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László Kubala

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Ladislao Kubala
NazionalitàUngheria (bandiera) Ungheria
Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
Spagna (bandiera) Spagna
Altezza176 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera31 dicembre 1967 - giocatore
20 settembre 1995 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1944Ganz9 (2)
1945-1946Ferencváros49 (27)
1946-1948ŠK Bratislava33 (14)
1948-1949Vasas20 (10)
1949-1950Pro Patria0 (0)
1951-1961Barcellona186 (131)
1963-1965Espanyol29 (7)
1966-1967Zurigo12 (7)
1967Toronto Falcons19 (5)
Nazionale
1946-1947Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia6 (4)
1948Ungheria (bandiera) Ungheria3 (0)
1953-1961Spagna (bandiera) Spagna19 (11)
Carriera da allenatore
1961-1963Barcellona
1963-1966Espanyol
1966-1967Zurigo
1968Toronto Falcons
1968-1969Córdoba
1969-1980Spagna (bandiera) Spagna
1980Barcellona
1982-1986Al-Hilal
1986-1987Real Murcia
1987-1988Malaga
1988-1989Elche
1992Spagna (bandiera) Spagna
1995Paraguay (bandiera) Paraguay
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

László Kubala Stecz, meglio noto come Ladislao Kubala o Ladislav Kubala (Budapest, 10 giugno 1927Barcellona, 17 maggio 2002), è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese di origine slovacca, di ruolo attaccante.

Considerato uno dei più forti attaccanti della storia del calcio, occupa la 95ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[1] e la 32ª posizione nell'omonima classifica stilata dall'IFFHS.[2]

Ha raggiunto i maggiori successi negli anni in cui militò nel Barcellona (1951-1961), vincendo quattro campionati spagnoli, cinque Coppe di Spagna, due Coppe delle Fiere ed una Coppa Latina.

Fu inoltre nazionale di Cecoslovacchia, Ungheria e Spagna.

Una statua di Kubala nel parco del Camp Nou

Ungherese ma di origine slovacca, si sposò con Ana Viola, figlia dell'allenatore Ferdinand Daučík. Da Ana Viola ebbe tre figli, Branko, che provò a seguire le orme paterne, Laszli e Carles, che giocò nella squadra di hockey del Barcellona.[3] Suo cognato era invece Yanko Daučík, anch'egli calciatore.[4]

Il 4 febbraio 2000 venne insignito con Decreto Reale, con "Ordine di Gran Croce del Real Ordine per Merito Sportivo", con il quale si poteva fregiare anche del titolo di "Don". Il 26 aprile del 2002, a meno di un mese dalla sua scomparsa, venne ancora premiato con un altro grande del calcio iberico, Di Stefano, con la "Medalla de Oro al Mérito en el Trabajo" dal Consiglio dei ministri di Spagna, unici calciatori a riceverla fino ad ora.

Nel febbraio del 2002 le sue condizioni fisiche, già minate da tempo dalla Alzheimer, si aggravarono in seguito ad un'emorragia cerebrale; nei mesi seguenti peggiorò ulteriormente, spegnendosi alle ore 13.00 del 17 maggio, alla "Clínica del Pilar" di Barcellona, mentre veniva presentato il nuovo allenatore del Barcellona, l'olandese van Gaal.

Il presidente del Barça, ricevendo la notizia dall'addetto stampa blaugrana, interruppe la conferenza per la presentazione del tecnico per annunciare la scomparsa di Kubala.

Kubala nella primavera del 1946 lasciò gli ungheresi del Ferencváros passando allo Slovan Bratislava in Cecoslovacchia, nazione di cui i suoi genitori erano originari, pertanto ebbe anche la possibilità di giocare in Nazionale come calciatore naturalizzato, collezionando 6 presenze.

Il 14 dicembre 1947 a Bari, ebbe il suo primo contatto diretto con l'Italia, per un'amichevole tra Italia e Cecoslovacchia (3-1).

Nel 1948 tornò così in Ungheria, per giocare nel Vasas Budapest. In seguito lasciò il paese dopo avervi vestito anche la maglia della Nazionale. A marzo del 1949 chiese ed ottenne il trasferimento ai reparti di confine dove, vestito con l'uniforme militare, passò di notte in Austria come clandestino a bordo di un camion di esuli in fuga. Da Vienna passò quasi subito in Svizzera. La Pro Patria, tramite i suoi connazionali István Turbéky e Jenő Vinyei che vestivano la maglia biancoblu, poteva contare su un canale privilegiato ed il presidente Peppino Cerana diede ai due il compito di convincere Kubala ad accettare la corte dei tigrotti, cosa che avvenne in poco tempo.

