Vai al contenuto

Pozzol Groppo

Coordinate: 44°52′44″N 9°01′51″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pozzol Groppo
comune
Pozzol Groppo – Stemma
Pozzol Groppo – Bandiera
Pozzol Groppo – Veduta
Pozzol Groppo – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoLuciano Gilio Barbieri (lista civica) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate44°52′44″N 9°01′51″E
Altitudine369 m s.l.m.
Superficie14,08 km²
Abitanti301[1] (1-1-2021)
Densità21,38 ab./km²
FrazioniBiagasco, Brienzone, Ca' D'Andrino, Ca' di Bruno, Casa Franchini, Casa Lucchi, Fracchio, Groppo Superiore, Monastero, Mongarizzo, Montemerlano, Monticelli, San Lorenzo (sede comunale)
Comuni confinantiCecima (PV), Godiasco Salice Terme (PV), Momperone, Montemarzino, Volpedo
Altre informazioni
Cod. postale15050
Prefisso0131
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006137
Cod. catastaleG960
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 879 GG[3]
Nome abitantipozzolgroppesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pozzol Groppo
Pozzol Groppo
Pozzol Groppo – Mappa
Pozzol Groppo – Mappa
Mappa del Comune di Pozzol Groppo all'interno della Provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Pozzol Groppo (Posseu 'd Greupo in dialetto tortonese e in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 301 abitanti[1] nel Tortonese, della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato su un crinale spartiacque tra la val Curone (AL) e la valle Staffora (PV), al confine con la Lombardia.

Si tratta di un comune sparso poiché il territorio comunale risulta essere una "federazione di frazioni", non esistendo un vero capoluogo con il nome di Pozzol Groppo. La sede municipale si trova a S. Lorenzo, una delle 13 frazioni. Quest'ultima risulta seconda, tra le frazioni, per numero di abitanti. La frazione più popolata è Biagasco (o Groppo), con circa 60 abitanti.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova sullo spartiacque tra la val Curone e la valle Staffora, dominato dal castello Malaspina che si trova su un colle a 536 m s.l.m. A sud del castello vi è un impervio dirupo mentre a nord il terreno degrada lungo lo spartiacque fino ai 386 m di Cà D'andrino. A est del crinale si scende fino alla Staffora, raggiungendo i poco meno di 200 m in località Osteria nuova, al confine con Godiasco, mentre a ovest si scende fino al Curone raggiungendo circa 220 m in località Torrino, al confine con Montemarzino.[4]

Verso nord-ovest, in località Brienzone, si risale verso i 479 m del Poggio di Brienzone, la cui cima però è territorio di Volpedo.

Origine del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Compare con il nome Puzolum nel 1176 e come Pozolio de Gropo nel 1202, derivato dal latino puteum, pozzo, con il suffisso diminutivo -olus, ossia piccolo pozzo, probabilmente in riferimento a qualche sorgente o abbeveratoio. Il termine Groppo fa riferimento alla frazione di Biagasco, nota anche come Groppo, nel senso di altura,[5] che era località distinta da Pozzolo del Groppo fino al 1928, anno in cui diventano un unico comune[6].

Documenti provano che i due insediamenti di Pozzolo del Groppo e Groppo siano stati sotto il dominio di Tortona sin dal XII secolo[7], tant'è che accorsero in aiuto di quest'ultima quando fu assediata da Federico Barbarossa nel 1155.

Nel 1449 la zona passò sotto il controllo degli Sforza di Milano che nel 1480 inviarono una spedizione di 500 fanti per punire Pozzolo, accusato di essere un covo di banditi.[8]

Tra il 1525 e il 1528, a causa di guerre e pestilenze, la zona era quasi completamente disabitata, tant'è che era possibile appropriarsi di beni abbandonati. Ne approfittò il marchese di Godiasco Cesare Malaspina per prendere, nel 1530, il controllo[9] e ricostruire il castello, poi vennero i marchesi di Gavi e infine, nel 1595, gli Spinola per conto del Ducato di Milano.

Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al Trattato di Worms, entrò a far parte poi della provincia di Bobbio. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1818 passa alla provincia di Voghera e nel 1859 alla provincia di Pavia.

Nel 1928 il comune del Groppo venne aggregato a Pozzolo del Groppo, costituendo l'attuale Pozzol Groppo e venendo inserito nella provincia di Alessandria[6].

