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Mazda R360

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Mazda R360
Descrizione generale
CostruttoreGiappone (bandiera) Mazda
Tipo principaleKeicar
Altre versionicabriolet
Pick-up
Produzionedal 1960 al 1966
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza2980 mm
Larghezza1290 mm
Altezza1290 mm
Passo1753 mm
Massa380 kg
Altro
Auto similiSuzuki Suzulight

La R360 è stata la prima vera autovettura (anche se è considerata una vettura Keicar) prodotta dalla casa automobilistica giapponese Mazda.

La R360 era una coupé avente una configurazione due porte e due posti. Venne presentata nel 1960 e proposta ad un prezzo di ¥ 300.000 dell'epoca[1]. Aveva un interasse di 1.753 cm ed il peso era di 380 kg. Era dotata di un motore bicilindrico a V posteriore raffreddato ad aria di 356 cm³ di cilindrata. La potenza era di 16 hp (12 kW). La vettura era in grado di raggiungere la velocità massima di 84 km/h e la trasmissione era del tipo manuale a quattro marce o a due marce se automatica. Le sospensioni anteriori e posteriori erano del tipo a barre di torsione.

A pochi anni dalla presentazione della R360 la Mazda aveva conquistato gran parte del mercato delle keicar in Giappone. Nel 1962 venne presentato il modello P360 Carol, una vettura con posti 2+2 che nel 1964 verrà proposta anche con carrozzeria decappottabile.

La produzione della R360 si concluderà dopo 6 anni.

Il B360 era un veicolo commerciale con carrozzeria pick-up basato su componenti della R360 coupé. Utilizzava lo stesso motore da 356 cm³ ma sistemato nella parte anteriore del mezzo. La trazione era sempre posteriore. Le sospensioni erano, come su molti pick-up, con assale rigido posteriore e balestre. Nel 1964 il motore verrà sostituito con quello della Carol, un quattro cilindri in linea dalla cilindrata di 358 cm³.

Nel 1967 il mezzo verrà sostituito dall'E360

Ne fu prodotta una versione destinata all'esportazione, il B600, che utilizzava una versione del bicilindrico a V con cilindrata portata a 577 cm³.

  1. ^ Mazda R360 Coupe: la storia di successo della prima autovettura, su Quotidiano Motori, 11 marzo 2020. URL consultato il 12 ottobre 2020.

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