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Ludvík Svoboda

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Ludvík Svoboda

Presidente della Repubblica Socialista Cecoslovacca
Durata mandato30 marzo 1968 –
28 maggio 1975
Capo del governoJozef Lenárt
Oldřich Černík
Lubomír Štrougal
PredecessoreJozef Lenárt
SuccessoreGustáv Husák

Ministro della Difesa Nazionale della Cecoslovacchia
Durata mandato5 aprile 1945 –
25 aprile 1950
Capo del governoZdeněk Fierlinger
Klement Gottwald
Antonín Zápotocký
PredecessoreJan Masaryk
SuccessoreAlexej Čepička

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista di Cecoslovacchia
FirmaFirma di Ludvík Svoboda
Ludvík Svoboda
Ludvík Svoboda in uniforme durante il suo periodo come Ministro della Difesa Nazionale
NascitaHroznatín, 25 novembre 1895
MorteBratislava, 20 settembre 1979
Dati militari
Paese servitoImpero austro-ungarico
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Cecoslovacchia (bandiera) Repubblica Socialista Cecoslovacca
Forza armata Imperiale e regio esercito
Legioni cecoslovacche
Esercito cecoslovacco
Esercito popolare cecoslovacco
Anni di servizio1915 - 1968
GradoGenerale d'armata
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra civile russa
Seconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia di Zborov
Battaglia di Bachmač
Battaglia di Sokolovo
Offensiva di Kiev
Battaglia del passo di Dukla
Offensiva di Praga
Comandante di1º Corpo d'armata cecoslovacco in Unione Sovietica
DecorazioniEroe della Repubblica Socialista Cecoslovacca (3)
Altre carichepolitico
"fonti nel corpo del testo"
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Ludvík Svoboda (Hroznatín, 25 novembre 1895Bratislava, 20 settembre 1979) è stato un generale e politico cecoslovacco.

Partecipò alla prima guerra mondiale, battendosi nell'esercito austro-ungarico.[1] Nell'intervallo tra le due guerre mondiali insegnò presso l'Accademia Militare. Nel 1939 quando la Boemia e la Moravia furono annesse alla Germania nazista, si rifugiò in Polonia e successivamente, dopo l'invasione tedesca di quello Stato, nell'Unione Sovietica. Organizzò e diresse una brigata cecoslovacca che si batté con l'Armata Rossa.

Alla fine della seconda guerra mondiale rientrò in patria con le truppe sovietiche e dal 1945 al 1950 fu ministro della Difesa. Caduto in disgrazia, fu riabilitato nel periodo di Chruščëv e nel 1955 divenne comandante dell'Accademia Militare. Nel 1965 fu nominato eroe dell'Unione Sovietica.

Ritiratosi dalla vita militare, è stato presidente della Cecoslovacchia dal 1968 al 1975. Molto stimato dalla popolazione, sia di etnia ceca che slovacca, fu eletto su raccomandazione di Alexander Dubček, primo segretario del Partito Comunista durante la breve stagione della cosiddetta Primavera di Praga.

Dopo l'invasione sovietica nell'agosto del 1968 si adoperò per ottenere la liberazione dei leader riformisti, tra cui lo stesso Dubček, anche se questi furono costretti ad accettare di fatto una resa incondizionata.

Svoboda sopravvisse alla rimozione dei leader riformisti pur dovendo accettare la "normalizzazione" imposta dai sovietici. Resistette a lungo ai tentativi del nuovo segretario del partito Gustáv Husák di allontanarlo dalla presidenza, ma fu infine costretto al ritiro nel 1975 con una legge costituzionale, che autorizzava il parlamento ad eleggere un nuovo presidente, prendendo a pretesto le sue condizioni di salute, che non gli avrebbero più consentito di svolgere l'incarico.

Il suo nome gode ancora di grande credito tra la popolazione dei due paesi, per la sua coraggiosa presa di posizione durante i difficili momenti della storia cecoslovacca, e gli sono intitolate numerose piazze e strade sia nella Repubblica Ceca che nella Repubblica Slovacca.

Onorificenze cecoslovacche

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Eroe della Repubblica Socialista Cecoslovacca (3) - nastrino per uniforme ordinaria
— 25 novembre 1965, 30 aprile 1970 e 30 maggio 1975
Ordine di Klement Gottwald (3) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1959, 30 aprile 1970 e 30 maggio 1975

Onorificenze straniere

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Eroe dell'Unione Sovietica (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
— 24 novembre 1965
Ordine di Lenin (2 - URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1943 e 24 novembre 1965

Il suo cognome, sia in russo che in ceco, significa "libertà".

  1. ^ Vratislav Preclík, Masaryk a legie (Masaryk e legioni, Масарик и Легии), Ваз. Книга, váz. kniha, 219 str., vydalo nakladatelství Paris Karviná, Žižkova 2379 (734 01 Karviná, CZ) ve spolupráci s Masarykovým demokratickým hnutím (изданная издательством «Пари Карвина», «Зишкова 2379» 734 01 Карвин, в сотрудничестве с демократическим движением Масаpика, Прага) , 2019, ISBN 978-80-87173-47-3, str. 150-153
  2. ^ Badraie Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  • B. Palmiro Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale, vol. 1, Milano, Mondadori Editore, 1975, p. 330, SBN IT\ICCU\TO0\0604602.

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Controllo di autoritàVIAF (EN18015181 · ISNI (EN0000 0000 8097 6951 · LCCN (ENno99058413 · GND (DE118620142 · BNF (FRcb123874890 (data) · J9U (ENHE987007293003205171 · NSK (HR000047361 · CONOR.SI (SL166366307