Trachischium laeve
Trachischium laeve | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Lepidosauromorpha |
Superordine | Lepidosauria |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Serpentes |
Superfamiglia | Colubroidea |
Famiglia | Colubridae |
Sottofamiglia | Natricinae |
Genere | Trachischium |
Specie | T. laeve |
Nomenclatura binomiale | |
Trachischium laeve Peracca, 1904 | |
Sinonimi | |
Trachischium quiquelabialis (Wall, 1911) |
Trachischium laeve (Peracca, 1904) è un rettile della famiglia Colubridae, diffuso in Nepal, Bhutan e nell'Himalaya occidentale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il dorso è marrone grigiastro uniforme. La gola, il ventre, la parte inferiore della coda e la prima fila di squame dorsali sono giallastre.[3]
La dentatura è composta da 17 denti mascellari in una serie continua, i posteriori sono leggermente più corti degli anteriori. I denti mandibolari sono tutti della stessa lunghezza.[3]
Le misure degli esemplari adulti sono le seguenti: il maschio può raggiungere una lunghezza di 337 mm SVL, la coda 53 mm; la femmina può raggiungere una lunghezza di 502 mm SVL, la coda 70 mm.[3]
Squamatura
[modifica | modifica wikitesto]La squamatura è composta da una preoculare; una postoculare; una temporale e 1,5 labiale superiore, la 3ª e 4ª entrano nell'orbita. Le squame dorsali sono molto lisce, lucide e prive di fosse apicali e suddivise in 13 file. Il maschio non ha chiglie sulle squame dorsali nella regione anale/basicaudale; hanno da 147 a 149 squame ventrali e da 33 a 39 squame subcaudali; quella anale è divisa.[3]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]T. laeve abita l'ecozona indomalese.[1]
Il suo habitat include la pineta subtropicale dell'Himalaya.[1]
Questo territorio si estende in India, sul versante occidentale dell'Himalaya, Nepal e Bhutan.[1][2][4]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è riconosciuta anche con il seguente sinonimo:[5]
- Trachischium quiquelabialis (Wall, 1911)
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie non è stata valutata dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Olive Oriental Slender Snake, su Encyclopedia of Life. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ a b Reptile Database.
- ^ a b c d Peracca, pp. 665–666.
- ^ Negi, p. 127.
- ^ Wallach, Williams e Boundy, p. 734.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sharad Singh Negi, Himalayan wildlife, habitat and conservation, Nuova Delhi, Indus Publishing Company, 1992, ISBN 81-85182-68-X, OCLC 30519060.
- (FR) Mario Giacinto Peracca, Nouvelles espèces d'Ophidiens d'Asie et d'Amerique, faisant partie de la collection du Museum d'histoire naturelle de Genève, in Revue suisse de zoologie, n. 12, 1904, pp. 663–668.
- (EN) Ramesh Chandra Sharma, Handbook, Indian snakes, Calcutta, Zoological Survey of India, 2003, ISBN 978-81-8171-016-1, LCCN 2003316129, OCLC 54822786.
- (EN) Van Wallach, Kenneth L. Williams e Jeff Boundy, Snakes of the World: A Catalogue of Living and Extinct Species, CRC Press, 22 aprile 2014, ISBN 978-1-4822-0847-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Trachischium laeve
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Trachischium laeve, su Reptarium.cz Reptile Database.