Durante la Resistenza fu teatro delle lotte fra partigiani e fascisti. Il 31 gennaio 1945, nella frazione di Biagasco, la "Sicherai" sorprese ed uccise nella notte, probabilmente grazie ad una spia, alcuni membri della 3ª Divisione “Aliotta”: il comandante della brigata Cornaggia, Alberto Piumati “Staffora”, il commissario della brigata Carlo Covini “Oscar”, la staffetta Anna Maria Mascherini, lo studente e responsabile politico del PCI Lucio Martinelli, Fulvio Sala e Giovanni Torlaschi.[10]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Pozzol Groppo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 luglio 1999.[11]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Il castello di Pozzol Groppo.
Il sacrario di Biagasco.

Il castello Malaspina, potente e nobile famiglia feudataria e signora per secoli delle terre di Pozzol Groppo, fu costruito sul luogo dove sorgeva una torre di avvistamento d'epoca romana. L'imponente costruzione conserva al suo interno un bel cortiletto con pozzo medioevale e sontuose sale con camini, soffitti lignei e la decorazione ad affresco, mantenendo vivo il prestigio di un passato illustre.

La chiesa parrocchiale, dedicata a san Lorenzo, è documentata per la prima volta nel XVI secolo.

Nella frazione Biagasco si trova la chiesa più antica del paese, citata in documenti del XII secolo[12], con un campanile di stile romanico[13]. Vicino alla chiesa è stato eretto un sacrario che ricorda l'eccidio del 1945, realizzato dall'architetto Giampiero Codebue.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro Province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

La fermata di Pozzol Groppo, in località Costiola, sorgeva lungo la ferrovia Voghera-Varzi, attiva fra il 1931 e il 1966.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
novembre 1964 giugno 1970 Flavio Brunetti Sindaco [15]
giugno 1970 luglio 1975 Giuseppe Barbieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [16]
luglio 1975 22 giugno 1980 Giuseppe Barbieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [17]
22 giugno 1980 6 giugno 1985 Giuseppe Barbieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [18]
6 giugno 1985 25 maggio 1990 Giuseppe Barbieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [19]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Barbieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [19]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuseppe Barbieri centro Sindaco [19]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Barbieri lista civica Sindaco [19]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Luciano Gilio Barbieri lista civica Sindaco [19]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Luciano Gilio Barbieri lista civica: indipendenti Sindaco [19]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Luciano Gilio Barbieri lista civica: indipendenti Sindaco [19]
26 maggio 2019 9 giugno 2024 Pietro Draghi lista civica: indipendenti Sindaco [19]
9 giugno 2024 in carica Luciano Gilio Barbieri lista civica: indipendenti Sindaco [19]

Altre informazioni amministrative

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità Montana Valli Curone Grue e Ossona e poi della Comunità montana Terre del Giarolo fino alla sua soppressione.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ ArcGIS Enterprise - Topografica Base Multiscala Piemonte [collegamento interrotto], su webgis.arpa.piemonte.it. URL consultato il 29 luglio 2022.
  5. ^ Renzo Ambrogio, Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Istituto Geografico De Agostini, 2009, p. 509.
  6. ^ a b Regio decreto 10 agosto 1928, n. 1968, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 228, 1º ottobre 1928.
    «Riunione dei comuni di Groppo e Pozzol Groppo in un unico Comune con denominazione « Pozzol Groppo » e sede municipale a San Lorenzo»
  7. ^ Copia archiviata, su comune.tortona.al.it. URL consultato il 31 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007). Sito del Comune di Tortona
  8. ^ Cammarata, p. 143.
  9. ^ Cammarata, p. 144.
  10. ^ Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini, EPISODIO DI POZZOL GROPPO, 31.01.1945 (PDF), su straginazifasciste.it.
  11. ^ Pozzol Groppo, decreto 1999-07-19 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it.
  12. ^ Sito ufficiale del Comune di Pozzolgroppo, Chiesa di Groppo-Biagasco, su comune.pozzolgroppo.al.it.
  13. ^ Terre del Giarolo, Pozzol Groppo, su terredelgiarolo.it.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Flavio Brunetti (Sindaco di Pozzol Groppo), in Sette Giorni a Tortona, 24/05/1969, p. 4.
  16. ^ Pozzol Groppo. Lascia Giuseppe Barbieri, in Sette Giorni a Tortona, 08/05/2019. URL consultato il 27 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2022).
  17. ^ Le nuove giunte, in Sette Giorni a Tortona, 19 luglio 1975, p. 5.
  18. ^ Quasi tutte elette le giunte nel tortonese, in Sette Giorni a Tortona, 5 luglio 1980, p. 7.
  19. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/


Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte