Mate de coca
Il mate de coca è una bevanda sudamericana tipica dei paesi andini. Si tratta di un'infusione fatta con le foglie di coca. È consumata prevalentemente in Argentina, Bolivia, Ecuador, Colombia e Perù. Talvolta viene aromatizzato con altre essenze quali ad esempio camomilla, anice, eucalipto e altre ancora.
Contenuto di alcaloidi e proprietà stimolanti
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie di coca contengono gli alcaloidi che, se estratti chimicamente, sono alla base della produzione di cocaina. La quantità di alcaloidi contenuti nella singola foglia è molto bassa. Una tazza di mate de coca contiene approssimativamente 4,2 mg[1] di alcaloidi della coca, mentre, per fare una comparazione, una linea di cocaina ne contiene tra i 20 e 30 milligrammi[2]. La presenza di questi alcaloidi, nel mate de coca è un lieve stimolante; e il suo consumo può essere paragonato a quello di tè e caffè[3]. Nonostante il basso contenuto di alcaloide il consumo di una tazza di mate de coca può causare un esito positivo ad un test per la cocaina. Così come il caffè può venire decaffeinato, anche il mate de coca può essere decocainato.
Uso tradizionale e medicinale
[modifica | modifica wikitesto]Molti indigeni andini usano il mate de coca per scopi medicinali[4]. Il mate de coca è spesso consigliato ai viaggiatori delle Ande per prevenire e combattere il malessere causato dall'elevata altitudine[5], anche se la sua reale efficacia non è mai stata studiata sistematicamente[5]. Il mate de coca, inoltre, viene utilizzata per il recupero di tossicodipendenti.[6]
Status legale
[modifica | modifica wikitesto]La foglia di coca, e di conseguenza il mate, sono listati nella Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 e pertanto illegali nella maggior parte del mondo. Nel 2012, l'allora presidente della Bolivia, Evo Morales, da sempre fervente sostenitore dell'uso della foglia di coca, chiese all'ONU di depenalizzare l'uso della foglia di coca a livello globale, senza successo[2].
Il consumo di mate de coca è legale in Colombia, Perù, Bolivia ed Ecuador.[7][8]
Il mancato referendum italiano del 2022 sulla legalizzazione delle droghe leggere, bocciato dalla Consulta, avrebbe legalizzato il consumo di foglie di coca in caso di vittoria dei sì[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jenkins AJ, Llosa T, Montoya I, Cone EJ, Identification and quantitation of alkaloids in coca tea., in Forensic Sci Int, vol. 77, n. 3, 1996, pp. 179–89, PMC 2705900, PMID 8819993.
- ^ a b Jerome J. Platt, Cocaine Addiction: Theory, Research and Treatment, Harvard University Press, 2000, p. 28, ISBN 978-0-674-00178-7.
- ^ a b Jim Shultz e Melissa Draper, Dignity and Defiance: Stories from Bolivia's Challenge to Globalization, University of California Press, 2008, p. 183, ISBN 978-0-520-25699-6.
- ^ Substances that produce addiction Archiviato il 26 ottobre 2006 in Internet Archive. – University of Buenos Aires (ES) .
- ^ a b Andrew M. Luks, et al. "Wilderness Medical Society Consensus Guidelines for the Prevention and Treatment of Acute Altitude Illness" Archiviato il 15 ottobre 2012 in Internet Archive.. Wilderness & Environmental Medicine, 21, 146–155 (2010).
- ^ Ronald K. Siegel, Intoxication: The Universal Drive For Mind-Altering Substances, Inner Traditions * Bear & Company, 2005, p. 297, ISBN 978-1-59477-069-2.
- ^ Matthew Garrahan, When Hugo met Oliver, in Financial Times Magazine, 18 giugno 2010.
- ^ Richard K. Ries, Shannon C. Miller e David A. Fiellin, Principles of Addiction Medicine, Lippincott Williams & Wilkins, 2009, p. 165, ISBN 978-0-7817-7477-2.
Altri progetti
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