Kubala (al centro) insieme ad Alfredo Di Stéfano (a sinistra) e Ferenc Puskás (a destra) durante una partita in suo onore nel 1961

La fuga di Kubala dall'Ungheria venne mal digerita dal regime comunista, che tramite la Federazione calcistica magiara lo fece squalificare a vita per aver rotto il contratto con la sua squadra del Vasas di Budapest, accusandolo anche di essersi sottratto al servizio di leva e di espatrio clandestino.[5] Nel frattempo, nell'aprile del 1949 si fece raggiungere dalla moglie e si stabilì a Busto Arsizio con i suoi due connazionali Viney e Turbeky. Si allenava regolarmente con i tigrotti, in attesa che venisse regolata la sua posizione per giocare in campionato con la dirigenza bustocca che tentava ogni via diplomatica per fare annullare o quanto meno ridurre la squalifica. Il suo impegno era quindi limitato alle amichevoli (oltre alle partite con la squadra amatoriale Hungaria da lui fondata per riunire gli esuli). Mentre il campionato prendeva il via continuarono incessanti le pressioni sulla Federazione ungherese ed alla FIFA, ma non si avevano risposte.

Considerato l'impasse della federazione italiana con quella ungherese, l'ex giocatore del Barcellona Pepe Samiter, manager dei blaugrana del tempo, approfittò della situazione e verso la fine di novembre del 1949 riuscì a procurare a Kubala la nazionalità spagnola. La squalifica gli venne ridotta ad un anno, praticamente quello passato a Busto Arsizio, così poté ritornare subito a giocare, accasandosi al Barcellona. Alla Pro Patria rimase un simbolico rimborso spese ed un'amichevole disputata con i catalani a Busto; un piccolo indennizzo arrivò tempo dopo anche al Vasas.
Durante una partita di Liga nel 1952, Kubala segnò sette reti allo Sporting Gijón, primato condiviso con Bata ancora da battere.[6]

Dopo qualche anno nell'Espanyol, in squadra con il figlio Branko, nel 1967, con lui ed il cognato Yanko Daučík come compagni di squadra ed il suocero Ferdinand Daučík come allenatore, si trasferisce in Canada per giocare nei Toronto Falcons[4], con cui ottiene il quarto posto nella Western Division della NPSL 1967.

Tra club e nazionali maggiori, Kubala ha giocato 472 partite segnando 292 reti, alla media di 0,62 gol a partita.

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali[7] Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1943-1944 Ungheria (bandiera) Ganz HNC II 9 2 - - - - - - - - - 9 2
1944 Ungheria (bandiera) Ferencváros HNC I 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1945 HNC I 22 19 - - - - - - - - - 22 19
1945-1946 HNC I 27 14 - - - - - - - - - 27 14
Totale Ferencváros 49 33 49 33
1946-1947 Slovenia (bandiera) Bratislava Liga 24 13 - - - - - - - - - 24 13
1947-1948 Liga 9 1 - - - - - - - - - 9 1
Totale Bratislava 33 14 33 14
1948-1949 Ungheria (bandiera) Vasas HNC I 20 10 - - - - - - - - - 20 10
1949-1950 HNC I 12 6 - - - - - - - - - 12 6
Totale Vasas 32 16 32 16
1949-1950 Italia (bandiera) Pro Patria A 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1950-1951 Spagna (bandiera) Barcellona[8] PD 0 0 CG 7 6 - - - - - - 7 6
1951-1952 PD 19 26 CG 7 12 CL 2 1 - - - 28 39
1952-1953 PD 11 7 CG 6 5 - - - - - - 17 12
1953-1954 PD 28 23 CG 3 3 - - - - - - 31 26
1954-1955 PD 19 14 CG 3 5 - - - - - - 22 19
1955-1956 PD 25 14 CG 2 1 CdF 1 1 - - - 28 16
1956-1957 PD 18 9 CG 5 5 - - - - - - 23 14
1957-1958 PD 21 12 CG 6 5 CdF 2 2 - - - 29 19
1958-1959 PD 20 9 CG 1 0 CdF 2 0 - - - 23 9
1959-1960 PD 12 7 CG 5 4 CdF+CC 3+3 3+6 - - - 23 20
1960-1961 PD 13 10 CG 3 3 CdF+CC 1+8 0+1 - - - 25 14
Totale Barcellona 186 131 48 49 22 14 256 194
1962 Canada (bandiera) Toronto City ECPSL 0 0 - - - - - - - - - 0 0
1963-1964 Spagna (bandiera) Espanyol PD 29 7 CG 4 0 - - - - - - 33 7
1965-1966 Svizzera (bandiera) Zurigo SL 12 7 CS 0 0 - - - - - - 12 7
1966-1967 SL 0 0 CS 0 0 CC 1 0 - - - 1 0
Totale Zurigo 12 7 0 0 1 0 13 7
1967 Canada (bandiera) Toronto Falcons NPSL 19 5 - - - - - - - - - 19 5
Totale carriera 369 215 52 49 23 14 444 278

