Stenaulorhynchus
Stenaulorhynchus | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Ordine | Rhynchosauria |
Genere | Stenaulorhynchus |
Lo stenaulorinco (gen. Stenaulorhynchus) è un rettile erbivoro estinto, appartenente ai rincosauri. Visse nel Triassico medio (Anisico, circa 244 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa orientale (Tanzania).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo di questo animale era piuttosto tarchiato, con quattro arti sporgenti e robusti. Stenaulorhynchus era lungo circa un metro e mezzo e, come gran parte dei rincosauri, era dotato di un poderoso becco arcuato. Erano presenti molti denti mascellari nella superficie mediale della mascella; i denti nella parte occlusale erano di piccole dimensioni, e ogni fila longitudinale era formata da un gran numero di elementi. Rispetto a forme successive come Hyperodapedon, il cranio di Stenaulorhynchus possiede meno specializzazioni ed è meno robusto e massiccio.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Stenaulorhynchus venne descritto per la prima volta nel 1932 da Sidney Henry Haughton, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Manda in Tanzania. Haughton attribuì i vari fossili a due specie diverse, Stenaulorhynchus stockleyi e S. major; attualmente, solo la prima è considerata valida. Una specie di rincosauro proveniente dall'Anisico dell'India (Mesodapedon kuttyi) è stata a volte attribuita a S. stockleyi (Dilkes, 1998), ma è solitamente considerata valida in un genere a sé stante.
Stenaulorhynchus fa parte dei rincosauri, un gruppo di arcosauromorfi tipici del Triassico, caratterizzati da grossi becchi e da corpi poderosi. In particolare, Stenaulorhynchus è il genere eponimo degli Stenaulorhynchinae, un clade comprendente rincosauri dalla posizione evolutiva intermedia tra i più antichi e primitivi rincosauri (ad esempio Mesosuchus) e i più evoluti membri del gruppo, come Hyperodapedon e Isalorhynchus.
Paleobiologia
[modifica | modifica wikitesto]Uno studio istologico pubblicato nel 2016 riguardo agli arti di Stenaulorhynchus stockleyi ha indicato che questo animale possedeva un tessuto osseo dal tasso di crescita relativamente lento. Femore e tibia erano costituiti da tessuto osseo composto da fibre parallele moderatamente vascolarizzate, che diventa avascolare e più lamellare mano a mano che si avvicina al periostio. La distanza tra i segni di crescita si attenua notevolmente con l'aumentare dell'età, e ciò suggerisce una crescita determinata per Stenaulorhynchus (Werning e Nesbitt, 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sidney H. Haughton (1932). "On a collection of Karroo vertebrates from Tanganyika Territory". Quarterly Journal of the Geological Society of London 88: 634–668. doi:10.1144/gsl.jgs.1932.088.01-04.22.
- Friedrich von Huene (1938). "Stenaulorhynchus, ein Rhynchosauride der ostafrikanischer Obertrias". Nova Acta Leopoldina. Neue Folge 6: 83–121.
- Sarah Werning, Sterling J. Nesbitt (2016). Bone histology and growth in Stenaulorhynchus stockleyi (Archosauromorpha: Rhynchosauria) from the Middle Triassic of the Ruhuhu Basin of Tanzania. Comptes Rendus Palevol, Volume 15, Issues 1–2, Pages 163-175
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stenaulorhynchus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stenaulorhynchus, su Fossilworks.org.
- (EN) Stenaulorhynchus, su Paleobiology Database.