Arco inflesso
Arco inflesso in architettura è la denominazione di un arco con conci arcuati, quando nella parte inferiore sono disposti secondo una linea convessa e in quella superiore concava. Il profilo dell'arco assomiglia quindi alla carena capovolta di una nave.
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]I centri dei due archi inferiori sono all'interno, mentre quelli superiori stanno al di fuori dell'arco inflesso. Quando entrambi i centri dei due archi inferiori coincidono, si crea una forma generale di arco inflesso.
Talvolta, quando l'arco appaia invece costruito in modo da essere una variante dell'arco a sesto acuto o a tutto sesto, con un solo piccolo contrarco in punta, viene definito cuspidato.
Gli archi inflessi hanno in molti casi si presentano con l'intradosso a tutto sesto e l'estradosso invece cuspidato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origine
[modifica | modifica wikitesto]Pare che l'arco inflesso abbia avuto origine in India, ove già dal III secolo a.C. gli ingressi ai conventi sotterranei buddisti Erano realizzati in questo modo. Le ragioni che stanno alla base di tale aspetto non sono chiare, tuttavia sono simili alle foglie del fico sacro o a un atteggiamento di preghiera diffuso in India con mani giunte alzate sopra il capo. Esso potrebbe però anche trattarsi di una mera comprensibile accentuazione o esagerazione estetico-architetturale.
In tempi più recenti simili aspetti degli ingressi furono adattati comunque alle finestre (architettura Kudu) e ancor dopo si svilupparono come elementi decorativi "ciechi" (chandrasala), che spesso vennero combinati in grossi pannelli decorativi (udgama).
Sviluppi
[modifica | modifica wikitesto]Nell'arte edilizia islamica gli archi inflessi vennero utilizzati per la prima volta intorno al 1100. Nell'architettura persiana ed egiziana comparvero i primi apici, tuttavia comparvero isolatamente nel XII secolo anche nel Maghreb e in Andalusia.
Nel centro e nord Europa comparvero gli archi inflessi, a parte poche eccezioni, solo dal XIII/XIV secolo nel tardo-gotico, primi esempi dei quali valgono generalmente alcune croci di Eleonora in Inghilterra. Probabilmente precedente è la comparsa di archi cuspidati a Venezia nell'edilizia di gusto bizantino, successivamente l'arco inflesso divenne una caratteristica precipua del gotico veneziano.
Archi inflessi si trovano con particolare frequenza quali parti superiori della cornice di un portale o di una finestra, sia come archivolti, architravi di finestre o ornamenti di timpani, in forma di gocciolatoi o coronamenti. Corrispondentemente questi elementi architettonici vengono indicati come "finestre ad arco inflesso" o "portali ad arco inflesso".
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]India
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Caverne di Barabar (Caverna di Lomas Rishi),
III sec. a. C. -
Caverne di Udayagiri e Khandagiri,
ca. II sec. a. C. -
Caverne di Udayagiri e Khandagiri (Ranigumpha)
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Atrio della caverma Bedsa, I o II sec. d. C.
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Ajanta (caverna 36),
ca. IV sec. -
Ajanta (caverna 9)
Islam
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Moschea di Quwwat-ul-Islam-Moschee, Delhi, India (verso il 1225)
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Nicchia a muro con frasi del Corano, Lodi-Gärten, Delhi, India (XV sec.)
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Miḥrāb della moschea di Dilawar-Khan, Mandu, India (XV sec.)
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Arco nella moschea di Dilawar-Khan, Mandu, India (XV sec.)
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Jama Masjid, Delhi, India (verso il 1650)
Europa
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Croce di Eleonora, Hardingstone, verso il 1300
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Portale con arco inflesso di una chiesa a Dumfries, Scozia
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Portale a nicchia tardogotico con quintuplo arco inflesso della Peter-Ulrich-Haus a Pirna (1506)
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Finestra ad arco inflesso a La Garriga, Spagna
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Finestra ad arco inflesso del Palazzo Corvaja a Taormina, Italia
Venezia
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Portale della chiesa della Madonna dell'Orto
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Portale della chiesa di San Gregorio
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Portale delle chiesa di Sant'Andrea de la Zirada
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Portale della chiesa di Santo Stefano
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Portale della cappella Corner ai Frari
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Portale del convento agostiniano di Santo Stefano
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Facciata di Palazzo Morosini a Sant'Angelo, si notino le varianti di arco inflesso "puro" al primo piano e nel portale, arco inflesso nell'estradosso e trilobato nell'intradosso al secondo piano, completamente trilobato all'ultimo piano
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Facciata della Ca' d'Oro, in una miscela di archi a tutto sesto, archi acuti e inflessi, oltre alla connessione con oculi quadrilobati nelle esafore, sono presenti alcuni trafori pensili sulle finestre del primo piano
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Facciata di uno dei palazzi Donà a Santa Maria formosa, con diverse varianti dell'arco inflesso
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Finestre e trifora ad arco inflesso di palazzo Contarini Fasan
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particolare del loggiato del Palazzo Ducale
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Trifora con archi inflessi trilobati a Palazzo Fortuny
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Roswitha Beyer: Eselsrücken, in: Reallexikon zur Deutschen Kunstgeschichte, Bd. 6, 1968, Sp. 1–22.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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