Stretto di Sicilia
Stretto di Sicilia | |
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Lo stretto in corrispondenza delle Isole Egadi | |
Parte di | Mar di Sicilia |
Stati | Italia Tunisia Malta |
Regioni | Sicilia, Governatorato di Nabeul |
Coordinate | 37°22′41.25″N 11°47′51.71″E |
Dimensioni | |
Larghezza | 145 km |
Profondità massima | 316 m |
Idrografia | |
Isole | Pantelleria, Sicilia |
Lo stretto di Sicilia nel Mar di Sicilia. | |
Lo Stretto di Sicilia[1] è il braccio di mare del Mar di Sicilia compreso tra le Egadi, la Sicilia, la Tunisia, Pantelleria, le Pelagie e Malta. All'interno di esso sono dunque ricompresi, da ovest verso est: il Canale di Sicilia, il Canale di Pantelleria e il Canale di Malta.[2]
Nel suo punto più stretto, tra Capo Feto, nei pressi di Mazara del Vallo, e Capo Bon, nei pressi di El Haouaria, è largo circa 145 chilometri con la massima profondità di 316 metri. Al centro del canale si trova l'isola di Pantelleria.
Il nome
[modifica | modifica wikitesto]Chiamato sulle carte nautiche inglesi come Strait of Sicily,[3] mentre in francese è conosciuto anche come "Canale di Capo Bon" o "Canale di Kélibia", con riferimento rispettivamente alla penisola e alla città tunisina che chiudono la sponda meridionale del canale, esso deve la sua attuale denominazione di Stretto di Sicilia anche in lingua italiana grazie all’accoglimento della raccomandazione rivolta all’Istituto idrografico della Marina (IIM) di Genova da parte dell’Organizzazione idrografica internazionale (OII) che ha invece sede a Montecarlo, nel Principato di Monaco.[1] La precedente denominazione di Canale di Sicilia è invece stata impiegata per definire un altro braccio di mare all’interno dello Stretto.
La differenza tra le nomenclature "stretto" e "canale" dipende dal tipo di masse d'acqua coinvolte. Se queste presentano caratteristiche chimico-fisiche (densità, salinità, temperatura) comparabili tra loro allora si parlerà di "canale"; se invece le caratteristiche sono dissimili si parla di "stretto".
Queste differenze sono notevoli tra il bacino mediterraneo occidentale e quello levantino: per tale ragione è corretta anche la denominazione di "Stretto di Sicilia", contrariamente all'uso comune.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cfr. Alberto de Sanctis, Stretto o Canale di Sicilia, su limesonline.com, 2 marzo 2021. URL consultato il 21 agosto 2022.
- ^ A tal proposito si consulti il catalogo 2018 dell’IIM (vedasi copertina) e le relative pubblicazioni cartografiche:
- Istituto Idrografico della Marina, carte nautiche n. 434 (INT 305); 435 (INT 306); 1556; 1557; 1558, Marina Militare, Genova, 2018.
- Istituto Idrografico della Marina, Portolano P6 - Sicilia Meridionale e Settentrionale, Marina Militare, Genova, 2021.
- ^ Strait of Sicily, Britannica Atlas, Encyclopædia Britannica, Chicago (U.S.A.), 1989. Pagina 36, Coordinate geografiche 37.20N 11.20E.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Istituto Idrografico della Marina, Portolano P6 - Sicilia Meridionale e Settentrionale, Marina Militare, Genova, 2021.
- Istituto Idrografico della Marina, Elenco dei fari e dei segnali da nebbia. Da Cannes (Francia) a Saranda (Albania), Marina Militare, Genova, 2017.
Cartografia
[modifica | modifica wikitesto]- Istituto Idrografico della Marina, carte nautiche n. 434 (INT 305); 435 (INT 306); 1556; 1557; 1558, Marina Militare, Genova, 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stretto di Sicilia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sicilia, Canale di, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Sicìlia, canale di-, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Strait of Sicily, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243581683 |
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