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Niente da nascondere

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Niente da nascondere
Un'inquadratura dell'abitazione dei due protagonisti, contenuta nel primo dei misteriosi video che ricevono.
Titolo originaleCaché
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Austria, Germania, Italia
Anno2005
Durata117 min
Generethriller, drammatico
RegiaMichael Haneke
SoggettoMichael Haneke
SceneggiaturaMichael Haneke
ProduttoreVeit Heiduschka, Rémi Burah (co-produttore), Michael Weber (co-produttore), Valerio De Paolis (co-produttore), Michael André (produttore associato)
Produttore esecutivoMargaret Ménégoz, Michael Katz, Andrew Colton
Casa di produzioneLes Films du Losange, BIM Distribuzione, Wega Film, Bavaria Film, Le Studio Canal+, France3 Cinema, Arte France Cinema, Eurimages Fund of the Council of Europe, CNC
FotografiaChristian Berger
MontaggioMichael Hudecek e Nadine Muse
Effetti specialiPhilippe Hubin, Hubert Devinck e Denis Le Doyen
MusicheJean-Paul Mugel e Jean-Pierre Laforce
ScenografiaEmmanuel de Chauvigny e Christoph Kanter
CostumiLisy Christl
TruccoJoël Lavau, Thi-Loan Nguyen, Waldemar Pokromski e Laurent Bozzi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Niente da nascondere (Caché) è un film del 2005 diretto da Michael Haneke.

La pellicola ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il premio per la miglior regia al 58º Festival di Cannes.[1]

La vita di Georges, conduttore di un popolare programma televisivo di cultura, è disturbata dall'arrivo di alcune videocassette, che mostrano dei momenti della sua famiglia all'ingresso e all'uscita della loro abitazione, filmati a loro insaputa, oltre a disegni inquietanti e di oscura interpretazione.

A poco a poco il contenuto delle cassette diviene più personale lasciando supporre che il mittente conosca Georges da tempo.

Appreso che la polizia non può aiutarlo più di tanto, Georges comincia ad indagare seguendo l'unica pista che col passare del tempo appare sempre più concreta: gli strani disegni dal tratto puerile hanno infatti risvegliato nell'uomo il ricordo di Majid, un bambino che la sua famiglia avrebbe voluto adottare, una volta che lo stesso era rimasto orfano per la morte misteriosa dei genitori, affezionati domestici della sua famiglia, durante il massacro di Parigi del 1961. Georges aveva sei anni e, per gelosia nei confronti di Majid disse delle bugie per metterlo in cattiva luce nei confronti dei genitori, finché questi non decisero di mandarlo in orfanotrofio.

Quando un ulteriore indizio di una cassetta lo porta nell'attuale abitazione popolare di Majid, Georges è convinto che questi gli stia servendo una fredda vendetta e lo minaccia. L'incontro è filmato all'insaputa dei due e la cassetta è inviata alla moglie Anne e al suo capo. Così Georges deve dire finalmente tutta la verità alla moglie, mentre sul lavoro cerca di giustificarsi spiegando di essere stato minacciato e che risolverà presto la questione.

Intanto il figlio Pierrot scompare per una notte facendo pensare ad un rapimento quando invece era andato a casa di un amico senza dire niente. Majid e il figlio vengono però portati in commissariato e interrogati per questo. Pierrot dimostra poi uno strano risentimento nei confronti della madre, che accusa di avere una relazione con Pierre, un amico di famiglia.

Chiamato da Majid, George accorre a casa sua dove l'uomo, assicurandogli l'estraneità alla vicenda di persecuzione, si toglie la vita sgozzandosi, precisando di farlo volutamente di fronte a lui. Georges è scioccato. Il giorno seguente il figlio di Majid lo cerca sul suo posto di lavoro, e dopo uno scambio molto teso gli dice che voleva solo sapere come si sentisse una persona responsabile della morte di un uomo.

Nell'ultima scena si vede l'esterno della scuola di Pierrot e si intravede il ragazzo dialogare all'uscita con il figlio di Majid, come se i due si conoscessero.

Riconoscimenti

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L'autorevole rivista del British Film Institute Sight & Sound l'ha indicato fra i trenta film chiave del primo decennio del XXI secolo.[2]

  1. ^ (EN) Awards 2005, su festival-cannes.fr. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).
  2. ^ (EN) Sight & Sound’s films of the decade, su mubi.com. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN231320564 · GND (DE7573478-3 · BNF (FRcb166519928 (data)
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