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Priorità marciana

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Schema della relazione tra Vangelo secondo Marco e gli altri due vangeli sinottici in base alla teoria della priorità marciana.

La priorità marciana è una ipotesi di soluzione del problema sinottico, secondo la quale il Vangelo secondo Marco sarebbe stato il primo tra i tre vangeli sinottici ad essere composto e gli altri due, il Vangelo secondo Luca e il Vangelo secondo Matteo, avrebbero utilizzato Marco come una delle loro fonti.

L'ipotesi della priorità marciana è oggi quella accettata dalla maggioranza degli studiosi del Nuovo Testamento,[1] i quali affermano anche che gli autori del Vangelo secondo Luca e del Vangelo secondo Matteo utilizzarono una fonte andata perduta dei detti di Gesù, chiamata Fonte Q; questa conclusione è basata sull'analisi delle relazioni tra i tre vangeli in termini di linguaggio e di contenuto.

Una minoranza di studiosi[2] sostengono l'ipotesi agostiniana, affermando che l'ipotesi della priorità marciana non sia coerente con le prove interne e con le testimonianze dei Padri della Chiesa, tra i quali il Vangelo secondo Matteo è tradizionalmente considerato il primo ad essere stato composto.

Un'altra minoranza di studiosi accetta la priorità marciana, ma rigetta l'esistenza di Q: la principale ipotesi in tal senso è la cosiddetta ipotesi Farrer, i cui sostenitori di maggior rilievo sono Michael Goulder e Mark Goodacre.

Argomenti a favore dell'ipotesi

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Gli studiosi contemporanei sostengono la priorità marciana direttamente o confutando i principali rivali della priorità marciana, l'ipotesi agostiniana e l'ipotesi Griesbach, le quali sostengono, tra le altre cose, che l'autore del Vangelo secondo Marco ebbe accesso al Vangelo secondo Matteo.

Contenuti assenti nel Vangelo secondo Marco

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Il Vangelo secondo Marco è di gran lunga il più corto dei vangeli e manca di molto materiale importante contenuto nel Vangelo secondo Luca e nel Vangelo secondo Matteo; è stato affermato che sarebbe stato difficile per l'autore di Marco omettere eventi importanti contenuti in Matteo e Luca, se avesse avuto accesso a questi vangeli.[3][4]

Contenuti presenti solo nel Vangelo secondo Marco

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Vi sono pochi passi del Vangelo secondo Marco che non si trovano né nel Vangelo secondo Luca né nel Vangelo secondo Matteo; qualora Marco fosse successivo a Matteo, la scelta dei brani aggiunti sarebbe alquanto strana. Qualora l'autore di Marco avesse utilizzato Luca e Matteo, sarebbe difficile capire per quale motivo abbia aggiunto così poco materiale, una volta deciso di farlo; d'altro canto, se fosse stato il Vangelo secondo Marco ad essere scritto per primo, gli autori di Matteo e Luca avrebbero, come accade spesso, avuto buoni motivi per rimuovere tali passaggi.[5]

Un esempio è contenuto nel Vangelo secondo Marco 3,21[6], in cui si dice come la famiglia di Gesù lo ritenesse impazzito; un altro è rappresentato dai versetti 14,51-52[7], che raccontano un evento oscuro senza un significato palese, nel quale un ragazzo si avvicina a Gesù e poi fugge nudo. Di rilievo anche il brano 8,22-26[8], in cui Gesù tenta due volte di guarire un cieco, senza che il primo tentativo sembri andare a buon fine.

Alterazioni di contenuto rispetto agli altri sinottici

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Lì dove il Vangelo secondo Marco differisce dal Vangelo secondo Luca, dal Vangelo secondo Matteo o da entrambi, è frequente il caso in cui è più facile comprendere le ragioni per cui l'autore di Luca o Matteo abbia voluto cambiare il testo di Marco che il caso opposto. Per esempio, il brano del Vangelo secondo Matteo 20,20[9] elimina le critiche ai discepoli presenti in Vangelo secondo Marco 10,35[10], mentre Matteo 8,25[11] e Luca 8,24[12] eliminano entrambi la mancanza di rispetto dei discepoli nei confronti di Gesù presente in Marco 4,38[13].[4]

Il Gesù di Marco appare spesso più umano di quello di Matteo; Davies e Allison elencano diversi passaggi in cui Marco, ma non Matteo, racconta di un Gesù soggetto ad emozioni (per esempio, Marco 1,41[14], da confrontare con Matteo 8,3[15]), ignorante alcuni fatti (per esempio Marco 8,3[16], da confrontare con Matteo 14,16-17[17]), o incapace di fare qualcosa (ad esempio Marco 6,5[18], da confrontare con Matteo 13,58,35[19] ).[20]

Linguaggio primitivo del Vangelo secondo Marco

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La lingua greca utilizzata dall'autore del Vangelo secondo Marco è più primitiva rispetto a quella usata dagli altri autori evangelici. Spesso una stessa frase di Gesù è riformulata in Luca o Matteo molto più eloquentemente che in Marco; inoltre in Marco si trova talvolta l'uso di una parola o di una frase inusuali quando in Matteo è usata una parola comune. Ciò sarebbe sensato se fosse l'autore di Matteo a rivisitare il testo di Marco, piuttosto che l'opposto.[5]

Vivacità e prolissità del Vangelo secondo Marco

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Lì dove i racconti di Marco e Matteo coincidono, il primo mostra spesso un testo più vivido e prolisso; ritenendo improbabile che l'autore di Marco stesse inserendo dettagli in molte citazioni matteiane lasciando al contempo fuori eventi importanti come la nascita di Gesù. Una spiegazione della sua prolissità è che fosse più "vicino" alle testimonianze oculari dei fatti.[4]

