Lex Cornelia de provinciis ordinandis
Lex Cornelia de provinciis ordinandis | |
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![]() Senato di Roma | |
Tipo | Legge |
Nome latino | Lex Cornelia de provinciis ordinandis |
Autore | Lucio Cornelio Silla |
Anno | 81 a.C. |
Leggi romane |
La Lex Cornelia de provinciis ordinandi fu una legge emanata dal dittatore Silla nell'81 a.C. in materia di prorogàtio impèrii (istituto tipico dell'età repubblicana consistente nell'attribuire a magistrati decaduti dalla carica il compito di portare comunque a termine campagne belliche in corso o di proseguire nell'amministrazione delle province conquistate; a partire dalla fine del II secolo a.C. era concesso mediante senatusconsùltum, cioè a seguito del provvedimento senatorio i cònsules e i prætòres assumevano il titolo di procònsules e di proprætòres).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La legge regolava il governo delle provincie e stabiliva che i pretori, trascorso l'anno di carica in Roma, fossero di diritto assegnati per un secondo anno come propretori al governo di una provincia sorteggiatagli: la gestione della magistratura provinciale, quindi, si considerava prorogatio di quella urbana.
L'innovazione si riferisce secondo Theodor Mommsen, storico e studioso tedesco del XIX secolo, anche ai consoli, che non potevano andare in provincia nell'anno di consolato, né potevano più esercitare l’imperium militare in Italia. I promagistrati conservavano di diritto l’imperium fino all'arrivo del successore, ma dovevano entro trenta giorni abbandonare la provincia: conservavano pure l’imperium fino al loro ritorno in Roma, per cui potevano trionfare e potevano essere loro affidati nuovi incarichi militari.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- F. Del Giudice, S. Beltrani, Nuovo dizionario giuridico romano, Napoli, Esselibri-Simone, 1995.
- G. Rotondi, Leges publicae populi Romani: elenco cronologico con un'introduzione sull'attività legislativa dei comizi romani, Hildesheim, Olms, 1962, pp. 352-359.