Lautréamont
«Non è dato a tutti accostarsi agli estremi, sia in un senso che in un altro.»
Lautréamont, pseudonimo di Isidore Lucien Ducasse (Montevideo, 4 aprile 1846 – Parigi, 24 novembre 1870), è stato un poeta francese.
Vita e opere
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un funzionario del consolato francese a Montevideo, François Ducasse (1809-1887) e di Jacquette Célestine Davezac, fu inviato, nel 1859, a studiare in Francia nel liceo di Tarbes e poi a Pau fino al 1865. Dopo un soggiorno di due anni a Montevideo, si trasferì a Parigi dove, nel 1868 diede alle stampe, anonimo, il primo canto de Les Chants de Maldoror (I Canti di Maldoror).
Nel 1869, sotto lo pseudonimo di Conte di Lautréamont – ispirato dal romanzo Latréaumont di Eugène Sue – fu stampata l'opera completa in sei canti, grazie all'aiuto finanziario di suo padre e del banchiere Darasse. Gli editori Albert Lacroix (lo stesso di Victor Hugo e Émile Zola) e Auguste Poulet-Malassis (di Charles Baudelaire), tuttavia, non misero in vendita il libro per timore della censura, data l'eccessiva violenza espressiva dell'opera. In una lettera a quest'ultimi, del 23 ottobre 1869, Lautréamont aveva chiarito le sue ascendenze letterarie ed i suoi propositi:
«Ho cantato il male come hanno fatto Mickiewicz, Byron, Milton, Southey, de Musset, Baudelaire. Naturalmente ho esagerato un po’ il diapason per fare del nuovo nel senso di quella letteratura sublime che canta la disperazione soltanto per opprimere il lettore e fargli desiderare il bene come rimedio. Così è sempre, dopotutto, il bene che è il soggetto, soltanto il metodo è più filosofico e meno ingenuo di quello della vecchia scuola. È quello il male? No, certamente no.»
Fu probabilmente a causa dei timori degli editori che Ducasse cambiò completamente rotta, volgendosi da una poetica della disperazione a una della speranza, precisando: "Ho rinnegato il mio passato. Non canto più che la speranza e me la prendo con le più belle poesie di Lamartine, Victor Hugo, de Musset, Byron, Baudelaire, le correggo nel senso della speranza";[1] e scrivendo due testi poetici che avrebbero dovuto fungere da introduzione a un'opera successiva: Poésies I e Poésies II, stampati, rispettivamente, nei mesi di aprile e giugno del 1870, e pubblicati, questa volta, con il vero nome dell'autore. Lo stile e i temi sono ben differenti da quelli di Maldoror. Tuttavia è facile ravvisare in questo stravolgimento un atteggiamento ironico o quanto meno enigmatico.[2] Si tratta verosimilmente di una polemica neanche troppo velata da parte di chi aveva deciso di cantare gli orrori dell'uomo, "bestia feroce", secondo la programmatica dichiarazione dei Chants (secondo canto, strofa quarta).
Ducasse fu rinvenuto morto la mattina del 24 novembre del 1870 nel proprio letto d'albergo. Aveva solo 24 anni e la sua morte così prematura e improvvisa fece pensare a un suicidio per avvelenamento, anche se i biografi sospettano una morte per tubercolosi o tifo, a causa delle pessime condizioni igienico-alimentari dovute all'assedio di Parigi dopo la sconfitta e cattura dell’Imperatore Napoleone III a seguito della guerra franco-prussiana. Il certificato di morte porta scritto: "Senza ulteriori informazioni"[3]. La salma è stata probabilmente sepolta nel cimitero di Montmartre e in seguito spostata verso un ossario non identificato di periferia nel gennaio 1871, ma non nel cimitero parigino di Pantin, come a lungo supposto.[4]
È solo con la morte del poeta che vengono pubblicati i canti, nel 1874, sempre sotto lo pseudonimo di Conte di Lautréamont. Nel 1890 una successiva edizione indica il vero nome dell'autore, presentandone una breve nota biografica.
La violenza verbale del Maldoror, associata ad una fantasia immaginifica e manifestata in una visione romanticamente satanica, nichilista, fecero classificare Lautréamont fra i poeti maledetti. La sua opera fu praticamente ignorata fino al 1890, e in seguito venne valorizzata dai surrealisti che, scorgendone affinità con le loro idee, giunsero a considerare Lautréamont un loro predecessore. Uno per tutti, André Breton, nel suo primo Manifesto del surrealismo (1924) scrive: "Con i Canti di Maldoror nacque il Surrealismo. Per trovare esempi più antichi bisogna risalire ai profeti e agli oracoli".
