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Ugo Passalacqua

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Ugo Passalacqua
NascitaChiaravalle, 1914
MorteValona, 10 febbraio 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servito Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
Corpocarristi
UnitàIV Battaglione Carri M13/40
Reparto32º Reggimento fanteria carrista
Anni di servizio1931-1941
GradoTenente in s.p.e.
GuerreGuerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia di Catalogna
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Ugo Passalacqua (Chiaravalle, 1914Valona, 10 febbraio 1941) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Carro armato M13/40 catturato dai greci al passo di Kleisoura il 10 gennaio 1941.

Nacque a Chiaravalle (provincia di Ancona), nel 1914, figlio di Leonetto e Giuseppina Paoli.[2] Terminati gli studi classici a Firenze, all'età di diciassette anni entrò nella Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, frequentando il 74º Corso, e dalla quale uscì con il grado di sottotenente assegnato all'arma di fanteria nel 1933.[2] Promosso tenente nel 1935 dopo aver frequentato la Scuola di applicazione d'arma, nel novembre 1936 fu assegnato al 4º Reggimento fanteria carrista e due anni dopo partiva per combattere nella guerra di Spagna.[2] Assunto il comando della 4ª Compagnia carri d'assalto del raggruppamento carristi, prese parte alla battaglia di Catalogna riportando una grave ferita, nel febbraio 1939.[2] Rimpatriato, dopo un lungo periodo trascorso in luoghi di cura e in convalescenza, riprese servizio nel 32º Reggimento fanteria carrista nell'agosto 1940 ed assunto il comando della 1ª Compagnia del IV Battaglione carri M13/40, l'11 novembre dello stesso anno partiva per l'Albania.[2] Decedeva il 10 febbraio 1941 presso l'ospedale da campo 403 a Valona in seguito alle ferite riportate in combattimento a Klisura sul fronte greco il 27 gennaio.[2] Fu successivamente decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Riconoscimenti

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  • Verona gli ha intitolato una caserma del 9º Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" (Gr.A.Pe.)
  • Ancona gli ha intitolato una via.
  • Il IV Battaglione carri presso la caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, nel periodo della sua costituzione tra il 1976 e il 1993, è stato denominato con il suo nome.
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia carri armati da lui creata e forgiata al suo entusiasmo e alla sua fede, durante una fase cruenta dell'azione, mancatogli il collegamento con un plotone spinto in rischiosissima missione nelle linee nemiche, volontariamente ed arditamente si lanciava col suo carro nel cimento per rendersi conto della situazione. Mentre riusciva ad avvistare i carri già colpiti ed immobilizzati, veniva raggiunto da granata avversaria che squarciava la corazza, gli spezzava e maciullava le gambe, feriva il pilota ed altro uomo dell'equipaggio. In così gravi condizioni, incitando il pilota, tenace ed incurante del dolore, persisteva nel compito e si svincolava dal martellamento nemico, solo dopo essersi reso preciso conto della sorte toccata agli altri carri. Riuscito dopo sovrumani sforzi a rientrare nelle nostre linee, estremamente indebolito pel sangue perduto, accettava le cure solo dopo gli altri uomini dell'equipaggio. Durante la dolorosissima medicazione, calmo, riferiva sull'esito della missione; nell'attesa dell'ambulanza dava l'addio ai carristi che lo circondavano, incitandoli a durare, e nel luogo di cura, benché conscio della fine, volgeva costantemente il pensiero al suo reparto e non manifestava altro dolore che quello di non poterlo più guidare alla vittoria. Altre volte decorato e ferito. Fulgido esempio di elevate virtù militari e di indomito valore. Fronte Greco, 26 gennaio 1941-27 gennaio 1941.[3]»
— Regio Decreto 2 ottobre 1942.[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia carri, arrestato dallo scoppio di una mina che faceva saltare un ponte sul Rio Ter, mentre si accingeva a passarvi sopra, incurante delle offese nemiche procedeva ad una rapida ricognizione per tentare di guadare il Rio, dando prova di cosciente ardimento e di sprezzo del pericolo. Colpito il proprio carro e ferito lui stesso da anticarro nemico, rimaneva al proprio posto e si faceva sgombrare solo dopo aver impartito gli ordini agli equipaggi dipendenti. Esempio di militari virtù, d'ardimento e di cosciente sprezzo del pericolo. Rio Ter, 6 febbraio 1939
— Bollettino Ufficiale 1940 - n. 59 - pag. 6193.
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia di carri d'assalto, avendo avuto come obiettivo l'occupazione del paese di Premia del Mar sulla litoranea di Francia, vi entrava per primo alla testa dei suoi plotoni nonostante la reazione di autoblinde nemiche che volgeva in fuga. Proseguendo d'iniziativa all'inseguimento del nemico, e incalzandolo da presso, occupava i paesi di S. Juan di Villason, Cabula, Matarò e Argentona e prendeva posizione sulla strada di Gronallers che teneva saldamente coi i carri fino all'arrivo delle fanterie garantendone l'avanzata e costringendo il nemico, minacciato sul fianco, ad abbandonare un'ampia zona di terreno. Strada di Francia, 27 gennaio 1939
— Bollettino Ufficiale 1940 - n. 66 - pag. 6833.
  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 551.
  2. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 4 novembre 1942, registro 41, foglio 206.
  • Giulio Bedeschi, Fronte greco-albanese: c'ero anch'io, Milano, Ugo Mursia, 1977.
  • Antonio Conti, 74º Corso di Fanteria e Cavalleria 1931-1933, Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria in Modena, 60º Anniversario. 1992, Tipografia "BELLA" s.n.c., Roma (opera non in commercio).
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 551.

Collegamenti esterni

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