• Il Cicciotauro
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Il Cicciotauro è una storia di Roberto Gagnor e Alessandro Gottardo, pubblicata per la prima volta sul numero 2938 di Topolino; è il secondo episodio della saga de I miti di Paperogate di Creta.

Trama[]

La città di Cnosso, sull’isola di Creta, è funestata da un terribile mostro, mezzo toro e mezzo ocone: il Cicciotauro, grande divoratore di feta, che mette in fuga mercanti e animali. Il re Minosse Paperone pensa allora di far rinchiudere la belva in un labirinto e dà a Archimede Dedalo e Paperoga Icaro il compito di costruirlo. Il gigantesco labirinto è presto edificato, ma è privo di uscita a causa di una inopportuna modifica del progetto da parte di Paperoga Icaro e i due architetti rimangono prigionieri nella loro costruzione.

Archimede allora applica alle spalle di Paperoga ali di penne legate insieme con la cera, raccomandandogli di stare lontano dal sole; Paperoga si dimentica del consiglio e si avvicina al sole: questi scioglie la cera e il papero precipita su un altro papero: Paperin Teseo, giunto per liberare la Grecia Papera dal Cicciotauro, con l’aiuto di Paperina Arianna. Paperina ha portato un gomitolo da cui svolgere il filo che li farà ritornare all’entrata del labirinto, ma Paperoga lo dimentica e i tre sono prigionieri.

Per giunta sopraggiunge il Cicciotauro affamato di feta che, adirato per la mancanza dell’offerta, si slancia contro un muro e apre una serie di varchi attraverso il labirinto, finendo addosso alla bancherella di un venditore di formaggi. Ma l’apertura del labirinto incuriosisce la popolazione, che finalmente può entrare senza pericolo di perdersi. Richiamato dagli schiamazzi, arriva Minosse Paperone, che ha subito l’idea di commercializzare l’edificio e crea una sorta di parco giochi con attrazioni del tipo volo low cost, con ali di piume e cera, e l’esibizione dell’ Ocone Divoratore, vale a dire il Cicciotauro, finalmente appagato nella sua fame indomabile dalla percentuale in formaggi riservatagli da Paperone.

Riferimenti mitologici e artistici[]

La storia si ispira al mito del Minotauro ed in parte a quello di Icaro.

• Durante il regno del re Minosse viveva sull’isola di Creta, rinchiuso nel labirinto, il Minotauro, mostro metà uomo e metà toro, che si cibava di carne umana; in particolare era la città di Atene ad offrire ogni nove anni sette giovani e sette fanciulle, in espiazione dell’uccisione di Androgeo, figlio di Minosse. Teseo, figlio del re di Atene Egeo, si recò a Creta per uccidere il mostro e liberare la propria città dal crudele tributo: con l’aiuto di Arianna, figlia di Minosse, penetrò nel labirinto, uccise il mostro e ritrovò l’uscita grazie al filo che la fanciulla aveva continuato a svolgere durante il loro cammino.
• Il costruttore del labirinto era Dedalo (da un verbo greco che significa “lavorare con cura”): dopo l’impresa vittoriosa di Teseo, Dedalo, che aveva dato il filo ad Arianna (o forse ancor prima, perché non rivelasse il segreto dell’edificio), fu imprigionato da Minosse nel labirinto insieme col figlio Icaro. Dedalo fabbricò quindi le ali di penne e cera per volare al di fuori del labirinto, ma il giovane Icaro, inebriato dal volo, si avvicinò troppo al sole e, rimasto privo delle ali, cadde nel mare che da lui venne chiamato Icario. Anche questo mito, come quasi tutti gli altri, conosce diverse varianti.

Pubblicazioni italiane[]

• Topolino 2935 (2012)
• Disney BIG 93 (2016)