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Salario (Roma)

Coordinate: 41°54′50.14″N 12°30′01.77″E
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Q. IV Salario
Corso d'Italia nel tratto di confine tra il quartiere Salario e il centro storico
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma II
Data istituzione20 agosto 1921
Codice204
Superficie0,47 km²
Abitanti7 873 ab.
Densità16 793,94 ab./km²
Mappa dei quartieri di Roma
Mappa dei quartieri di Roma

Mappa dei quartieri di Roma
Salario
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma II
Data istituzione30 luglio 1977
Codice02D
Superficie1,93 km²
Abitanti25 116 ab.
Densità13 013,47 ab./km²
Mappa dei quartieri di Roma
Mappa dei quartieri di Roma

Mappa dei quartieri di Roma

Salario è il quarto quartiere di Roma, indicato con Q. IV.

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 2D del Municipio Roma II di Roma Capitale.

Prende il nome dalla via Salaria ed è il quartiere più piccolo di Roma.

Geografia fisica

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Si trova nell'area nord della città, a ridosso delle Mura aureliane.

Il quartiere confina:

La zona urbanistica confina:

Il Salario è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921. Nel 1926 fu ridotto con la nascita del quartiere XVII Savoia, oggi Trieste.

Il territorio immediatamente al di fuori di Porta Pia è rimasto zona di campagna fino alla fine del XIX secolo come tutte le zone fuori le Mura aureliane note allora come "suburbia".

L'ex Birreria Peroni di Roma (1998)

La zona, percorsa dalla via Nomentana e dalla via Salaria, che da lì prendono origine, ha ospitato dal XVIII secolo tenute di caccia e residenze di campagna come Villa Albani, ancora oggi esistente e che occupa un buon quarto del territorio del quartiere, e Villa Patrizi (nel territorio del quartiere Nomentano). Quest'ultima sorgeva immediatamente fuori Porta Pia e fu sacrificata alle esigenze d'espansione della Roma post-unitaria. Il sito è ora occupato dal Ministero dei Trasporti.

Le prime attività edilizie sulle nuove lottizzazioni esterne alle Mura aureliane iniziarono nell'area esterna a Porta Pia e Porta Salaria già nell'ultimo ventennio del XIX secolo. Fu solo, però, nel 1911 che l'amministrazione della città definì la nascita dei nuovi quartieri, che venne poi resa ufficiale nel 1921. L'area del quartiere Salario fu compresa nell'ambito del territorio definito dalle Porte Pia e Salaria fino al ponte sull'Aniene e alla riva sinistra dello stesso fiume. Tale definizione territoriale fu poi rivista nel 1926 con l'istituzione del quartiere Savoia (oggi Trieste), che incluse tutte le zone al di là dell'attuale viale Regina Margherita riducendo notevolmente la dimensione del Salario.

D'azzurro al palo d'argento col sole sorgente d'oro[5].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture civili

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Il mercato coperto di via Alessandria a Roma 1998
Complesso di tre lotti di edifici distribuiti fra via Nizza e via Alessandria. Fabbrica dismessa nel 1971.
Progettato da Elena Luzzatto[7] e ristrutturato nel 2016 nell'ambito del progetto "Mercati d'Autore", promosso da Apre Roma[8].

Architetture religiose

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Siti archeologici

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Ville e parchi

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  • Biblioteca del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive, su via Reggio Emilia.

Geografia antropica

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Come nei quartieri confinanti, anche nel Quartiere Salario vie e piazze sono per la maggior parte dedicate a città italiane (nella parte a sud di Villa Albani) oppure a fiumi (nell'area nord del quartiere), ma ve ne sono anche dedicate a caduti nella presa di Porta Pia e derivate da denominazioni locali.

  1. ^ Separato dal tratto di viale Regina Margherita tra via Salaria e via Nomentana.
  2. ^ Separato dal tratto di via Nomentana tra viale Regina Margherita e piazzale di Porta Pia.
  3. ^ Separato dalle Mura Aureliane (Corso d'Italia) tra piazzale di Porta Pia e piazza Fiume.
  4. ^ Separato dal tratto di via Salaria tra piazza Fiume e viale Regina Margherita.
  5. ^ Carlo Pietrangeli, p. 192.
  6. ^ La ex-Fabbrica, l'Archivio Storico e Museo Birra Peroni a Roma, su Associazione Archeologiaindustriale.net.
  7. ^ Elena Luzzatto. Una madre dell'architettura italiana, su Tempi e Spazi.
  8. ^ Mercati d'autore, su Apre Roma.

Altri progetti

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