Patrignone (San Giuliano Terme)
Patrignone centro abitato | |
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Panorama di Patrignone | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | San Giuliano Terme |
Territorio | |
Coordinate | 43°47′55.64″N 10°24′32.4″E |
Altitudine | 7 m s.l.m. |
Abitanti | 189[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56017 |
Prefisso | 050 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | patrignonesi |
Cartografia | |
Patrignone è un centro abitato del comune italiano di San Giuliano Terme, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La località di Patrignone è situata nella valle del Serchio, sulla riva sinistra del fiume, nel punto in cui questi forma un'ansa a gomito. Il paese è lambito inoltre dal corso d'acqua del canale Ozzeri, e dista meno di 1 km dal vicino borgo di Colognole, con il quale forma statisticamente un'unica frazione (Colognole-Patrignone), pur possedendo entrambi le caratteristiche di centri abitati distinti. Patrignone confina a nord con Ripafratta, a est con Molina di Quosa e Pugnano, a sud con Rigoli [2] , ed è inoltre delimitato ad est dal canale Demaniale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Patrignone è nato in epoca alto-medievale, e già nel 780 è qui ricordata la presenza di una chiesa parrocchiale intitolata a San Giusto, che fu padronato dei tre fratelli pisani che fondarono l'originaria abbazia di San Savino.[2] La località è menzionata inoltre in un documento del 998 delle Memorie Lucchesi come facente parte delle proprietà della mensa vescovile di Lucca.[2] Patrignone nel 1551 contava 110 abitanti.[2] Sul finire del XVI secolo la parrocchia di San Giusto fu unita a quella dei Santi Ippolito e Cassiano di Colognole.[2]
Dopo la legge del 17 giugno 1776, in cui si riunivano comunelli e potesterie per una nuova opera di riorganizzazione dei territori amministrativi, Patrignone fu confermato comunello della potesteria di San Giuliano.[2]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Il cosiddetto "Tabernacolo di Colognole", progettato in stile neogotico da Alessandro Gherardesca e costruito nel 1831, a dispetto del nome si trova ubicato ai margini del centro abitato di Patrignone. Presenta una pianta esagonale e un coronamento a cuspide; il coronamento, già impiegato dall'architetto nell'edicola del giardino Veronesi Pesciolini di Pisa, risulta mutato dalle costruzioni medievali di Diotisalvi.[3] Il tabernacolo fu dipinto da Francesco Giuliani con un affresco raffigurante la Madonna col Bambino.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it.
- ^ a b c d e f Emanuele Repetti, «Patrignone Archiviato l'8 febbraio 2015 in Internet Archive.», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, 1833-1846.
- ^ G. Morolli (a cura di), Alessandro Gherardesca architetto toscano del Romanticismo (Pisa, 1777-1852), Pisa 2002, p. 60.
- ^ S. Renzoni, Pittori e scultori attivi a Pisa nel XIX secolo, Pisa 1997, p. 134.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 3, tomo II, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, p. 584.
- G. Morolli (a cura di), Alessandro Gherardesca architetto toscano del Romanticismo (Pisa, 1777-1852), Pisa, 2002, p. 60.
- S. Renzoni, Pittori e scultori attivi a Pisa nel XIX secolo, Pisa, 1997, p. 134.
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