Tour de France 2001
Tour de France 2001 | |||||
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Edizione | 88ª | ||||
Data | 7 luglio - 29 luglio | ||||
Partenza | Dunkerque | ||||
Arrivo | Parigi | ||||
Percorso | 3 453 km, prol. + 20 tappe | ||||
Tempo | 86h17'28" | ||||
Media | 40,070 km/h | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Punti | Erik Zabel | ||||
Montagna | Laurent Jalabert | ||||
Giovani | Óscar Sevilla | ||||
Squadre | Kelme-Costa Blanca | ||||
Combattività | Laurent Jalabert | ||||
Cronologia | |||||
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Il Tour de France 2001, ottantottesima edizione della corsa, prese il via il 7 luglio da Dunkerque e si concluse il 29 luglio con la classica passerella sugli Champs-Élysées, a Parigi.
Si tratta della terza di sette edizioni consecutive del Tour senza vincitore, a causa della squalifica, sancita successivamente nel tempo una volta emerso lo scandalo doping che lo coinvolse, dello statunitense Lance Armstrong.
Il 23 agosto 2005, una inchiesta del giornale sportivo L'Équipe, accompagnata dall'analisi di un campione di urina, ha dimostrato che Lance Armstrong risultò positivo all'eritropoietina (EPO) durante il Tour del 1999.[2] Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconobbe la sanzione imposta dall'USADA a Lance Armstrong, accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e confermò di fatto la cancellazione delle sue sette vittorie al Tour de France.[3] Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializzò la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e di non modificare i piazzamenti degli altri ciclisti.[4]
Tale decisione, seppure tardiva, simboleggiò una sorta di ripudio da parte del Tour a quel difficile periodo.
Lance Armstrong aveva a lungo negato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti nei suoi team; ma poi, messo con le spalle al muro anche dalle confessioni (spontanee presso la Usada, in interviste agli organi di stampa o in autobiografie) di alcuni dei suoi vecchi compagni di squadra, soltanto il 17 gennaio 2013, durante un'intervista con Oprah Winfrey, egli ammise per la prima volta di aver alterato illegalmente le proprie prestazioni sportive, sia durante il periodo in cui vinse i suoi sette Tour de France, sia durante il periodo precedente al cancro.[5]
Al secondo posto della graduatoria generale del Tour de France 2001 si classificò nuovamente il passista-cronoman tedesco Jan Ullrich (al quinto podio su cinque partecipazioni nella Grande Boucle, dopo altri tre secondi posti ed il trionfo nella edizione del 1997).
Nella terza posizione della classifica generale si piazzò per il secondo anno consecutivo il passista-scalatore spagnolo Joseba Beloki (al secondo podio conseguito in carriera nella corsa a tappe transalpina).
Tappe
[modifica | modifica wikitesto]Squadre e corridori partecipanti
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Resoconto degli eventi
[modifica | modifica wikitesto]I corridori partecipanti furono 189: di questi 144 arrivarono al traguardo finale di Parigi. Dopo l'esclusione di Lance Armstrong, i corridori effettivamente classificati sono diventati 143. Le squadre partecipanti erano 8 francesi, 4 spagnole, 3 italiane, 2 belghe, 1 olandese, 1 danese, 1 tedesca, 1 statunitense. I corridori partecipanti erano 51 francesi, 38 spagnoli, 24 italiani, 20 belgi, 10 tedeschi, 9 olandesi, 8 statunitensi, 6 russi, 5 danesi, 3 svizzeri, 2 kazaki, 2 australiani, 2 lettoni, 2 polacchi, 2 colombiani, 2 norvegesi, 1 estone, 1 britannico, 1 venezuelano, 1 ceco, 1 sudafricano.
Le tappe furono 20, precedute da un cronoprologo iniziale, per una distanza totale di 3 453 km; il paese venne percorso in senso orario, con prima le Alpi e poi i Pirenei. La corsa effettiva vide la terza vittoria consecutiva dello statunitense Lance Armstrong, che prevalse sul tedesco Jan Ullrich, secondo per la quarta volta, e sullo spagnolo Joseba Beloki. Armstrong vinse quattro tappe, mettendosi in luce fin dalla prima frazione in salita, sull'Alpe d'Huez.
Il tedesco Erik Zabel, al culmine della sua carriera da sprinter, vinse la maglia verde per la sesta volta. La maglia a pois per il miglior scalatore andò a sorpresa a Laurent Jalabert, che vinse due tappe e si propose in molte fughe, facilitato anche dall'assenza di Richard Virenque, sospeso per doping. La maglia bianca di miglior giovane fu appannaggio dello spagnolo Óscar Sevilla mentre miglior team fu la Kelme-Costa Blanca.
Il Tour 2001 fu caratterizzato anche dalla "fuga bidone" dell'ottava tappa in cui poco più di dieci corridori guadagnarono più di mezz'ora sul resto del gruppo dando la possibilità a Stuart O'Grady prima e a François Simon poi di indossare la maglia gialla per alcuni giorni, mentre Andrei Kivilev, sempre grazie a tale fuga, riuscì a sfiorare il podio finale (concluse infatti al quarto posto).
Dopodiché, dal 2005 al 2012, si succedettero nella maniera sopra citata le decisioni che corressero la classifica di questa edizione del Tour de France.