Traduzioni in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- I canti di Maldoror, traduzione di Marco Lombardi, Edizioni del Cavallino, Venezia, 1944
- I canti di Maldoror, a cura di Fabrizio Onofri, Einaudi, Torino, 1944
- Poesia, traduzione di F. Albertazzi, Sampietro, Bologna 1966
- (IT, FR) Ivos Margoni (a cura di), Opere complete, collana Nuova Universale Einaudi, Torino, Einaudi, 1967.
- I Canti di Maldoror; Poesie; Lettere, traduzione di Nicola M. Buonarroti, Feltrinelli, Milano 1968;
- Tutte le poesie, a cura di Gianni Nicoletti, Newton Compton, Roma, 1978
- Opere complete, a cura di Ulisse Jacomuzzi, Mursia, Milano, 1988
- I canti di Maldoror, poesie, lettere, a cura di Ivos Margoni, Einaudi, Torino 1989
- I canti di Maldoror. Poesie. Lettere, traduzione di Lanfranco Binni, Garzanti, Milano, 1990
- Canti di Maldoror. Poesie. Lettere, traduzione e cura di Idolina Landolfi, Rizzoli, Milano, 1995
- Dieci unghie secche invece di cinque, traduzione e cura di Carmine Mangone, Giunti, Firenze, 2005
- I canti di Maldoror, traduzione e cura di Stefano Lanuzza, Barbès, Firenze, 2010
- I canti di Maldoror, traduzione di Nicola M. Buonarroti, Feltrinelli, Milano, 1968
- I canti di Maldoror, a cura di Laura Colombo, traduzione di Nicola M. Buonarroti, Feltrinelli, Milano, 2010
- La poesia non è tempesta, traduzione e cura di Stefano Lanuzza, Barbès, Firenze, 2012
- I canti di Maldoror, traduzione e cura di Luca Salvatore, Arcipelago, Milano, 2012
- Maldoror e tutte le poesie, traduzione e cura di Stefano Lanuzza, Clichy, Firenze, 2015
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Kadour Naimi ha adattato I Canti di Maldoror prima a teatro (1984) e poi al cinema (Maldoror, 1997[5]).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lettera a Monsieur Darasse del 12 marzo 1870
- ^ M. Richter, A. Capatti, Meridiennes. Histoire et Anthologie de la Littérature Française, Padova, CLEUP Editrice, 2000, vol. 2, pp. 162 e ss.
- ^ (FR) « Sans autres renseignements ».
- ^ (FR) Didier Chagnas, Une messe pour Isidore Ducasse – 9ème histoire, su neufhistoire.fr. URL consultato il 25 maggio 2016.
- ^ Maldoror, su Movieplayer.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elisabetta Sibilio, Il futuro della poesia. Saggio su Lautréamont, Unipress, Padova, 1998
- Elisabetta Sibilio, Lautréamont lettore di Dante, Portaparole, Roma, 2006
- Gaston Bachelard, Lautréamont, collana Di fronte e attraverso, Milano, Jaca Book, 2009 [1940], ISBN 9788816409088.
- Fernando Butazzoni, Elogio dei regni immaginari. Una passeggiata nel castello di Lautréamont, Arcoiris, 2013
- Fortunato Zocchi, L'Arte della Mistificazione e la Mistificazione nell'Arte di Lautréamont, La Similitudine nei 'Chants de Maldoror', Il 'Bestiaire' di Lautréamont, athena.unige.ch. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
- Ruperto Long, Non lascerò memorie. L’enigma di Lautréamont, traduzione di Roberta Arrigoni, Castelvecchi, 16 giugno 2020, ISBN 9788832828801.
- Maurice Blanchot, Lautréamont e Sade [Lautréamont et Sade], collana Testi e documenti, traduzione di Vincenzo Del Ninno, Milano, SE, 2003 [1963], ISBN 9788867233625.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Lautréamont
- Wikiquote contiene citazioni di o su Lautréamont
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lautréamont
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lautréamont, le Comte de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Diego Valeri, LAUTRÉAMONT, Conte de, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Lautréamont, le comte de-, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) comte de Lautréamont, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Lautréamont, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Lautréamont, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Lautréamont, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di Lautréamont, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di Lautréamont, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Lautréamont, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (FR) Lettera a Monsieur Darasse
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6065 · ISNI (EN) 0000 0001 2117 1042 · SBN CFIV076262 · BAV 495/316773 · Europeana agent/base/61290 · ULAN (EN) 500248171 · LCCN (EN) n50026774 · GND (DE) 118570250 · BNE (ES) XX839453 (data) · BNF (FR) cb11886754n (data) · J9U (EN, HE) 987007278356905171 · NSK (HR) 000139614 · NDL (EN, JA) 00446996 |
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