Simona B's Reviews > La stagione della caccia
La stagione della caccia
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3.5
"Chi è il picciliddo?"
"Il figlio della mogliere di un mio campiere."
"D'accordo, ma tu che ci trasi?"
"Ci trasu, Scimè. Come ci trasì lo spirito santo."
(I'm sorry, but every attempt of mine would make a despicable case of lost in translation.)
*Scroll down to read the Italian review
This was my first Camilleri (I know: shame on me, shame on my cow) but I think that it will be kind of a standing appointment from now on.
The Hunting Season could well be one of the strangest books I have ever read. Eccentric, caricatural characters, a totally predictable mystery (which, in the present case, isn't a reason for enjoying the book less, I assure you) and one of the most delicious writing styles I've ever encountered. It's a strange mix. I enjoyed it immensely, partly due, also, to my being from Sicily. The novel is set in the late XIX century, and though of course our way of thinking isn't that archaic anymore, it's astonishing to how Camilleri seized and reproduced on the paper the atmosphere you breathe in a country village. I adored it to pieces. I see, though, that the story is somehow underwhelming.
Next step: Montalbano.
---
Questa era il mio primo Camilleri (lo so: disonore su di me, disonore sulla mia mucca) ma credo che d'ora in poi ne farò una specie di appuntamento fisso.
La stagione della caccia potrebbe benissimo essere uno dei libri più strani che io abbia mai letto. Personaggi eccentrici e caricaturali, un giallo assolutamente prevedibile (cosa che tuttavia, vi assicuro, non costituisce una ragione per godersi questa lettura in misura minore) e uno degli stili più deliziosi in cui mai mi sia imbattuta. Si tratta di una miscela strana. Io l'ho apprezzata immensamente, cosa che, suppongo, sia da imputare almeno parzialmente al mio essere siciliana. Il romanzo è ambientato nel tardo Ottocento e, anche se ovviamente la mentalità siciliana non raggiunge più questi livelli d'arcaicità, trovo incredibile come Camilleri abbia saputo cogliere e riprodurre nero su bianco l'atmosfera, l'aria che ancora si respira nei paesini del sud. Per questo, l'ho amato follemente. Ma non posso ignorare che la trama risulti alquanto insoddisfacente.
Prossimo passo: Montalbano.
"Chi è il picciliddo?"
"Il figlio della mogliere di un mio campiere."
"D'accordo, ma tu che ci trasi?"
"Ci trasu, Scimè. Come ci trasì lo spirito santo."
(I'm sorry, but every attempt of mine would make a despicable case of lost in translation.)
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This was my first Camilleri (I know: shame on me, shame on my cow) but I think that it will be kind of a standing appointment from now on.
The Hunting Season could well be one of the strangest books I have ever read. Eccentric, caricatural characters, a totally predictable mystery (which, in the present case, isn't a reason for enjoying the book less, I assure you) and one of the most delicious writing styles I've ever encountered. It's a strange mix. I enjoyed it immensely, partly due, also, to my being from Sicily. The novel is set in the late XIX century, and though of course our way of thinking isn't that archaic anymore, it's astonishing to how Camilleri seized and reproduced on the paper the atmosphere you breathe in a country village. I adored it to pieces. I see, though, that the story is somehow underwhelming.
Next step: Montalbano.
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Questa era il mio primo Camilleri (lo so: disonore su di me, disonore sulla mia mucca) ma credo che d'ora in poi ne farò una specie di appuntamento fisso.
La stagione della caccia potrebbe benissimo essere uno dei libri più strani che io abbia mai letto. Personaggi eccentrici e caricaturali, un giallo assolutamente prevedibile (cosa che tuttavia, vi assicuro, non costituisce una ragione per godersi questa lettura in misura minore) e uno degli stili più deliziosi in cui mai mi sia imbattuta. Si tratta di una miscela strana. Io l'ho apprezzata immensamente, cosa che, suppongo, sia da imputare almeno parzialmente al mio essere siciliana. Il romanzo è ambientato nel tardo Ottocento e, anche se ovviamente la mentalità siciliana non raggiunge più questi livelli d'arcaicità, trovo incredibile come Camilleri abbia saputo cogliere e riprodurre nero su bianco l'atmosfera, l'aria che ancora si respira nei paesini del sud. Per questo, l'ho amato follemente. Ma non posso ignorare che la trama risulti alquanto insoddisfacente.
Prossimo passo: Montalbano.
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Reading Progress
May 14, 2016
–
Started Reading
May 14, 2016
– Shelved
May 14, 2016
– Shelved as:
wishlist
May 14, 2016
– Shelved as:
mystery-and-crime
May 16, 2016
–
Finished Reading
September 1, 2017
– Shelved as:
historical
January 3, 2018
– Shelved as:
in-italian
January 10, 2018
– Shelved as:
1950-1999
Comments Showing 1-2 of 2 (2 new)
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message 1:
by
Nina
(new)
May 14, 2016 11:23AM
Embrace the bias <3
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