Evoluzione delle classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche finali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica generale - Maglia gialla
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Corridore | Squadra | Tempo |
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SQ[6] | |
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2 | Jan Ullrich | Telekom | a 6'44" |
3 | Joseba Beloki | ONCE | a 9'05" |
4 | Andrej Kivilëv | Cofidis | a 9'53" |
5 | Igor González | ONCE | a 13'28" |
6 | François Simon | Bonjour | a 17'22" |
7 | Óscar Sevilla | Kelme | a 18'30" |
8 | Santiago Botero | Kelme | a 20'55" |
9 | Marcos Serrano | ONCE | a 21'45" |
10 | Michael Boogerd | Rabobank | a 22'38" |
Classifica a punti - Maglia verde
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Corridore | Squadra | Punti |
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1 | Erik Zabel | Telekom | 252 |
2 | Stuart O'Grady | Crédit Agr. | 244 |
3 | Damien Nazon | Bonjour | 169 |
4 | Alessandro Petacchi | Fassa Bortolo | 148 |
5 | Sven Teutenberg | Festina | 141 |
Classifica scalatori - Maglia a pois
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Corridore | Squadra | Punti |
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1 | Laurent Jalabert | CSC | 258 |
2 | Jan Ullrich | Telekom | 211 |
3 | Laurent Roux | Delatou | 200 |
SQ[6] | |
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5 | Stefano Garzelli | Mapei | 164 |
Classifica giovani - Maglia bianca
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Corridore | Squadra | Tempo |
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1 | Óscar Sevilla | Kelme | 86h35'58" |
2 | Francisco Mancebo | iBanesto | a 10'03" |
3 | Jörg Jaksche | ONCE | a 47'32" |
4 | Denis Men'šov | iBanesto | a 1h13'20" |
5 | Marco Pinotti | Lampre | a 1h15'59" |
Classifica a squadre - Numero giallo
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Squadra | Tempo |
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1 | Kelme-Costa Blanca | 259h14'44" |
2 | ONCE-Eroski | a 4'59" |
3 | Team Deutsche Telekom | a 41'06" |
4 | Bonjour | a 41'49" |
5 | Rabobank | a 51'53" |
Classifica combattività - Numero rosso
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Corridore | Squadra | Punti |
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1 | Laurent Jalabert | CSC | 94 |
2 | Laurent Roux | Delatoru | 55 |
3 | Jens Voigt | Crédit Agr. | 45 |
4 | Rik Verbrugghe | Lotto | 44 |
5 | Paolo Bettini | Mapei | 36 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconosce la sanzione imposta dall'USADA a Lance Armstrong, accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e conferma di fatto la cancellazione dei suoi piazzamenti e delle vittorie dall'agosto del 1998 fino al termine della carriera. Cfr. (EN) Laura Weislo, USADA's reasoned decision on Lance Armstrong follows the money trail, in Cyclingnews.com, 10 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012. (EN) The UCI recognises USADA decision in Armstrong case, in Uci.ch, 22 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2013). (EN) UCI backs stripping Lance Armstrong of Tour de France wins, in Usatoday.com, 22 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012. Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializza la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e nemmeno di modificare i piazzamenti degli altri corridori. Cfr. (EN) Press release: UCI takes decisive action in wake of Lance Armstrong affair, in Uci.ch, 26 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).
- ^ http://www.lequipe.fr/Cyclisme/DOPAGE_ARMSTRONG_2.html Archiviato il 6 settembre 2012 in Internet Archive.
- ^ (EN) Laura Weislo, USADA's reasoned decision on Lance Armstrong follows the money trail, in Cyclingnews.com, 10 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012. (EN) The UCI recognises USADA decision in Armstrong case, in Uci.ch, 22 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2013). (EN) UCI backs stripping Lance Armstrong of Tour de France wins, in Usatoday.com, 22 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012.
- ^ (EN) Press release: UCI takes decisive action in wake of Lance Armstrong affair, in Uci.ch, 26 ottobre 2012. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).
- ^ Massimo Lopes Pegna, Armstrong: "Doping in tutti i 7 Tour vinti. Era come riempire le borracce", in La Gazzetta dello Sport, 18 gennaio 2013. URL consultato il 18 gennaio 2013.
- ^ a b Il 26 ottobre 2012 l'UCI, preso atto dei risultati dell'inchiesta della USADA relativa all'uso di sostanze dopanti da parte di Armstrong e di diversi altri ciclisti, stabilì la non alterabilità di tutte le classifiche generali, così come delle vittorie di tappa, relative a tutti gli eventi sportivi inerenti al periodo 1998-2005. La stessa UCI dispose quindi la non riassegnazione di tutte le vittorie o dei piazzamenti conseguiti dagli atleti squalificati per doping nel periodo sopra menzionato. Cfr. (EN) Brian Homewood, No winner for 1999-2005 Tours, says UCI, in Reuters.com, 26 ottobre 2012. URL consultato il 17 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015). (EN) UCI to leave Tour de France winner list blank from 1999-2005, in Ctvnews.ca, 26 ottobre 2012. URL consultato il 17 giugno 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tour de France 2001
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La corsa su Cyclingnews.com, su autobus.cyclingnews.com.
- (FR) La corsa su Memoire-du-cyclisme.net, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato il 5 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2012).
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