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Cecoslovacchia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-10-1946 Vienna Austria Austria (bandiera) 3 – 4 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
20-6-1947 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 2 – 2 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
31-8-1947 Praga Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 6 – 3 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole 2
21-9-1947 Bucarest Romania Romania (bandiera) 2 – 6 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole 2
5-10-1947 Praga Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 3 – 2 Austria (bandiera) Austria Amichevole -
14-12-1947 Bari Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole -
Totale Presenze 6 Reti 4
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ungheria
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
23-5-1948 Tirana Albania Albania (bandiera) 0 – 0 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole -
24-10-1948 Bucarest Romania Romania (bandiera) 1 – 5 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole -
7-11-1948 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 1 – 0 Ungheria (bandiera) Ungheria Amichevole -
Totale Presenze 3 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
5-7-1953 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
12-7-1953 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
8-11-1953 Bilbao Spagna Spagna (bandiera) 2 – 2 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole -
14-3-1954 Istanbul Turchia Turchia (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1954 -
18-5-1954 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 1 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
19-6-1954 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 0 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
30-1-1957 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 5 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole 1
10-3-1957 Zurigo Svizzera Svizzera (bandiera) 2 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1958 -
8-5-1957 Bratislava Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 4 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1958 1
26-5-1957 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 4 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Qual. Mondiali 1958 1
6-11-1957 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 3 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole 3
24-11-1957 Losanna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1958 2
13-3-1958 Parigi Francia Francia (bandiera) 2 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
19-3-1958 Kaiserslautern Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
15-10-1958 Malaga Spagna Spagna (bandiera) 6 – 2 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole -
28-2-1958 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
14-10-1959 Bydgoszcz Polonia Polonia (bandiera) 0 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 1960 -
17-12-1959 Liverpool Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
2-4-1961 Sofia Bulgaria Bulgaria (bandiera) 0 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
Totale Presenze 19 Reti 10
Competizioni nazionali
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Barcellona: 1951-1952, 1952-1953, 1958-1959, 1959-1960
Barcellona: 1951, 1952, 1952-1953, 1957, 1958-1959
Barcellona: 1952, 1953
Competizioni internazionali
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Barcellona: 1952
Barcellona: 1958, 1960
1952 (12 gol)

Competizioni nazionali

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Barcellona: 1962-1963, 1980-1981
Al-Hilal: 1985, 1986
Al-Hilal: 1982, 1984

Competizioni internazionali

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Al-Hilal: 1986
  1. ^ (EN) World Soccer 100 Players of the Century, su englandfootballonline.com. URL consultato il 19 ottobre 2012.
  2. ^ IFFHS' Century Elections, su rsssf.com. URL consultato il 27-06-2010.
  3. ^ "He visto jugar a un niño argentino que me ha impresionado", su Mundodeportivo.com. URL consultato il 10 aprile 2016.
  4. ^ a b Branko Kubala, el niño que no pudo luchar contra el mito, su Martiperarnau.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
  5. ^ [1]
  6. ^ (ES) mundodeportivo.com, https://www.mundodeportivo.com/futbol/fc-barcelona/20170212/414264094125/kubala-siete-goles-sporting.html. URL consultato il 1° febbraio 2021.
  7. ^ Sándor Péter Kocsis - Matches in European Cups, su rsssf.org.
  8. ^ https://players.fcbarcelona.com/en/player/451-kubala-laszloladislav-laszi-kubala-stecz
  • "Il calcio Illustrato" del 16 giugno 1949

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN87663462 · ISNI (EN0000 0001 0922 3778 · LCCN (ENn2020019030 · GND (DE1169359078 · BNE (ESXX842116 (data)