari e Nuoro e, infine, affidato alla custodia del Museo diocesano di arte sacra allestito presso la parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, nel centro storico di Perfugas.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Attribuito dapprima al Maestro di Ozieri, poi al pittore tardomanierista sassarese Ambrogio Calvano, l'autore resta tuttora sconosciuto ed è convenzionalmente identificato con il Maestro di Perfugas. L'opera, una struttura lignea con cornici interamente bagnate in oro, è composta da 54 tavole in 14 pale separabili, nelle quali viene rappresentato il tema dei misteri del Rosario.
Nei diversi intagli vengono illustrati l'Annunciazione, San Giorgio e il drago, San Gavino a cavallo, la Visitazione, la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la Resurrezione, la Pentecoste, l'Ascensione, la Sacra Famiglia con Sant'Anna e l'Incoronazione della Vergine, per concludere con la Crocifissione, dipinta nel colmo del retablo.
Tra le figure si ravvisano santi e evangelisti, quali San Paolo, Sant'Antonio da Padova, San Francesco, Sant'Ambrogio, San Gregorio, San Gerolamo, Sant'Agostino, San Giovanni Battista, Santa Barbara, Sant'Agnese, San Tomaso, San Bartolomeo Scorticato e l'Arcangelo Michele.
La nicchia del polittico custodisce due pezzi inediti dello stesso periodo: il Santo cavaliere e la Ritrovata donzella, che nella leggenda fu liberata dal drago.
Gravi manifestazioni di degrado, sia del supporto ligneo che del testo pittorico del retablo, portarono negli anni 80 ad un importante intervento di restauro, con ricollocazione finale dell'opera presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, in un ambiente dotato di sistemi appropriati alla sua conservazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La storica dell'arte Georgiana Goddard King lo aveva definito gotico flamboyant, a confronto del Retablo Maggiore di Santa Maria del Regno di Ardara che aveva definito «perpendicolare» G. Goddard King, Pittura sarda del Quattro-Cinquecento, Nuoro, p.162
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Georgiana Goddard King, Sardinian Painting (Nueva York, Longmans, Green and Co., 1923) in italiano Pittura sarda del Quattro-Cinquecento, Ilisso Edizioni, Nuoro, 2000 ISBN 88-85098-98-3
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Perfugas, Museo diocesano sacristia Santa Maria degli Angeli, su SardegnaCultura. URL consultato il 17 settembre 2014.
- Il Retablo di San Giorgio a Perfugas, su Comunità montana "Su Sassu-Anglona-Gallura". URL consultato il 17 settembre 2014.