Renault Initiale Paris (2013)
Renault Initiale Paris | |
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Renault Initiale Paris al salone di Francoforte | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Renault |
Tipo principale | monovolume |
Produzione | dal 2013 |
Esemplari prodotti | 1 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4850 mm |
Altro | |
Stile | François Leboine sotto la direzione di Laurens van den Acker |
Stessa famiglia | Renault DeZir Renault Captur Renault R-Space Renault Frendzy Renault Twin'Run |
La Renault Initiale Paris è una concept car monovolume prodotta dalla casa automobilistica francese Renault e presentata nel 2013 al salone dell'automobile di Francoforte.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Creata dal team di Laurens van den Acker, con questo veicolo Renault ha svelato la sesta e ultima concept car nella sua strategia “Ciclo della vita”, illustrata dai “petali” di un fiore. Il concetto rappresentato dall'automobile è la “Saggezza”, esprimendo apertura mentale e la capacità di godersi la vita al massimo concentrandosi sui sentimenti e sul piacere. [1]
Essa preannuncia l'arrivo della Renault Espace V presentata al salone dell'automobile di Parigi 2014.
La Renault Initiale Paris del 2013 è la seconda concept car a portare questo nome per il marchio della losanga; un precedente concept era stato presentato nel 1995 al salone dell'automobile di Ginevra, e si trattava allora di una berlina di lusso.
Stile
[modifica | modifica wikitesto]François Leboine, designer dell'Initiale Paris, commenta: "La concept car Initiale Paris è un concentrato del meglio di Renault, accarezzando i sensi attraverso stile e innovazione."
L'Initiale Paris è lunga 4,85 metri e presenta uno stile di carrozzeria crossover che combina le caratteristiche di una berlina, di un SUV, come testimoniano le grandi ruote da 22 pollici, e di una monovolume. Il design della carrozzeria è ispirato all'architettura e all'aeronautica, unendo robustezza e leggerezza. Il profilo dei finestrini laterali ricorda una piuma, mentre il finestrino posteriore riprende la forma della coda di un aeroplano, con sportelli aerodinamici motorizzati che si aprono lateralmente, come i flap dell’ala di un aereo. [1] [2]
Il tetto in alluminio e plexiglass raffigura con forme piene e in trasparenza una mappa di Parigi, mostrando i quartieri, le avenue della città e il fiume Senna, rendendo omaggio alle origini di Renault. La carrozzeria è di colore “Améthyste” che passa dal nero metallizzato profondo al viola prugna luminoso, a seconda della luce e dell'angolo di osservazione. [1] [2]
Il motivo grafico a diamante è presente sulla griglia, sulle ruote e sui lati del veicolo, collegando esterno e interno. La struttura fa riferimento a monumenti parigini come il Grand Palais e la Torre Eiffel. La lettera “I” di Initiale Paris è raffigurata sulle fiancate del veicolo e al centro delle ruote. [1]
I gruppi ottici a LED, dotati anteriormente di un meccanismo che evoca lo sbattere delle palpebre, le conferiscono una firma luminosa distintiva. [3] Le luci posteriori sono posizionate in armonia con le linee dell'auto.
L'interno dell'Initiale Paris è ispirato a quelli degli aerei executive. [3] L’accesso all’interno del veicolo avviene tramite l'apertura delle portiere a movimento contrapposto e con l'assistenza di una pedana motorizzata. Ulteriori riferimenti all’aeronautica di lusso sono i sedili tipo poltrona "grand confort" fissati al tunnel centrale nelle prime due file, la leva del cambio profilata, le guide luminose presenti nell'intero abitacolo e le forme che richiamano il motivo della coda utilizzato all'esterno. [1] [2]
Il pavimento, costituito da una combinazione di legno opaco e alluminio, sottolinea l'ambiente di lusso che accoglie gli occupanti una volta seduti all'interno. L'intarsio conferisce un senso di rilievo attraverso un movimento ondulato che attraversa la sua superficie. [1]
La console centrale, priva di montanti laterali, risulta sospesa sopra il pavimento dell'abitacolo e ospita due schermi che mostrano video e informazioni sui punti di interesse nell'area circostante. [1] [3] [4] Gli schermi sono integrati nella superficie della console e si fondono con l'impiallacciatura in legno opaco. La visione posteriore è assicurata da sottili telecamere che fungono da specchi retrovisori.
Nella terza fila è stata installata una panchetta costituita da lamine mobili indipendenti, che permettono, grazie alla loro modularità, varie combinazioni di utilizzo. [1] [3]
La vettura accoglie i passeggeri con una firma sonora del compositore e designer acustico Andrea Cera. [5] Il sistema audio a 32 canali personalizzato è stato progettato da Bose e include otto casse esclusive "Personal surround", sette casse "Bass-reflex", due subwoofer e un amplificatore digitale a 12 canali. [3] [5]
Gli interni offrono anche variazioni di luce e atmosfera in base all'ora del giorno: di giorno, la luce naturale è diffusa dall'alto attraverso il tetto, creando un gioco di luci e ombre. Di notte, le fonti di luce soffusa avvolgono tutti gli occupanti in un'atmosfera notturna rilassante. Le guide luminose presenti sopra il quadro strumenti si accendono e si spengono in sincronia con il movimento dell'auto.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]La concept è motorizzata da un quattro cilindri diesel, basato sul propulsore Energy dCi 130, con una cilindrata di 1,6 litri, una potenza di 130 CV e 400 Nm di coppia massima, accoppiato a un cambio a doppia frizione EDC a 6 rapporti fornito da Getrag. [6]
Con l'introduzione di questo motore, Renault ha sviluppato due nuove tecnologie, ovvero il twin-turbo con un piccolo turbo a bassa inerzia dedicato ai bassi regimi e un secondo turbo che entra in funzione ai regimi più elevati. Così facendo, il 90% della coppia è disponibile a partire da 1500 giri/min. La seconda tecnologia è il comando Shift-by-Wire per la trasmissione EDC: questa soluzione, utilizzata in Formula 1, favorisce la precisione e la morbidezza dei comandi, permettendo di avere una leva del cambio più sottile e una console flottante priva di cavi. [1] [7]
Un’ulteriore caratteristica di questo motore è l’utilizzo di pistoni cavi in acciaio, che riducono gli attriti e i consumi grazie a una minore dilatazione termica rispetto ai pistoni in alluminio. L'insieme delle tecnologie adottate, associato a una riduzione del peso di 250 kg rispetto alla Grand Espace, consente di ottenere un risparmio del 25% nei consumi e una riduzione di 40 g/km nelle emissioni di CO2. [3] [8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i (EN) Renault Initiale Paris Concept - Car Body Design, su carbodydesign.com. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ a b c Renault Initiale Paris, la futura Espace by Renault, su la Repubblica, 12 settembre 2013. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ a b c d e f Concept, Renault Initiale Paris Concept - L'Espace del nuovo millennio [video], su Quattroruote.it, 10 settembre 2013. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ Renault Initiale Paris, la Espace di domani, su www.automobilismo.it. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ a b Renault: la Concept Initiale Paris cela la futura Espace, su La Stampa, 13 settembre 2013. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ Renault Initiale Paris, prove di Espace, su www.alvolante.it. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ Carlo Valente, Renault Initiale Paris Concept, su Infomotori, 13 settembre 2013. URL consultato il 17 giugno 2024.
- ^ Renault Initiale Paris Concept: LIVE da Francoforte 2013, su Motorionline.com. URL consultato il 17 giugno 2024.