Barbera (vitigno)

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Barbera (vitigno)
Dettagli
Paese di origineItalia (bandiera) Italia
Colorenero
Italia (bandiera) Italia
Regioni di coltivazionePiemonte
Lombardia
Veneto
DOCGBarbera d'Asti
Barbera del Monferrato superiore
Nizza
DOCBarbera d'Alba
Barbera del Monferrato
Collina Torinese Barbera
Colline Novaresi rosso
Colline Novaresi Barbera
Canavese Barbera
Colli tortonesi Barbera
Colline Saluzzesi Berbera
Gabiano
Rubino di Cantavenna
Pinerolese Barbera
Langhe Barbera
Monferrato Barbera
Piemonte Barbera
Garda Barbera
Oltrepò Pavese Barbera
Casteggio
Colli Bolognesi Barbera
Colli d'Imola Barbera
Castel San Lorenzo Barbera
Sannio Barbera
Colli di Parma Barbera
Colli piacentini Barbera
Slovenia (bandiera) Slovenia
Regioni di coltivazioneValle del Vipacco
Ampelografia
Caratteristiche della fogliaMedia, Pentagonale o Pentalobata
Caratteristiche del grappoloCompatto, Grappolo medio o Grappolo piramidale
Caratteristiche dell'acinoAcini ellissoidali
Degustazione
Catalogo viticolo nazionale italiano

Specifikacije proizvodov za vina z zaščiteno označbo porekla (ZOP)

La Barbera è un vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte, da cui si producono numerosi vini omonimi a D.O.C.G. e D.O.C..

Un'incisione settecentesca della città di Casal Monferrato nel cui archivio della cattedrale è documentato il primo impianto conosciuto di Barbera.

La più antica attestazione risale al 1249 in un contratto d’affitto conservato presso l’archivio capitolare di Casale Monferrato dove si parla di viti barbesine[1] In seguito si ritrovano per la prima volta vigneti di Barbera nel 1514 nei catasti di Chieri. Altre tracce risalgono al XVII secolo, nell'archivio del comune di Nizza Monferrato e nei Capitolati di Casale Monferrato, dai quali risulta l’affitto di un terreno con l’impegno di piantare “de bonis vitibus berbexinis”.[2] Giorgio Gallesio, ampelografo del secolo XIX, parla del Barbera nella sua pubblicazione Pomona Italiana, definendola “Vitis Vinifera Montisferratensis”.

Nel 1873 Leardi e Demaria in "Ampelografia della Provincia di Alessandria" (che allora comprendeva la provincia di Asti) dicono della Barbera: "È vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell'Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato".[3] Si è diffusa rapidamente nell'Ottocento e nel Novecento, fino a venire considerato il principale vitigno a bacca nera del Piemonte.

Zone di coltivazione

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In Italia è presente soprattutto nelle colline di Astigiano, Langhe, Monferrato, in misura minore in tutto il territorio piemontese, in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Sardegna
In Europa esistono piccole aree a Barbera in Grecia, Romania e Slovenia[4]; in Sud America è ampiamente coltivata in Argentina, Brasile, Cile e Uruguay; in Australia è giunta negli anni '60 del XX secolo e si è largamente diffusa; Negli Stati Uniti è molto utilizzata in California, Washington e Arizona; i produttori sudafricani hanno iniziato nel XXI secolo a propagarla nelle zone più calde.

Germoglio: con apice espanso e biancastro, orli tomentosi come nelle foglioline, che hanno la pagina inferiore quasi cotonose; l'asse è ricurvo.

Tralcio: da erbaceo ha sezione quasi circolare, verde con qualche striatura rossa e quasi glabro; i viticci sono lunghi.

Foglia: di grandezza media, pentagonale, quinquelobata; con seno peziolare a lira, per lo più chiuso; pagina superiore glabra verde cupo che talvolta si arrossa o brunisce precocemente; nervature verdi sfumate in rosso presso la base; pagina inferiore tomentosa. Anche il picciolo è rossiccio. In autunno le foglie diventano da rossicce a rosso vivo.

Fiore: ermafrodita, con 5 stami, di color verde.

Grappolo: di grandezza media, per lo più piramidale, con il peduncolo abbastanza lungo e semi-legnoso.

Acino: medio, ellissoide, regolare; buccia molto pruinosa, di color blu intenso, sottile ma robustae; polpa molto succosa,

Tralcio legnoso: robusto, con legno piuttosto tenero ed elastico, a sezione ellittica; corteccia di color bruno piuttosto scuro, fortemente striata.

Vini ricavati

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In numerosi altri disciplinari la Barbera è presente in uvaggio, con percentuali dal 15 all'80%

Esistono inoltre molti vini IGT nel cui uvaggio è presente la Barbera.[5].

Tra questi, possono aggiungere in etichetta il termine Barbera:[6]

Allerona Alta Valle della Greve Barbagia Basilicata Benaco Bresciano Beneventano Bergamasca Bettona
Calabria Cannara Colli Aprutini Colli Cimini Colli del Limbara Colli del Sangro Colli di Salerno Collina del Milanese
Colline Pescaresi Costa Toscana Costa Viola Daunia Del Vastese Emilia Epomeo Forlì
Isola dei Nuraghi Lazio Marche Marmilla Murgia Narni Nurra Ogliastra
Osco Paestum Parteolla Planargia Provincia di Mantova Provincia di Nuoro Provincia di Pavia Puglia
Quistello Ravenna Romangia Ronchi di Brescia Rotae Rubicone Sabbioneta Salento
Salina Sebino Sibiola Spello Tarantino Alpi Retiche Terre di Chieti Terre Lariane
Terre Siciliane Tharros Toscano Trexenta Umbria Val di Neto Val Tidone Valdamato
Valle Belice Valle d'Itria Valle del Tirso Valli di Porto Pino Veneto Vigneti delle Dolomiti

Nei seguenti la Barbera partecipa solamente alla composizione dell'uvaggio:[6]

Alto Livenza Alto Mincio Arghillà Avola Camarro Campania Civitella d'Agliano Colli Trevigiani
Colline del Genovesato Colline Frentane Colline Savonesi Colline Teatine Conselvano Dugenta Frusinate Liguria di Levante
Lipuda Locride Marca Trevigiana Montecastelli Montenetto di Brescia Palizzi Pellaro Pompeiano
Roccamonfina Ronchi Varesini Scilla Terre Aquilane Terre del Volturno Terre di Veleja Val di Magra Vallagarina
Veneto Orientale Veronese
  1. ^ Sito italiaatavola
  2. ^ Da Langhe.net
  3. ^ Disciplinare di produzione della Barbera d'Asti
  4. ^ disciplinari del Vipavska dolina ZOP, Primorska PGO, in: Specifikacije proizvodov za vina z zaščiteno označbo porekla (ZOP) - Gov.si
  5. ^ Aggiornato a febbraio 2020
  6. ^ a b Aggiornato a marzo 2020

Voci correlate

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Altri progetti

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