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Glenda Jackson

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Glenda May Jackson
Glenda Jackson nel 1971

Sottosegretario di Stato per i trasporti
Durata mandato6 maggio 1997 –
29 luglio 1999
Capo del governoTony Blair
PredecessoreJohn Bowis
SuccessoreKeith Hill

Membro del Parlamento
Durata mandato9 aprile 1992 –
30 marzo 2015
PredecessoreGeoffrey Finsberg
SuccessoreTulip Siddiq
Legislatura50ª, 51ª, 52ª, 53ª, 54ª
CollegioHampstead and Kilburn (2010-2015)
Hampstead and Highgate (1992–2010)

Dati generali
Partito politicoLaburista

Glenda May Jackson (Birkenhead, 9 maggio 1936Londra, 15 giugno 2023[1]) è stata un'attrice e politica britannica.

È stata due volte vincitrice del premio Oscar alla miglior attrice, nel 1971 per il suo ruolo in Donne in amore e nel 1974 per Un tocco di classe. Nel 1992 ha abbandonato la carriera artistica per dedicarsi alla politica ed è stata deputato laburista alla Camera dei comuni per il collegio di Hampstead and Kilburn fino al 2015. Nel 2016, dopo venticinque anni dal ritiro dalle scene, è tornata a recitare a teatro nei panni di Re Lear all'Old Vic di Londra e nel 2018 è tornata sulle scene newyorchesi dopo trent'anni di assenza nell'opera teatrale di Edward Albee Tre donne alte, per cui ha vinto il Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.

La Jackson è stata inoltre vincitrice di due Premi Emmy, due Premi BAFTA e un Golden Globe.

Nata a Birkenhead (dal 1972 nel distretto metropolitano di Wirral), vicino a Liverpool, da una famiglia operaia, in giovane età Glenda Jackson lavorò in una farmacia. Dopo aver studiato recitazione al RADA, nel 1957 fece il suo esordio teatrale nella pièce Tavole separate di Terence Rattigan. Dopo il debutto cinematografico nel film The Extra Day (1956), entrò a far parte della Royal Shakespeare Company, e fu diretta dal regista Peter Brook in molti lavori, incluso il Marat/Sade di Peter Weiss, nella parte di Charlotte Corday, ruolo che interpretò anche nella versione cinematografica girata nel 1967. La popolarità arrivò per la Jackson con il suo ruolo nel controverso Donne in amore (1969) di Ken Russell, per il quale vinse il suo primo Oscar alla miglior attrice, e per un altro ruolo molto chiacchierato, quello della moglie ninfomane di Pëtr Il'ič Čajkovskij in L'altra faccia dell'amore (1970), sempre diretto da Russell.

Il regista statunitense Melvin Frank intuì le sue potenzialità di attrice brillante e le offrì la parte da protagonista nel film Un tocco di classe (1973), che le valse il suo secondo Oscar alla migliore attrice protagonista. La Jackson non si presentò a nessuna delle due cerimonie di premiazione, e la sua statuetta fu ritirata in entrambe le occasioni da altre personalità importanti: l'attrice Juliet Mills nel 1971 e il regista Melvin Frank nel 1974. Non si presentò neanche alla cerimonia del 1976, anno in cui ricevette soltanto la candidatura, quando il premio andò a Louise Fletcher. Il suo ultimo film prima di un lungo ritiro, The Secret Life of Arnold Bax, risale al 1992. Nel 1995 fu presa in considerazione per il ruolo di M nel 17º film di James Bond, GoldenEye, ma i produttori le preferirono Judi Dench.

Durante le Elezioni generali nel Regno Unito del 1992 fu eletta deputato laburista nella Camera dei comuni; nei suoi oltre vent'anni di attività politica fu sottosegretaria ai trasporti dal 1997 al 1999. Decise di non ricandidarsi alle elezioni generali nel Regno Unito del 2015, data l'età: le elezioni si sarebbero tenute due giorni prima del suo settantanovesimo compleanno.[2] Nell'ottobre 2016 tornò sulle scene dopo venticinque anni di assenza per interpretare Lear in una produzione di Re Lear in scena per due mesi all'Old Vic di Londra. La sua interpretazione ottenne il plauso della critica e una candidatura al Laurence Olivier Award alla miglior attrice nel 2017.

Nel 2018 tornò sulle scene di New York dopo 30 anni di assenza per interpretare "A" nella prima produzione di Broadway del dramma di Edward Albee Tre donne alte; per la sua performance vinse il Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.[3] Nel 2019 interpretò nuovamente Lear nella tragedia shakespeariana, questa a volta a Broadway per la regia di Sam Gold. Sempre nello stesso anno, tornò a recitare in televisione per la prima volta in venticinque anni nel film TV Elizabeth Is Missing e per la sua interpretazione vinse il British Academy Television Award per la miglior attrice nel 2020. Nel 2022 tornò nuovamente a recitare per il cinema a fianco di Michael Caine nel film The Great Escaper, diretto da Oliver Parker, in uscita nel 2023.

Nel 1958 si sposò con Roy Hodges, dal quale ebbe un figlio. La coppia ha poi divorziato nel 1976.[4]

Riconoscimenti

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Glenda Jackson è stata doppiata da:

Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'arte drammatica.»
  1. ^ (EN) Glenda Jackson: Oscar-winning actress and former MP dies at 87, su bbc.com, 15 giugno 2023.
  2. ^ (EN) by Georgia Graham, Glenda Jackson won’t stand in next election, in Hampstead Highgate Express. URL consultato il 3 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  3. ^ (EN) Christopher D. Shea, Glenda Jackson to Return to Broadway in Albee’s ‘Three Tall Women’, in The New York Times, 19 maggio 2017. URL consultato il 3 settembre 2017.
  4. ^ Milestones, Feb. 9, 1976 - TIME, su web.archive.org, 1976. URL consultato il 24 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Oscar alla migliore attrice Successore
Maggie Smith
per La strana voglia di Jean
1971
per Donne in amore
Jane Fonda
per Una squillo per l'ispettore Klute
I
Liza Minnelli
per Cabaret
1974
per Un tocco di classe
Ellen Burstyn
per Alice non abita più qui
II
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