Rana pyrenaica
Rana dei Pirenei | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Amphibia |
Ordine | Anura |
Famiglia | Ranidae |
Genere | Rana |
Specie | R. pyrenaica |
Nomenclatura binomiale | |
Rana pyrenaica Serra-Cobo, 1993 | |
Areale | |
La rana dei Pirenei (Rana pyrenaica Serra-Cobo, 1993) è un anfibio anuro appartenente alla famiglia dei Ranidi[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il timpano di questa specie è piccolo e le pliche dorso-laterali meno pronunciate rispetto ad altre rane brune. Le parti superiori sono generalmente di colore brunastro, olivastro o bruno-grigiastro pallido e uniforme, a volte anche con macchie scure. Le parti inferiori sono biancastre e prive di macchie. Ha una lunghezza totale di 4-5 cm[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La rana dei Pirenei è una piccola rana bruna descritta di recente, nel 1993. Diffusa solo localmente sui Pirenei, è considerata una specie in via di estinzione. Si riproduce tra febbraio e marzo, con le femmine che depongono piccoli ammassi di 100-200 uova (queste relativamente grandi) attaccandoli sotto i sassi nel letto di ruscelli. Le larve sono nere, cosparse di fini puntini dorati[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La rana dei Pirenei è presente soltanto in pochi siti dei Pirenei centrali e occidentali, in Spagna (dal Parco Nazionale di Ordesa fino alla valle del Roncal, nella Navarra), e nella Foresta d'Iraty, poco più a nord-ovest, in Francia. Fortemente legata a corsi d'acqua su suoli calcarei, occupa per tutto l'anno ruscelli montani freschi e rocciosi, ma anche fossi e abbeveratoi per il bestiame con afflusso di acqua fresca, ad altitudini comprese tra 800 e 2100 m[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jaime Bosch, Miguel Tejedo, Claude Miaud, Iñigo Martínez-Solano, Alfredo Salvador, Mario García-París, Ernesto Recuero Gil, Rafael Marquez, Carmen Diaz Paniagua, Philippe Geniez 2009, Rana pyrenaica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Frost D.R. et al., Rana pyrenaica, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 28 ottobre 2016.
- ^ a b c Rana pyrenaica, su AmphibiaWeb. URL consultato il 28 ottobre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Serra-Cobo, 1993: Descripción de una nueva especie europea de rana parda (Amphibia, Anura, Ranidae). Alytes, Paris, vol. 11, p. 1-15.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rana pyrenaica
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