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Nevio Scala

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Nevio Scala
Scala al Milan nella stagione 1967-1968
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza174 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1981 - giocatore
3 settembre 2004 - allenatore
Carriera
Giovanili
1961-1963Nova Gens
1963-1965Milan
Squadre di club1
1965-1966Milan0 (0)
1966-1967Roma28 (1)
1967-1969Milan11 (0)
1969-1971L.R. Vicenza59 (2)
1971-1973Fiorentina50 (6)
1973-1975Inter36 (1)
1975-1976Milan23 (0)
1976-1979Foggia85 (2)
1979-1980Monza14 (0)
1980-1981Adriese23 (1)
Nazionale
1969Italia (bandiera) Italia U-211 (0)
Carriera da allenatore
1985-1987L.R. VicenzaGiovanili
1987-1989Reggina
1989-1996Parma
1997Perugia
1997-1998Borussia Dortmund
2000-2001Beşiktaş
2002Šachtar
2003-2004Spartak Mosca
Palmarès
 Giochi del Mediterraneo
OroTunisi 1967
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Nevio Scala (Lozzo Atestino, 22 novembre 1947) è un ex calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo centrocampista.

Si dedica alla viticoltura e alla produzione di vino naturale nella sua azienda ai piedi dei Colli Euganei insieme alla moglie, ai figli e alla nuora.

Scala alla Roma nel torneo 1966-1967

Giocò nel vivaio della Nova Gens, squadra di Noventa Vicentina, per poi passare nelle giovanili del L.R. Vicenza e del Milan.

Dopo una discreta carriera di centrocampista che, fra gli anni sessanta e ottanta, gli permette di indossare le casacche della Roma, della Fiorentina, del Milan – con cui, nel biennio 1967-1969, vince il campionato italiano, la Coppa delle Coppe e la Coppa dei Campioni –, del Vicenza, dell'Inter, del Foggia e del Monza, appende gli scarpini al chiodo nel 1981 dopo un'ultima stagione agonistica nell'Adriese.

Fu convocato in nazionale dal commissario tecnico Paolo Todeschini ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi 1967, dove fu capitano della squadra. La finale del torneo tra Italia e Francia si concluse 0-0 dopo i tempi supplementari: per decidere il vincitore l'arbitro procedette con il sorteggio.[1] Scala fu pertanto incaricato di scegliere la faccia della monetina preferita, e optò per lo stesso lato indicato in precedenza per la scelta del campo all'inizio della gara e di nuovo nei supplementari: la decisione si rivelò vincente.[1] Al termine dell'incontro spiegò:[1]

«In entrambe le occasioni ci era andata male. Non poteva essere così per la terza volta.»

Scala tecnico del Parma nel 1991-1992

Intrapresa la professione di allenatore, inizia a farsi notare dagli addetti ai lavori nel 1988, quando porta la Reggina in Serie B. L'anno successivo, ancora coi calabresi, sfiora la Serie A perdendola nello spareggio ai tiri di rigore contro la Cremonese. Sostituisce successivamente Vitali sulla panchina del Parma, con cui ottiene la promozione in massima categoria nel 1990.

Nei sei anni in cui Scala siede sulla panchina dei ducali, il club – che sino ad allora aveva quasi sempre militato nelle serie minori – si issa ai vertici del calcio italiano ed europeo: dopo la vittoria della Coppa Italia nel 1992, il Parma si aggiudica nel 1993 la Coppa delle Coppe (e perde in finale la successiva edizione del trofeo) e la Supercoppa UEFA, cui segue due anni dopo la Coppa UEFA. I parmensi di Scala entrano nel ristretto novero delle "provinciali" che vincono e convincono nel calcio italiano, ma sono i primi a farlo anche in campo continentale. In Serie A i gialloblù arrivano al terzo posto in due occasioni, nel 1992-93 e nel 1994-95.

Scala sulla panchina dello Spartak Mosca nella stagione 2003-2004

In seguito Scala passa ad allenare il Perugia, subentrando a Galeone nel corso nella stagione 1996-97[2] senza riuscire a evitare la retrocessione degli umbri tra i cadetti, mentre l'annata seguente si trasferisce in Germania sulla panchina del Borussia Dortmund, con cui sul finire del 1997 trionfa nella Coppa Intercontinentale. Sarà l'unico trionfo della sua esperienza tedesca conclusasi con un decimo posto in campionato, una sconfitta in Supercoppa UEFA contro il Barcellona e una semifinale di Champions dove il suo Borussia è eliminato dai futuri campioni del Real Madrid.

Nel 2000-01 allena la formazione turca del Beşiktaş, ma viene esonerato, sicché nel 2001-2002 passa a guidare gli Ucraini dello Šachtar Donec'k, con cui vince campionato e coppa nazionale. Cambia ancora nazione e nel gennaio 2004 va in Russia[3] allo Spartak Mosca, che guida per una sola stagione, terminando così la sua avventura moscovita e chiudendo, di fatto, la carriera da allenatore.

