Leni
Leni comune | |
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Panorama di Leni dal monte Fossa delle Felci | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Messina |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Montecristo (lista civica) dal 29-4-2019 |
Data di istituzione | 1909 |
Territorio | |
Coordinate | 38°33′17.64″N 14°49′30.72″E |
Altitudine | 202 m s.l.m. |
Superficie | 8,79[2] km² |
Acque interne | Trascurabili |
Abitanti | 679[3] (31-10-2023) |
Densità | 77,25 ab./km² |
Frazioni | Rinella, Valdichiesa |
Comuni confinanti | Malfa, Santa Marina Salina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98050 |
Prefisso | 090 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083037 |
Cod. catastale | E523 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[4] |
Cl. climatica | zona C, 972 GG[5] |
Nome abitanti | lenesi |
Patrono | Maria Santissima del Terzito[1] |
Giorno festivo | 23 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Leni nella città metropolitana di Messina | |
Sito istituzionale | |
Leni è un comune italiano di 679 abitanti[3] della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Si trova sull'isola di Salina, nell'arcipelago delle isole Eolie.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il comune occupa il territorio compreso tra il mare e le cime del monte Fossa delle Felci e del monte dei Porri, nella parte sud-occidentale dell'isola di Salina. Zona alquanto montagnosa e impervia, è fitta di una vegetazione composta di eucalipti, cipressi, aceri di monte, cedri e molti altri; frequenti anche il lentisco, l'erica e il corbezzolo. Nell'entroterra, su un avvallamento che divide i due monti dell'isola, sono presenti l'abitato principale di Leni (a circa 200 m s.l.m.) e la frazione di Valdichiesa. Sul litorale, in uno dei pochi punti del comune adatti allo sbarco, c'è la frazione di Rinella con il porto.[6]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome di Leni deriverebbe dal greco lenós ("torchio"), un nome dunque connesso con la produzione di vino (un grappolo d'uva è presente anche nello stemma comunale). Secondo un'altra ipotesi, Leni deriverebbe invece dal nome di persona greco Eléne (forse una Elena cui il paese era stato dedicato?).[7][8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I ritrovamenti archeologici testimoniano che l'isola di Salina era abitata fin dal V millennio a.C. Al III millennio a.C. risale la colonizzazione dell'isola da parte di genti di stirpe greca, probabilmente gli Eoli. Proprio a quel periodo risalgono alcuni ritrovamenti archeologici nella frazione di Rinella (che testimoniano la lavorazione dell'ossidiana) e sul Monte Fossa delle Felci. Altri ritrovamenti testimoniano la presenza umana nel territorio di Leni, in località Megna, nel XV secolo a.C. In seguito alla distruzione di questo insediamento, probabilmente compiuto dagli Ausoni, l'isola restò presumibilmente disabitata fino al VI secolo a.C., quando Lipari e di conseguenza Salina furono popolate da genti di stirpe dorica, che fecero di Santa Marina Salina il centro principale dell'isola. Nei secoli successivi si susseguirono poi Greci, Romani e Bizantini, fino alla conquista degli Arabi nell'840. Nel XII secolo l'isola venne poi popolata da profughi amalfitani, che sbarcarono a Malfa.[9][10]
In tempi recenti, nel 1867 l'isola di Salina, essendo l'unica delle Eolie (oltre a Lipari) a essere densamente popolata, venne ordinata a comune autonomo, staccandosi da quello di Lipari, che rimase sulle altre sei isole. Venne così creato il comune di Salina, con capoluogo a Santa Marina. Gli altri paesi dell'isola però mal sopportavano di dover dipendere dal capoluogo per ogni necessità amministrativa, sicché nel 1909 si arrivò alla separazione nei tre comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni.[7][9]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo 1997.[11]
«Campo di cielo, all'isola di Salina, di verde, la massa posta centralmente e a sinistra più alta e più lunga, la massa minore posta a destra, essa isola fondata sulla campagna di azzurro, mareggiata di argento, e sormontata dal grappolo d'uva di oro, unito al tralcio di verde, posto in fascia, pampinoso di due, dello stesso, un pampino a destra, l'altro a sinistra; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dalle tre stelle di cinque raggi, di argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma comunale riporta l'isola di Salina vista dal mare, sormontata da un grappolo d'uva, a rappresentare la vocazione vinicola del territorio. In alto le tre stelle simboleggiano i tre maggiori centri abitati del comune: Leni, Rinella e Valdichiesa.
