Pantene
Pantene | |
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Stato | Svizzera |
Fondazione | 1947 |
Sede principale | Svizzera |
Gruppo | Procter & Gamble |
Settore | Cura dei capelli |
Sito web | www.pantene.com/ |
Pantene è un'azienda svizzera di shampoo e prodotti per capelli, facente parte del gruppo Procter & Gamble.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La linea di prodotto Pantene è stata introdotta sul mercato nel 1947 dalla Hoffmann-La Roche, gruppo svizzero, che utilizzò tale nome in quanto i loro prodotti erano basati sul pantenolo. Il marchio è stato rilevato nel 1985 dalla Procter & Gamble per poter competere sul mercato dei "prodotti di bellezza".[1]
Lo shampoo più conosciuto dell'azienda è il Pantene Pro-V Lisci Effetto Seta, divenuto noto per una campagna promozionale della fine degli anni ottanta, in cui una modella recitava "Don't hate me because I'm beautiful." (letteralmente "non odiarmi perché sono bellissima")[2][3] La modella ed attrice Kelly LeBrock fu la prima testimonial televisiva del marchio.[4] Tuttavia la campagna promozionale fu aspramente criticata dai movimenti femministi e la frase diventò un tormentone usato per indicare comportamenti narcisisti particolarmente antipatici.[5][6]
Dal 2015, la testimonial ufficiale è l'attrice e cantante Selena Gomez. In Francia gli spot Pantene hanno come protagonista la cantante Nolwenn Leroy, mentre le pubblicità italiane sono interpretate dall'influencer Chiara Ferragni e dalla cantante Baby K.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Davis Dyer, Rising Tide: lessons from 165 years of brand building at Procter & Gamble, Harvard Business Press, 2004, p. 277.
- ^ Forbes, Volume 139, Issues 5-9, 1987, p. 136.
- ^ Davis Dyer, Rising Tide: lessons from 165 years of brand building at Procter & Gamble, Harvard Business Press, 2004, p. 274.
- ^ Jill DiNato, Don't Hate Me Because I'm Beautiful, The Huffington Post, 25 luglio 2010.
- ^ Lana Rakow, “Don't hate me because I'm beautiful”: Feminist resistance to advertising's irresistible meanings, in Southern Communication Journal, vol. 57, n. 2, Winter 1992, pp. 133–142.
- ^ Mady Schutzman, The Real Thing: Performance, Hysteria, and Advertising, Wesleyan, aprile 1995, p. 165, ISBN 978-0-8195-6370-5.
- ^ (FR) Nolwenn Leroy : nouvelle égérie Pantene, su elle.fr. URL consultato il 1º luglio 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pantene
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su pantene.com.