Dopo un decennio, nell'estate del 2015, assume la carica di presidente del rifondato Parma, in Serie D[4][5] e al termine della stagione ottiene la promozione in Lega Pro. Rimane al timone della squadra crociata fino al 22 novembre 2016, quando lascia in disaccordo con l'esonero del tecnico Luigi Apolloni, del responsabile dell'area tecnica Andrea Galassi e del D.S. Minotti.[6]

Statistiche da allenatore

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In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1987-1988 Italia (bandiera) Reggina C1 34+1[7] 15+1 13 6 CI-C 6 3 1 2 - - - - - - - - - - 41 19 14 8 46,34 (prom.)
1988-1989 B 38+1[7] 13 18+1 7 CI 5 2 1 2 - - - - - - - - - - 44 15 20 9 34,09
Totale Reggina 72+2 28+1 31+1 13 11 5 2 4 - - - - - - - - 85 34 34 17 40,00
1989-1990 Italia (bandiera) Parma B 38 16 14 8 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 39 16 15 8 41,03 (prom.)
1990-1991 A 34 13 12 9 CI 2 0 0 2 - - - - - - - - - - 36 13 12 11 36,11
1991-1992 A 34 11 16 7 CI 10 5 4 1 CU 2 0 2 0 - - - - - 46 16 22 8 34,78
1992-1993 A 34 16 9 9 CI 6 2 3 1 CdC 9 5 3 1 SI 1 0 0 1 50 23 15 12 46,00
1993-1994 A 34 17 7 10 CI 8 5 1 2 CdC 9 5 1 3 SU 2 1 0 1 53 28 9 16 52,83
1994-1995 A 34 18 9 7 CI 10 5 2 3 CU 12 8 2 2 - - - - - 56 31 13 12 55,36
1995-1996 A 34 16 10 8 CI 1 0 0 1 CdC 6 4 0 2 SI 1 0 0 1 42 20 10 12 47,62
Totale Parma 242 107 77 58 38 17 11 10 38 22 8 8 4 1 0 3 322 147 96 79 45,65
gen.-giu. 1997 Italia (bandiera) Perugia A 19 5 5 9 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 19 5 5 9 26,32 Sub. 16º (retr.)
1997-1998 Germania (bandiera) Borussia Dortmund BL 34 11 10 13 CG+CdL 3+2 2+1 0 1+1 UCL 10 6 2 2 SU+CInt 2+1 0+1 1+0 1+0 52 21 13 18 40,38 10º
2000-mar. 2001 Turchia (bandiera) Beşiktaş TL 23 14 4 5 CT 4 3 1 0 UCL 10 4 2 4 CA 1 1 0 0 38 22 7 9 57,89 Eson.
gen.-giu. 2002 Ucraina (bandiera) Šachtar VL 13 10 3 0 KU 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 16 12 3 1 75,00 Sub.
lug.-set. 2002 VL 9 6 2 1 KU 2 2 0 0 CU 1 0 0 1 - - - - - 12 8 2 2 66,67 Eson.
Totale Šachtar 22 16 5 1 5 4 0 1 1 0 0 1 - - - - 28 20 5 3 71,43
dic 2003-set. 2004 Russia (bandiera) Spartak Mosca PL 21 9 4 8 KR 2 1 1 0 Int.+CU 6+2 3+1 1+0 2+1 SR 1 0 0 1 32 14 6 12 43,75 Eson.
Totale carriera 435 191 137 107 65 33 15 17 67 36 13 18 9 3 1 5 576 263 166 147 45,66

Competizioni nazionali

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Parma: 1991-1992
Beşiktaş: 2000
Šachtar Donec'k: 2001-2002
Šachtar Donec'k: 2001-2002
Spartak Mosca: 2002-2003

Competizioni internazionali

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Parma: 1993
Parma: 1992-1993
Parma: 1994-1995
Borussia Dortmund: 1997
1995
  1. ^ a b c Italia e Francia si dividono il titolo, in Corriere della Sera, 18 settembre 1967.
  2. ^ Alessio Da Ronch, Stop Perugia, lavori in corso, in La Gazzetta dello Sport, 9 febbraio 1997.
  3. ^ Iniziata allo Spartak la gestione Scala, in La Gazzetta dello Sport, 8 gennaio 2004. URL consultato il 16 ottobre 2017.
  4. ^ LA S.S.D. PARMA CALCIO 1913 S.R.L. AMMESSA IN SOPRANNUMERO IN SERIE D, su figc.it. URL consultato il 27 luglio 2015.
  5. ^ HABEMUS PARMA! – LA FIGC HA SCELTO “PARMA CALCIO 1913″', su parmafanzine.it. URL consultato il 27 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2015).
  6. ^ Parma, via Apolloni, Minotti, Galassi. Scala lascia. "Amareggiati, altro che calcio diverso", in Repubblica.it, 22 novembre 2016. URL consultato il 23 novembre 2016.
  7. ^ a b Spareggio per la promozione.
  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Corriere dello Sport, 1999, p. 157.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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