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Tziaos

Coordinate: 35°15′19.18″N 33°36′05.59″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Tziaos
comune
(EL) Τζιάος (Tziaos)
(TR) Serdarlı
Localizzazione
StatoCipro del Nord (bandiera) Cipro del Nord
(de facto)
Cipro (bandiera) Cipro (de iure)
DistrettoGazimağusa
Amministrazione
SindacoHalil Kasım
Territorio
Coordinate35°15′19.18″N 33°36′05.59″E
Altitudine110 m s.l.m.
Superficie15,74 km²
Abitanti1 055[1] (2011)
Densità67,01 ab./km²
Altre informazioni
LingueTurco
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Cipro del Nord
Tziaos
Tziaos
Sito istituzionale

Tziaos (in greco Κιάδος o Τζιάος o Τσατσος?; in turco: Serdarlı o Çatoz), anche Chatos,[2] è una cittadina e un comune situato de jure nel distretto di Famagosta della Repubblica di Cipro e de facto nel distretto di Gazimağusa della Repubblica Turca di Cipro del Nord. I musulmani (turco-ciprioti) costituivano anche prima del 1974 gli unici abitanti del villaggio.

La sua popolazione totale era di 1 055 abitanti nel 2011.[3]

Geografia fisica

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Il villaggio si trova nel mezzo della pianura della Messaria, a tre chilometri a nord del villaggio di Marathovounos/Ulukışla.[2]

Origini del nome

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Il significato del nome è oscuro.[2] Esiste un insediamento sull'isola egea di Tino con un nome simile, scritto come "Tjiatos".[2] Secondo una leggenda, nell'attuale ubicazione di Serdarlı in epoca lusignana esisteva un grande castello, da cui un feudatario governava l'intera regione. Nel corso del tempo, attorno a questo castello furono costruite case e l'insediamento risultante fu chiamato Meyi. Quando il trasferimento di popolazione iniziò con la conquista ottomana dell'isola nel 1571, coloro che si stabilirono nella regione iniziarono a usare il nome Çatoz, che deriva da "Şato". Nel 1958 Çatoz è stato ribattezzato Serdarlı, sulla base del fatto che i suoi abitanti provenivano dalla famiglia Serdaroğulları.[4] Tuttavia Serdarlı significa "generale dell'esercito" nel sistema di classificazione ottomano.[2] Secondo Osman Erciyas, il villaggio fu chiamato Serdarlı in onore di Mustafa Mehmetali Serdar, che era un Mukhtar (capo villaggio) molto popolare durante il periodo britannico.[2]

Dal 1964 al 1974, Tziaos / Serdarlı fu il centro amministrativo militare dell'enclave turco-cipriota nella regione. Nel 1971, aveva una popolazione di 1 000 persone.

Nel 1969, l'UNFICYP aiutò a raggiungere un accordo nell'area di Tziaos e Marathovounos grazie al quale i greco-ciprioti con terreni in o vicino ai turco-ciprioti avrebbero potuto lavorarli informando l'UNFICYP un giorno prima del numero dei lavoratori impiegati, che sarebbe stato comunicato alla controparte.

A metà del 1971, la tensione nelle zone di Tziaos e Marathovouno aumentò a causa della difficoltà degli agricoltori greco-ciprioti di lavorare la loro terra. L'UNFICYP cercò di risolvere il problema appellandosi all'accordo esistente, ma i turco-ciprioti non erano disposti ad accontentarsi del numero, e volevano essere anche informati sulle generalità di coloro che avrebbero lavorato la terra.

I greco-ciprioti che cercavano di raggiungere i loro terreni senza avvisare l'UNFICYP ne furono impediti dalla polizia turco-cipriota. In risposta, il governo minacciò di inviare la polizia per garantire il raccolto. La forza di pace riusc�� a calmare la situazione.[5]

Evoluzione demografica

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I musulmani (turco-ciprioti) costituivano gli unici abitanti del villaggio.[2] Per tutto il periodo britannico il villaggio fu abitato quasi esclusivamente da turco-ciprioti, anche se i registri riportano un piccolo numero di greco-ciprioti che vissero nel villaggio per brevi periodi di tempo tra il 1891 e il 1931.[2] Nella prima metà del XX secolo, la popolazione del villaggio è aumentata costantemente, passando da 484 abitanti nel 1901 a 842 nel 1960.[2]

Nessuno dei suoi abitanti originari fu sfollato; tuttavia, durante la guerra intercomunale del 1964, il villaggio servì come importante centro di accoglienza per molti sfollati turco-ciprioti, provenienti soprattutto da Vitsada/Pınarlı e Palaikythro/Balıkesir.[2] Nel 1971, il geografo Richard Patrick registrò 66 sfollati che vivevano ancora nel villaggio.[2] Dal 1964 al 1974, Chatos/Serdarlı è stato il centro amministrativo militare dell'enclave turco-cipriota della regione. Nel 1971, Patrick stimò la popolazione del villaggio a 1 000 abitanti.[2]

Attualmente il villaggio è occupato principalmente dai suoi abitanti originari.[2] Tuttavia, dalla metà degli anni novanta anche alcuni turco-ciprioti provenienti dai villaggi vicini e i rimpatriati dall'estero hanno acquistato proprietà, costruito case e si sono stabiliti qui.[2] Secondo i dati turco-ciprioti del 2006, la popolazione del villaggio era di 1 041 abitanti. [2]

Amministrazione

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Tziaos è gemellata con:

  1. ^ (TR) KKTC 2011 Nüfus ve Konut Sayımı [TRNC 2011 Population and Housing Census] (PDF), su devplan.org, TRNC State Planning Organization, 6 agosto 2013. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2013).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Chatos, su prio-cyprus-displacement.net. URL consultato il 29 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2018).
  3. ^ (TR) KKTC 2011 Nüfus ve Konut Sayımı [TRNC 2011 Population and Housing Census] (PDF), su devplan.org, TRNC State Planning Organization, 6 agosto 2013. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2013).
  4. ^ Arşivlenmiş kopya, su starkibris.net. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ Report by the Secretary-General on the United Nations Peace-Keeping Force in Cyprus for the period 20 May to 30 Nov 1971. Doc S/10401. 30 Nov 71
  6. ^ https://www.aydinhedef.com.tr/nazilliye-kktcden-kardes-sehir-serdarli-3868h.htm

Altri progetti

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