Vai al contenuto

Mr. Spaceman

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mr. Spaceman
singolo discografico
ArtistaThe Byrds
Pubblicazione6 settembre 1966
Durata2:09
Album di provenienzaFifth Dimension
Dischi1
Tracce2
GenereRock psichedelico
Country rock
Country pop
EtichettaColumbia Records
ProduttoreAllen Stanton
Registrazione28–29 aprile e 3–6 maggio 1966, Columbia, Hollywood, CA
Formativinile 7"
Noten. 36 Stati Uniti (bandiera)
The Byrds - cronologia
Singolo precedente
(1966)

Mr. Spaceman è un brano musicale composto da Jim McGuinn, pubblicato nel settembre del 1966 come terzo singolo estratto dall'album Fifth Dimension del gruppo folk rock statunitense The Byrds.[1][2] Il 45 giri (lato B What's Happening?!?!) raggiunse la posizione numero 36 nella classifica statunitense Billboard Hot 100, ma non entrò in classifica nel Regno Unito.[3][4] Al momento della pubblicazione su singolo, la stampa musicale coniò il termine "space-rock" per descrivere la canzone, anche se da allora, questo termine è stato usato per riferirsi a generi musicali degli anni settanta come il progressive o alla psichedelia della seconda metà dei sessanta.[5]

Composta all'inizio del 1966 dal cantante e leader dei Byrds Jim McGuinn (alias Roger McGuinn), la canzone, insieme a 5D (Fifth Dimension), è uno dei due brani a tema science fiction inclusi in Fifth Dimension.[5] Inizialmente concepita come una "sceneggiatura melodrammatica", la traccia si evolse presto in una meditazione stravagante sull'esistenza della vita extraterrestre.[6] Musicalmente, Mr. Spaceman possiede un'atmosfera country, condita da un tocco di psichedelia, e può essere chiaramente vista come anticipatrice della successiva esplorazione della musica country da parte della band in Sweetheart of the Rodeo.[1][7][8] In quanto tale, la canzone è stata citata dalla critica come uno dei primi esempi di country rock.[9] Infine, il titolo ricorda anche quello del precedente singolo di debutto e successo mondiale dei Byrds, Mr. Tambourine Man.

L'uscita del singolo fu accompagnata da un falso comunicato stampa da parte del co-manager dei Byrds, Eddie Tickner, dove si dichiarava che era stata stipulata una polizza di assicurazione da un $1,000,000 con i Lloyd's of London nel caso i membri del gruppo fossero stati rapiti dagli alieni.[10] Nonostante il comunicato di Tickner fosse un'ovvia trovata pubblicitaria e la natura del testo della canzone è volutamente ironica, sia McGuinn sia David Crosby erano veramente fiduciosi di poter comunicare con forme di vita aliene attraverso le trasmissioni radiofoniche.[6]

  1. Mr. Spaceman (McGuinn) - 2:09
  2. What's Happening?!?! (Crosby) - 2:35

Mr. Spaceman è stata reinterpretata da numerosi artisti, inclusi Flying Burrito Brothers,[11] Velvet Crush,[12] Limbeck e Miracle Legion nel tribute album Time Between - A Tribute to The Byrds,[13] Nel 1994 Jimmy Buffett, Gonzo e Rizzo il ratto eseguirono Mr. Spaceman nell'album Kermit Unpigged dei The Muppets.[14] Nel 1998 la canzone è stata reinterpretata da Alvin and the Chipmunks nell'album The A-Files: Alien Songs.

Riferimenti nella cultura popolare

[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 settembre 1984 Mr. Spaceman fu trasmessa come "sveglia" per gli astronauti a bordo dello Space Shuttle della NASA durante la missione STS-41-D (la prima dello Shuttle Discovery).[15]

  1. ^ a b Fifth Dimension review, Allmusic.
  2. ^ Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, p. 544, ISBN 0-9529540-1-X.
  3. ^ Whitburn, Joel., Top Pop Singles 1955–2006, Record Research Inc, 2008, p. 130, ISBN 978-0-89820-172-7.
  4. ^ Brown, Tony., The Complete Book of the British Charts, Omnibus Press, 2000, p. 130, ISBN 0-7119-7670-8.
  5. ^ a b Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, pp. 181–182, ISBN 0-9529540-1-X.
  6. ^ a b Rogan, Johnny., Fifth Dimension (1996 CD note interne), 1996.
  7. ^ Fifth Dimension, su ebni.com, ByrdWatcher: A Field Guide to the Byrds of Los Angeles. URL consultato il 28 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
  8. ^ The Complete Guide to Country Rock – Part 3, su musictoob.com, Musictoob. URL consultato il 28 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
  9. ^ American Band: The Byrds, from folk rock to country rock, su crazedfanboy.com, Crazed Fanboy. URL consultato il 28 luglio 2009.
  10. ^ Hjort, Christopher., So You Want To Be A Rock 'n' Roll Star: The Byrds Day-By-Day (1965–1973), Jawbone Press, 2008, p. 107, ISBN 978-1-906002-15-2.
  11. ^ Cabin Fever album review, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 gennaio 2011.
  12. ^ Velvet Crush – A Single Odessey, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 settembre 2011.
  13. ^ Time Between – A Tribute to The Byrds review, Allmusic.
  14. ^ Mr. Spaceman cover versions [collegamento interrotto], su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 3 gennaio 2011.
  15. ^ Colin Fries, Chronology of Wakeup Calls (PDF), NASA, 25 giugno 2007. URL consultato il 13 agosto 2007.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock