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Raffaello Fornaciari

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Raffaello Fornaciari (Lucca, 24 febbraio 1837[1]Firenze, 11 novembre 1917[1]) è stato un filologo italiano.

Figlio del giurista Luigi Fornaciari (1798–1858) e di Teresa Martinelli, Raffaello studiò dal 1854 al 1859 all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ebbe come compagni di studi Giosuè Carducci e Giuseppe Chiarini.

Dal 1860 al 1869 insegnò latino e greco a Pistoia, dal 1869 al 1873 italiano a Lucca e, nel decennio successivo, insegnò anche in diversi istituti di Firenze.

È autore di una delle più diffuse grammatiche italiane per oltre mezzo secolo, la Grammatica italiana dell'uso moderno, pubblicata da Giulio Cesare Sansoni per la prima volta nel 1879 e completata dalla Sintassi italiana dell'uso moderno, edita sempre da Sansoni nel 1881, che costituisce «il prodotto più maturo della tradizione grammaticale italiana prenovecentesca»[2]. Nel 1882 ne uscì la redazione minore, la Grammatica italiana dell'uso moderno compendiata e accomodata per le scuole, in due parti, che ebbe sette edizioni fino al 1913 a cura dell'autore e un'ottava nel 1931, col titolo Grammatica della lingua italiana, a cura di Antonio Gigli[3].

Nel 1881 divenne membro dell'Accademia della Crusca[4] e dal 1893 al 1914 fu uno dei collaboratori del Vocabolario degli Accademici della Crusca (5. edizione in 11 volumi A-O, Firenze 1863–1923).

Opere principali

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  • (traduzione) Heinrich Wilhelm Stoll, Manuale della religione e mitologia dei greci e dei romani, Firenze 1866, 3. edizione 1883, Milano 1990
  • (curatela) Luigi Fornaciari, Esempi di bello scrivere, 2 Bde., Milano 1867
  • Grammatica storica della lingua italiana estratta e compendiata dalla Grammatica romana di F. Diez. Parte prima, Torino 1872
  • Disegno storico della letteratura italiana dalle origini fino a' nostri tempi, Firenze 1874, 8. edizione 1921
  • Grammatica italiana dell'uso moderno, In Firenze, G. C. Sansoni editore, 1879; 2ª ed., 1882
  • Sintassi italiana dell'uso moderno, In Firenze, G. C. Sansoni editore, 1881; 2ª ed., 1884 (1897, 1919); rist., 1974, con presentazione di Giovanni Nencioni
  • Grammatica italiana dell'uso moderno compendiata e accomodata per le scuole, 2 voll. (parte I: Etimologia; parte II: Sintassi), In Firenze, G. C. Sansoni editore, 1882; 7ª ed., 1913; Grammatica della lingua italiana, 8ª ed., 1931, a cura di Antonio Gigli[3]
  • Studi su Dante, Milano 1883, Firenze 1900
  • La letteratura italiana nei primi quattro secoli (XIII-XVI). Quadro storico, Firenze 1885
  • (curatela) Novelle scelte di Giovanni Boccaccio on commenti filologici e rettorici ad uso delle scuole e degli studiosi della lingua, Firenze 1888; ristampato a cura di Cesare Segre, 1957
  • (curatela) La Divina Commedia di Dante Alighieri. Edizione minuscola ad uso delle letture pubbliche e delle scuole, Milano 1904
  1. ^ a b DBI.
  2. ^ Giuseppe Patota, I percorsi grammaticali, in Luca Serianni e Pietro Trifone (a cura di), Storia della lingua italiana, vol. 1: I luoghi della codificazione, Torino, Giulio Einaudi editore, 1993, pp. 93-137, in particolare p. 135, ISBN 88-06-13107-9.
  3. ^ a b Stranamente la quinta e la sesta edizione della redazione minore furono saltate, cosicché la settima e l'ottava conteggiano anche le due edizioni ciascuna delle redazioni maggiori.
  4. ^ Raffaello Fornaciari, in Catalogo degli Accademici, Accademia della Crusca. Modifica su Wikidata

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