Ron
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Ron, pseudonimo di Rosalino Cellamare (1953 – vivente), cantautore italiano.
Citazioni di Ron
[modifica]- Credo che la musica sia in grado di far rinascere veramente le persone.[1]
- [Parlando di Giorgio Gaber] Era come se non c'entrasse nulla con il nostro mondo di cantautori, quando cantava, lo faceva come nessuno. Non dava molte inflessioni al canto, paradossalmente non sembrava neppure che stesse a interpretare toppo, ma era la sua stessa voce, il suo timbro di voce che sapeva toccare veramente il cuore. Come nessuno. Allo stesso modo di quando parlava d'amore.[2]
- [Gaber] Lui faceva cose molto forti, che spesso però mi colpivano per quanto vi mettesse in gioco l'istinto, senza volere mai essere protagonista, cercando soltanto di dire quello che riteneva importante. [...] E questa semplicità che usava nel raccontare, magari di politica, lo faceva diventare ancora più grande quando la usava per parlare d'amore. Lì in qualche modo si mostrava di più. Veniva fuori il suo intimo, un uomo forte ma tenero nello stesso tempo, con un rispetto per la donna veramente incredibile.[3]
- Non porto il rosario per bellezza, ma perché lo uso e poi perché mi richiama la straordinaria esperienza vissuta a Lourdes.[1]
Intervista di Andrea Pedrinelli, Dalla malattia ho imparato a cantare la vita, in Avvenire, 17 agosto 2009
- I miei genitori mi hanno insegnato l'importanza del "prendersi carico" di chi ha bisogno, non ho pensato al successo che potevo perdere, ai progetti in essere. Mi sono messo a disposizione di Mario in toto. [Mario Melazzini malato di Sla]
- Non tutte le battaglie di solidarietà sono facili.
- La società inizia pian piano a capire i problemi e, nel caso delle malattie, i malati si sentono meno soli.
- Questo mestiere ha senso solo se fai diventare la tua musica adulta quanto la vita ha obbligato te a diventarlo.
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Joe Temerario (singolo)
[modifica]Etichetta: Rca, 1984.
- Io, sono un uomo, tutti mi chiamano 'Joe Temerario' | faccio mille acrobazie con il mio aeroplano | e diecimila volte ho già toccato il cielo.
- Poi ogni sera resto solo come ogni sera resto solo | si potrebbe andare al cinema o mangiare un gelato | poi si blocca, sorride: potessi dargli un bacio, presto dammi un bacio.
Le foglie e il vento
[modifica]Etichetta: WEA Italiana, 1992, prodotto da Roberto Dané.
- Ma ti solleverò tutte le volte che cadrai | e raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai | e seguirò il tuo volo senza interferire mai | perché quello che voglio è stare insieme a te | senza catene stare insieme a te. (da Non abbiam bisogno di parole, n. 1)
Ma quando dici amore
[modifica]Etichetta: Friends&Partners, Sony BMG Music, 2006.
- Prendere di notte un aeroplano | volare ed andare lontano | andare senza muovere niente. (da Anima)
Collaborazioni
[modifica]Note
[modifica]Film
[modifica]- In nome del Papa Re (1977)
Bibliografia
[modifica]- Ron, Sapeva parlare d'amore; in Andrea Pedrinelli (a cura di), Gaber, Giorgio, il Signor G. Raccontato da intellettuali, amici, artisti, Kowalski, Milano, 2008 (pp. 115-116). ISBN 978-88-7496-754-4