Parete con paesaggio idillico-sacrale
Parete con paesaggio idillico-sacrale | |
---|---|
Autore | sconosciuto |
Data | I secolo a.C. |
Tecnica | Affresco |
Dimensioni | 303×325 cm |
Ubicazione | Museo archeologico nazionale di Napoli, Napoli |
N. inventario | 147501 |
La Parete con paesaggio idillico-sacrale è un affresco rinvenuto nella villa di Agrippa Postumo di Pompei e custodito all'interno del Museo archeologico nazionale di Napoli.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'affresco venne dipinto presumibilmente intorno all'11 a.C., quando diventò di moda il terzo stile, riscontrando similitudini con gli affreschi della casa della Farnesina a Roma[1], e decorava uno dei cubicoli posti tra il peristilio e la terrazza con vista panoramica della zona residenziale della villa di Agrippa Postumo[2], una dimora posta nell'area suburbana di Pompei, nell'odierna Boscotrecase[1], sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79.
L'affresco venne ritrovato tra il 1903 e il 1906, staccato dalla sua collocazione originale e venduto al Museo archeologico nazionale di Napoli[3].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'affresco è la parete nord della cosiddetta stanza rossa, quasi interamente ricostruito al Museo archeologico nazionale di Napoli. Si tratta una parete tripartita con zoccolo nero e zona mediana in rossa, con quadretto centrale e sottili pilastri decorati con fiore, in stile egittizzante, che dividono i vari pannelli[1].
Nel quadretto centrale a fondo bianco è rappresentato un paesaggio campestre e sacrale[2]: al centro di un lago è posta un'isola e le due sponde sono collegate da un ponte sul quale camminano viandanti vestiti con tonaca e una terza figura più piccola[4]. Sull'isola è posto un albero sacro, una colonna dalla quale pendono due scudi, un tempio di forma circolare, un piedistallo su cui è adagiata una divinità femminile e un basamento sul quale si innalza un tronco di colonna sormontata da un'urna: sul basamento è poggiato un pastore e intorno tre pecore[4]. Sulla destra è un altro piedistallo su cui è un'arma[4]. Lo sfondo è caratterizzato da un promontorio roccioso: da sinistra verso destra si riconosce un muro finestrato che delimita un orto, un tempio alle cui colonne pendono degli scudi e sulle cui scale è seduto un viandante e un altro tempio con altri due viandanti[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Bragantini e Sampaolo, p. 216.
- ^ a b Barbera, p. 100.
- ^ Bragantini e Sampaolo, p. 45.
- ^ a b c Notizie degli scavi di antichità, p. 472.
- ^ Notizie degli scavi di antichità, p. 473.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Autori vari, Notizie degli scavi di antichità - Anno 1922 - Fascicoli 10, 11, 12, Roma, Tipografia Salviucci, 1922, ISBN non esistente.
- Irene Bragantini e Valeria Sampaolo, La pittura pompeiana, Milano, Electa, 2009, ISBN 978-88-928-2357-0.
- Dario Barbera, Museo archeologico nazionale di Napoli - La Guida, Milano, Electa, 2023, ISBN 978-88-928-2407-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Parete con paesaggio idillico-sacrale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su mann-napoli.it.