Quinto Elio Tuberone
Quinto Elio Tuberone | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Quintus Aelius Tubero |
Gens | Elia |
Padre | Lucio Elio Tuberone |
Consolato | 11 a.C.[1] |
Quinto Elio Tuberone (in latino Quintus Aelius Tubero; 74 a.C.[2] – ...) è stato un giurista, scrittore e politico romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini familiari
[modifica | modifica wikitesto]Tuberone era figlio di Lucio Elio Tuberone, un amico di Cicerone. Non si sa altro a riguardo della sua famiglia e in che modo sia legato agli altri Aelii Tuberones.
Carriera giuridica e politica
[modifica | modifica wikitesto]Tuberone nacque probabilmente nel 74 a.C. e nel 46 a.C. si ha conoscenza del suo primo discorso pubblico, contro Quinto Ligario, difeso da Cicerone.[3] Il processo si rifaceva a fatti del 49 a.C., durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, quando il pompeiano Ligario, nominato propretore ad interim della provincia d'Africa, rifiutò di far sbarcare il propretore inviato dalla capitale, il cesariano Lucio Elio Tuberone e suo figlio Quinto. Quando nel 46 a.C. Cesare conquistò l'Africa, Ligario fu perdonato ed esiliato da Roma. I suoi familiari, però, si recarono nella capitale e chiesero il perdono per Ligario, scatenando l'accusa di Tuberone. Ligario vinse il processo e, tornato a Roma, partecipò alla Congiura contro Cesare.[4] Tuberone continuò la sua carriera da avvocato, esperto sia nello ius civile che nello ius privatum e diventò console nell'11 a.C. insieme a Paolo Fabio Massimo.[1]
Matrimoni e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Tuberone sposò in prime nozze una Sulpicia, figlia di Servio Sulpicio Rufo, che morì intorno al 26 a.C. e in seconde nozze una Giunia, che in seguito si risposò con Lucio Seio Strabone.[5] Quinto lasciò un figlio che venne adottato dal secondo marito di Giunia e prese il nome di Lucio Seio Tuberone.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cassio Dione, LIV, 32.3.
- ^ Smith 1849, III, Tubero, Aelius jurists 2.
- ^ Cicerone, Pro Ligario, I.
- ^ Appiano, De bellis civilibus, II, 113.
- ^ Syme 1989, pp. 305, 307.
- ^ Syme 1989, p. 307.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana. ((EN) The Roman History — traduzione in inglese su LacusCurtius).
- Cicerone, Pro Quinto Ligario. ((EN) For Quintus Ligarius Archiviato il 12 agosto 2014 in Internet Archive. — traduzione in inglese di Chicago University).
- Fonti storiografiche moderne
- William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1849.
- Ronald Syme, Augustan Aristocracy, Clarendon Press, 1989, ISBN 978-0-19-814731-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Quinto Elio Tuberone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tuberóne, Quinto Èlio, su sapere.it, De Agostini.