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Santuario di Maria Santissima del Terzito, edificato nel 1630 (località Valdichiesa)
- Chiesa di San Gaetano
- Chiesa di San Giuseppe
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[14]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2014 risiedevano a Leni 58 stranieri, pari all'8,26% della popolazione.[15]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla lingua ufficiale italiana, a Leni si parla la lingua siciliana nella sua variante eoliana. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Scuole
[modifica | modifica wikitesto]- Scuola primaria di Leni
Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo civico di Leni
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Sull'isola di Salina sono stati girati almeno in parte alcuni film, tra i quali i più significativi sono:
- Vulcano (1950), regia di William Dieterle
- Caro diario (1993), regia di Nanni Moretti
- Il postino (1994), regia di Michael Radford
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Leni è incluso nell'itinerario eno-gastronomico Strada del vino della provincia di Messina[16]
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Dal 2007 Leni, insieme agli altri comuni dell'isola, è sede del SalinaDocFest, festival internazionale del documentario narrativo.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Urbanistica
[modifica | modifica wikitesto]Oltre a numerose case sparse, il comune consta di tre centri abitati principali: Leni, sede comunale, e le frazioni di Rinella e Valdichiesa.
Rinella
[modifica | modifica wikitesto]Posta su un vallone che sbocca direttamente a mare, è il porto del comune. È qui presente l'unica spiaggia sabbiosa di tutta l'isola, ove si trova lo scalo di alaggio per le piccole imbarcazioni, quali per i diportisti e per i pescatori professionisti. Nei pressi della spiaggia vi trovano grotte scavate nella roccia, in passato usate come riparo per le imbarcazioni dei pescatori. Sul fondale marino è a volte possibile notare fuoriuscite di gas e vapori, a testimonianza dell'origine vulcanica dell'isola.[8] Successivamente all'estate del 2020 sono stati terminati i lavori di ripascimento della spiaggia utili alla salvaguardia del borgo di Rinella e alle storiche grotte che ormai distavano pochi metri dalla riva. A oggi sulla spiaggia si trovano piccoli sassolini che verranno levigati e sostituiti con la sabbia vulcanica presente sul fondale della baia antistante grazie alle maree.
Valdichiesa
[modifica | modifica wikitesto]Situata nella parte centrale dell'isola, nell'avvallamento tra il monte Fossa delle Felci e il monte dei Porri, la località è nota per il santuario di Maria Santissima del Terzito, patrono di Leni, risalente al 1630. Al suo interno è custodita una tela settecentesca che raffigura la vergine Maria nell'atto di proteggere le isole Eolie.[17]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia si basa sull'agricoltura (uva, olive e capperi), la vinificazione (malvasia), la pesca (pescespada, cefalopodi e altri) e il turismo.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Leni è collegato agli altri centri dell'isola tramite strade extraurbane. Il porto di Rinella offre collegamenti tramite traghetti e aliscafi con le altre Isole Eolie e con Milazzo e Napoli.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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21 giugno 1988 | 22 dicembre 1993 | Bartolo Russo | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [18] |
13 giugno 1994 | 25 giugno 1998 | Giuseppe Lo Po | lista civica | Sindaco | [18] |
25 giugno 1998 | 14 giugno 1999 | Giovanbattista Leone | Comm. regionale | [18] | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giuseppe Lo Po | lista civica | Sindaco | [18] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Antonio Podetti | lista civica | Sindaco | [18] |
8 giugno 2009 | 29 aprile 2019 | Riccardo Gullo | lista civica | Sindaco | [18] |
29 aprile 2019 | in carica | Giacomo Montecristo | lista civica | Sindaco | [18] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Ischia, dal 2013
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Leni fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n. 11 (Isole di Lipari).[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La devozione alla Madonna del Terzito, su archiviostoricoeoliano.it. URL consultato il 7 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2019).
- ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Lo Cascio (2017), pp. 91-92.
- ^ a b Dizionario di toponomastica, UTET, 2006, p. 411, ISBN 978-88-02-07228-9.
- ^ a b Salina: comune di Leni, su turismoeolie.com. URL consultato il 9 febbraio 2019.
- ^ a b Storia di Salina, su turismoeolie.com. URL consultato il 2 febbraio 2019.
- ^ Racheli (ed. 1986), pp. 155-156.
- ^ D.P.R. di concessione del 21 marzo 1997 (PDF).
- ^ Lo Cascio e Navarra (2003), pp. 163-168.
- ^ Salina - Isole Eolie, su lipari.biz. URL consultato il 26 gennaio 2019.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comune di Leni, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 1º febbraio 2020.
- ^ Strada del Vino della Provincia di Messina, su tuttitalia.it. URL consultato il 17 febbraio 2019.
- ^ Festa della Madonna del Terzito, su turismoeolie.com. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 19 febbraio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Lo Cascio, Le isole Eolie, edizioni Danaus, 2017, ISBN 978-88-97603-32-0.
- Pietro Lo Cascio ed Enrico Navarra, Guida naturalistica alle Isole Eolie, L'Epos, 2003, ISBN 978-88-8302-213-5.
- Gin Racheli, Eolie di vento e di fuoco. Natura, storia, arte, turismo, Mursia, 1999, ISBN 978-88-4252-328-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leni
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Leni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.leni.me.it.
- Comune di Leni, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 17 febbraio 2019.