Affaticamento

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Mark Goodacre elenca un certo numero di occasioni in cui sembra che l'autore del Vangelo secondo Matteo o quello del Vangelo secondo Luca inizino ad alterare il contenuto del Vangelo secondo Marco, ma poi si stanchino e inizino a copiare il loro modello direttamente, anche quando questo significhi creare delle incoerenze con quanto già scritto. Ad esempio, l'autore del Vangelo secondo Matteo è più preciso di quello di Marco nell'uso dei titoli, tanto che inizialmente, in Matteo 14,1[21], chiama Erode Antipa col titolo corretto di "tetrarca", eppure successivamente (in Matteo 14,9[22]) diventa meno preciso e lo chiama "re", probabilmente in quanto in quel momento stava copiando l'autore di Marco (6,26[23]).[24]

Un altro esempio fornito da Goodacre è la versione del Vangelo secondo Luca della moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui l'autore sembra mutare l'ambientazione della storia, spostandola dal deserto, dove l'aveva posta l'autore di Marco, alla «città chiamata Betsaida» (9,10[25]); eppure successivamente torna in accordo con l'autore di Marco, affermando che gli eventi ebbero effettivamente luogo nel deserto (9,12[26]). Secondo Goodacre l'autore di Luca tornò a seguire Marco, senza accorgersi che contraddiceva quanto detto precedentemente.

Argomenti contro l'ipotesi

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Indizi esterni

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I primi scrittori ecclesiastici sembrano indicare che: il Vangelo secondo Matteo fu composto per primo. Ireneo, nel suo libro Contro le eresie, racconta che Matteo scrisse un vangelo in aramaico per gli Ebrei, poi Marco, discepolo e interprete di Pietro apostolo, trascrisse dopo la morte del suo maestro ciò che questi predicava, così come Luca scrisse quello che predicava Paolo di Tarso.[27]

Concordanze minori

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In alcune occasioni, il Vangelo secondo Luca e il Vangelo secondo Matteo concordano tra di loro ma sono in contrasto con il Vangelo secondo Marco, suggerendo che Luca e Matteo non siano indipendenti tra loro, fatto in contrasto con alcune versioni della priorità marciana, come la teoria delle due fonti.

Procedura di redazione

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Secondo William Farmer, in molti casi è facile vedere come l'autore di Marco, avendo accesso sia al Vangelo secondo Luca che al Vangelo secondo Matteo, possa aver scritto i propri versetti; ad esempio, Marco 1,32[28] menziona sia l'arrivo della sera che il tramonto del sole, mentre Matteo 8,16[29] e Luca 4,40[30] citano ciascuno solo uno di questi due fatti.[31]

Priorità marciana e origine dei vangeli

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L'accettazione della priorità marciana sui vangeli secondo Luca e secondo Matteo pone il problema dell'origine del materiale comune presente in questi ultimi ma assente in Marco. In linea di massima esistono due soluzioni proposte: la prima fa riferimento alla Fonte Q, un documento ipotetico disponibile agli autori di Matteo e Luca, e viene detta "teoria delle due fonti"; la seconda ipotizza che l'autore di Matteo avesse a disposizione il Vangelo secondo Luca o viceversa (una simile ipotesi è l'ipotesi Farrer).

Pochi studiosi sostengono che la fonte documentaria per la "tripla tradizione" non fu Marco, ma una sua versione preliminare (detta Ur-Markus o proto-Marco) oppure una revisione successiva al Marco poi conservatosi e detto deutero-Marco, o entrambe.

  1. ^ Christopher Tuckett, "The current state of the Synoptic Problem", 2008 Oxford Conference In The Synoptic Problem.
  2. ^ Tra cui Christopher Butler, John Wenham, e W.R. Farmer.
  3. ^ Mark Goodacre, The Case Against Q.
  4. ^ a b c G.M. Styler, "Synoptic Problem", in The Oxford Companion to the Bible, pp. 724-727.
  5. ^ a b W.D. Davies e Dale Allison, A Critical and Exegetical Commentary on the Gospel According to Saint Matthew.
  6. ^ Mc 3,21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Mc 14,51-52, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Mc 8,22-26, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ Mt 20,20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Mc 10,35, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Mt 8,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Lc 8,24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ Mc 4,38, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  14. ^ Mc 1,41, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  15. ^ Mt 8,3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  16. ^ Mc 8,3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  17. ^ Mt 14,16-17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  18. ^ Mc 6,5, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  19. ^ Mt 13,58,35, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  20. ^ W. D. Davies and Dale C. Allison: A Critical and Exegetical Commentary on the Gospel According to Saint Matthew.
  21. ^ Mt 14,1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  22. ^ Mt 14,9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  23. ^ Mc 6,26, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  24. ^ Mark Goodacre, "Fatigue in the Synoptics", New Testament Studies, 44 (1998), pp. 45-58.
  25. ^ Lc 9,10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  26. ^ Lc 9,12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  27. ^ Ireneo, Contro le eresie 3.1.1
  28. ^ Mc 1,32, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  29. ^ Mt 8,16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  30. ^ Lc 4,40, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  31. ^ William R. Farmer, The Synoptic Problem, (riassunto) Archiviato il 27 dicembre 2008 in Internet Archive.
  • Bruce Metzger & Michael David Coogan (eds.), The Oxford Companion to the Bible, Oxford University Press, 1993, ISBN 0-19-504645-5.
  • Mark Goodacre, The Case Against Q: Studies in Markan Priority and Synoptic Problem, Trinity Press, 2001, ISBN 1-56338-334-9.
  • William D. Davies & Dale C. Allison, A Critical and Exegetical Commentary on the Gospel According to Saint Matthew, T. & T. Clark Publishers, 1988, ISBN 0-567-09481-2.

Voci correlate

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Altri progetti

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