Ptilostomus afer

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Piapiac
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordineCorvida
SuperfamigliaCorvoidea
FamigliaCorvidae
GenerePtilostomus
Swainson, 1837
SpecieP. afer
Nomenclatura binomiale
Ptilostomus afer
(Linnaeus, 1766)
Areale

Il piapiac (Ptilostomus afer (Linnaeus, 1766)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Corvidi, nell'ambito della quale rappresenta l'unica specie ascritta al genere Ptilostomus Swainson, 1837[2].

Il nome scientifico del genere, Ptilostomus, deriva dall'unione delle parole greche πτιλον (ptilon, "piuma") e στομα (stoma, "bocca"), col significato di "bocca piumata", in riferimento alle penne alla base del becco: il nome della specie, afer, significa "africano" in latino, in riferimento alla sua distribuzione.

Illustrazione della fine del XVIII secolo.

Misura 35-42 cm di lunghezza, per 121-130 g di peso[3].

Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto ma slanciato, muniti di testa arrotondata con becco forte e piuttosto corto, incurvato verso il basso, mentre le ali sono appuntite e digitate, la coda è lunga quanto il corpo e dall'estremità cuneiforme e digitata e le zampe sono forti e allungate: nel complesso, il piapiac somiglia a una sorta di incrocio fra un corvo e una gazza.

Il piumaggio è completamente nero e di consistenza sericea, con tendenza a mostrare sfumature di color cannella su groppone, codione e coda, che sono più tendenti al bruno, mentre su collo e petto possono essere presenti riflessi metallici violacei: le remiganti tendono ad essere di color caramello-ramato piuttosto che nere, ed anche nelle penne laterali della coda può aversi tale effetto, specialmente nella parte distale.

Il becco e le zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi sono di colore rosso scuro, malva o violetto, mostrando una certa variabilità a livello individuale.

Due esemplari sulla testa di un elefante africano.
Esemplare con cibo nel becco a Kédougou.
Coppia con giovane (a destra) a Kololi.

I piapiac sono uccelli dalle abitudini di vita diurne e sociali, che vivono in gruppetti familiari che contano fino a una decina d'individui, i quali passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i rami di alberi e cespugli: il piapiac è un uccello agile e vivace, che si muove al suolo saltellando o correndo velocemente, spesso seguendo i grossi erbivori (ai quali non di rado "scrocca un passaggio" sostando sul loro dorso) durante i loro spostamenti, al fine di catturare i piccoli animali spaventati dal movimento dei loro zoccoli e di non essere calpestato a loro volta, mentre cerca di catturare il cibo fra le loro zampe.

Piuttosto loquaci, i piapiac si tengono in costante contatto vocale fra loro, utilizzando richiami di contatto chioccolanti simili a quelli delle taccole o rauchi gracchi d'allarme.

Alimentazione

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Sono uccelli onnivori e molto opportunistici, che si nutrono indifferentemente di cibo di origine animale (piccoli vertebrati ed invertebrati, uova) o vegetale (bacche, frutti, granaglie, dendè) a seconda della disponibilità del momento: non di rado i piapiac possono essere osservati presso le carcasse, mentre si cibano sia della carne dell'animale morto che degli insetti saprofagi e delle loro uova e larve.

Subadulto (a sinistra) e giovane (a destra): il becco è rosa alla nascita, e diviene nero con la maturità.

Si tratta di uccelli monogami, che nidificano subito dopo le prime piogge, fra marzo e aprile, ma anche più avanti, fino a luglio[3].

Il nido è a forma di coppa, e viene generalmente costruito da ambedue i sessi nella corona sulla sommità di una palma, con fibre vegetali e rametti intrecciati: la femmina depone all'interno del nido 3-7 uova di colore azzurrino molto chiaro, con rada punteggiatura bruna, che cova da sola (nutrita dal maschio, che tiene inoltre a bada i dintorni) per poco più di due settimane.
I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono imbeccati e accuditi da entrambi i partner, oltre che dagli altri membri del gruppo (che solitamente sono fratelli dei nidiacei, provenienti da covate precedenti): essi s'involano a tre settimane circa dalla nascita, divenendo completamente indipendenti attorno ai due mesi dalla schiusa.

Distribuzione e habitat

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Esemplari sul dorso di un bufalo in Uganda.
Esemplari su Borassus aethiopum nel parco nazionale delle Cascate Murchison.

Il piapiac è diffuso nella fascia dell'Africa subsahariana immediatamente a sud del Sahel, popolando un areale che va dalla Mauritania sud-occidentale al confine fra Sudan del Sud ed Etiopia, attraverso Senegambia, Guinea-Bissau, nord della Guinea, Sierra Leone, nord di Costa d'Avorio e Ghana, sud di Mali, Niger e Ciad, Burkina Faso, Togo, Benin, Nigeria e Camerun centro-settentrionali, Repubblica Centrafricana settentrionale e sud-orientale e Darfur, a sud fino all'Uganda centrale, all'estremità nord-orientale del Congo-Kinshasa ed all'estremità nord-occidentale del Kenya: singoli avvistamenti sono avvenuti anche in Liberia e nell'estremo nord del Congo-Brazzaville[3].

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla savana e dai pascoli con presenza di alberi isolati (soprattutto palme e acacie): questi uccelli mostrano una certa antropofilia, colonizzando volentieri le aree attorno a villaggi, cittadine e insediamenti.

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Ptilostomus afer, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 27 aprile 2018.
  3. ^ a b c (EN) Piapiac (Ptilostomus afer), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 27 aprile 2018.

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