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"Rúmil dichiarò: «Ilúvatar era l'inizio, e oltre non può andare la saggezza dei Valar, né quella degli Eldar o degli Uomini»
«Chi era Ilúvatar?» chiese Eriol «Uno degli Dèi?»
«No, non lo era» rispose Rúmil «perché li creò.
Ilúvatar è il Signore per Sempre che risiede oltre il mondo; che lo plasmò e non è in lui o da lui formato, ma lo ama.»
"
J.R.R. Tolkien, Racconti Ritrovati

Eru è l'essere supremo di , l'universo, di cui Arda e la Terra di Mezzo è solo una parte. Eru è paragonabile al Dio cristiano, ma ha probabilmente anche dei collegamenti con la mitologia nordica, di cui Tolkien era un esperto conoscitore; è lui che crea gli Ainur, gli dei che governano il mondo, e da lui arriva tutto, comprese le popolazioni.

Etimologia[]

Eru è il nome con il quale è conosciuto in tutte le principali lingue elfiche (Quenya, Sindarin, Nandorin etc.) e significa "Uno, l'Unico". È anche conosciuto con il nome di Ilúvatar che in Quenya significa "Padre del Tutto".

Descrizione[]

Origini e ispirazione[]

Eru, per le sue caratteristiche (onnipotente, onnisciente e la saggezza) richiama certamente il Dio cristiano, tesi avvalorata anche dai diversi appellativi che gli vengono attribuiti, ma in particolare, Padre del Cielo o Padre di Tutto.

Ma probabilmente ci sono anche dei collegamenti con la mitologia nordica e, in particolare, con quella finnica: il nome Ilùvatar richiama infatti quello di Ilmatar, lo spirito della creazione secondo la mitologia del nord.

Poteri e attributi[]

Eru è l'essere supremo, in tutta non v'è nessuno che può eguagliarlo: egli conosce tutto ciò che è stato, che è e che sarà, ed è l'entità più potente dell'universo. In lui risiede la Fiamma Imperitura, cioè il potere della creazione, ed è in grado di manipolare ogni elemento di Eä a suo piacimento. Benché sia estremamente saggio e mite, nella collera Eru può rivelarsi terribile e implacabile anche se non agisce mai spinto da propositi malvagi ed è il bene a guidare le sue azioni come quelle dei Valar: quando i Dúnedain gli voltarono le spalle per adorare Melkor, accadde che i Valar rimisero completamente i propri poteri a Eru il quale cambiò la fisionomia di Arda facendo sprofondare Númenor nelle profondità del mare e posizionando Aman su un diverso piano di esistenza di Eä, rendendo Arda sferica.

Creazioni[]

"Esisteva Eru, l'Uno, che in Arda è chiamato Ilúvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato"
J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Ainulindalë

Eru è il creatore di Ea, l'intero universo, e degli Ainur, gli dei minori. In particolare, l'Ente Supremo creò le popolazioni della Terra di Mezzo accendendole con la Fiamma Imperitura.

Eru creò Elfi e Uomini con determinate caratteristiche. Gli Elfi arrivarono per primi, e ricevettero la bellezza, la saggezza e l'immortalità. In particolare, gli Elfi non potevano concepire la malvagità, per una loro bontà radicata nell'animo. Gli Uomini, invece, erano mortali e, a differenza degli Elfi (che potevano essere uccisi da ferite, ma che continuavano ad alloggiare nelle Aule di Mandos), una volta morti abbandonavano Eä, per non fare più ritorno. La morte era quindi un dono, che liberava lo spirito dal destino dell'universo.

Per quanto riguarda i Nani, questi furono creati da Aulë, uno dei Valar, ma furono "adottati" da Eru. Anche piante e animali vennero animate da Ilùvatar, tranne però quelli che mostrano sapienza, come le Aquile.

Biografia[]

L'Ainulindalë e la creazione di Arda[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Ainulindalë.
Musica degli Ainur by Denis Gordeev
"E accadde che Ilùvatar convocò tutti gli Ainur ed espose loro un possente tema, svelando cose più grandi e più magnifiche di quante ne avesse fino a quel momento rivelate; e la gloria dell'inizio e lo splendore della conclusione lasciarono stupiti gli Ainur, sì che si inchinarono davanti a Ilùvatar e stettero in silenzio. Allora Ilùvatar disse: «Del tema che vi ho esposto, io voglio che voi adesso facciate, in congiunta armonia, una Grande Musica. E poiché vi ho accesi della Fiamma Imperitura, voi esibirete i vostri poteri nell'adornare il tema stesso, ciascuno con i propri pensieri e artifici, dove lo desideri. Io invece siederò in ascolto, contento del fatto che tramite vostro una grande bellezza sia ridesta in canto." Allora la voce degli Ainur, quasi con arpe e liuti e flauti e trombe, e viole e organi, quasi con innumerevoli cori che cantassero con parole, prese a plasmare il tema di Ilùvatar in una grande musica; e si levò un suono di melodie infinitamente avvicendantisi, conteste in armonia, che trascendevano l'udibile in profondità e altezza, e i luoghi della dimora di Ilùvatar ne erano riempiti a traboccarne, e la musica e l’eco della musica si spandevano nel Vuoto, ed esso non era vacuo. Mai prima gli Ainur avevano prodotto una musica simile, benché sia stato detto che una ancora più grande sarà fatta al cospetto di Ilùvatar dai cori degli Ainur e dei Figli di Ilùvatar dopo la fine dei giorni. Allora i temi di Ilùvatar saranno eseguiti alla perfezione, assumendo Essere nel momento stesso in cui saranno emessi, ché tutti allora avranno compreso appieno quale sia il suo intento nella singola parte, e ciascuno conoscerà la comprensione di ognuno, e Ilùvatar conferirà ai loro pensieri il fuoco segreto, poiché sarà assai compiaciuto."
—Ainulindalë

All'inizio dei tempi Ilúvatar creò dunque gli Ainur, la stirpe angelica frutto del suo pensiero, ed espose loro un tema affinché ognuno con la sua voce lo cantasse.

Ilúvatar e le guerre tra i Valar e Morgoth[]

Dopo che gli Ainur delle stirpi dei Valar e dei Maiar discesero in Arda e si diedero da fare per plasmarla secondo il tema dell'Ainulindale, Eru rimase in disparte limitandosi a contemplare l'opera dei suoi figli. L'unico col quale serbasse un qualche legame era Manwë, il quale quando si trovava di fronte ad una situazione difficile entrava in uno stato di meditazione che gli permetteva di mettersi in contatto con Eru il quale rispondeva ai crucci che di volta in volta i Valar e le Valier sottoponevano a Manwë. Quando il Vala Aulë creò i Padri dei Nani tuttavia Eru intervenne personalmente parlando ad Aulë, rimproverandolo di aver voluto anticipare la sua volontà e di creare nient'altro che dei simulacri privi di volontà ponendosi sullo stesso piano di Melkor; tuttavia lo perdonò e accolse i Nani tra i suoi figli.

L'Akallabêth[]

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