Strage di Damour
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La strage di Damour, avvenuta il 20 gennaio 1976, nel contesto della guerra civile libanese, fu un massacro effettuato nella città a maggioranza cristiana di Damour, da parte di elementi affiliati al Movimento Nazionale Libanese e sostenuti dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina.
Il massacro si configurò come ritorsione a seguito del massacro di Karantina perpetrato dalle Falangi Libanesi. La città, roccaforte del Partito Nazionale Liberale, fu evacuata e la locale comunità cristiana si rifugiò via mare a Beirut. Il massacro causò centinaia di vittime civili.[1]
Sulle ripercussioni della strage è basato il film del 2017 L'insulto, diretto da Ziad Doueiri e candidato agli Oscar come miglior pellicola straniera.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Massacro di Karantina: 18 gennaio 1976, circa mille palestinesi, siriani, curdi morti
- Massacro di Tel al-Zaatar: 12 agosto 1976, circa 1.000-2.000 palestinesi morti
- Massacro di Sabra e Shatila: 16-18 settembre 1982, tra 762 e 3.500 palestinesi morti
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