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Castel Guardia

Coordinate: 46°28′13″N 11°16′07″E
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Castel Guardia
Schloss Warth
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàAppiano
Coordinate46°28′13″N 11°16′07″E
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Guardia
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXIII secolo
Condizione attualePrivato
VisitabileNo
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Castel Guardia (in tedesco Schloss Warth) è un castello medievale che si trova vicino alla frazione di San Paolo nel comune di Appiano in Alto Adige.

Il castello risale alla metà del XIII secolo ed era residenza dei signori di Warth. Alla loro estinzione verso la metà del XIV secolo, il maniero passò a Johann von Goldegg e rimase nelle mani della sua famiglia finché anche questa non si estinse verso la metà del XV secolo. Seguirono poi i Weineck e in seguito i conti Künigl che lo possedettero fino a poco tempo fa.

Oggi il castello è sede di una cantina per la produzione di vino ma possiede anche appartamenti di lusso che vengono affittati a turisti.

Il nucleo del castello è composto dal mastio su cui è addossato il palazzo principale. Risalgono al XIII secolo, con la prima menzione dei signori di Wart nel 1267 e nel 1289 del castrum de Warte[1], ma furono rimaneggiati più volte nel corso dei secoli. All'interno del mastio è posta una stanza risalente al XIV secolo con tetto a travi di legno e affrescata con un motivo rappresentante mura con merli. Inoltre nel castello è conservata anche una stube di legno del 1613.

  1. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 - Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500, vol. 1, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, pp. 110 n. 75, ISBN 88-901870-0-X.
  • Caminiti, M., Castelli dell'Alto Adige, Trento, Manfrini Editori, 1985.
  • (DE) Alexander von Hohenbühel, Warth, in Magdalena Hörmann-Weingartner (a cura di), Tiroler Burgenbuch. X. Band: Überetsch und Südtiroler Unterland, Verlagsanstalt Athesia, Bolzano 2011, ISBN 978-88-8266-780-1, pp. 199–218.

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