László Dániel

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László Dániel
NascitaBudapest, 22 settembre 1922
MorteSantiago del Cile[1], 21 novembre 2020
Dati militari
Paese servitoUngheria (bandiera) Regno d'Ungheria
Forza armataMagyar Királyi Honvéd Légierő
SpecialitàCaccia
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
Decorazionivedi qui
dati tratti da Ferenc Málnássy[2][3]
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László Dániel (Budapest, 22 settembre 1922Santiago del Cile, 21 novembre 2020) è stato un militare e aviatore ungherese, asso dell'aviazione da caccia nel corso della seconda guerra mondiale abbattendo individualmente e in collaborazione 11 aerei nemici, più uno non confermato, nel corso di 70 missioni[1][2].

Nacque a Budapest il 22 settembre 1922, figlio di un proprietario terriero.[2] Nella sua città natale frequentò il Ginnasio Piarista diplomandosi nel 1941.[1] Conseguì il brevetto di pilota nell'estate del 1941 presso la Székesfőváros Közlekedési Részvénytársaság (BSZKRT) a Ferihegyen.[1]

Arruolatosi nella Magyar Királyi Honvéd Légierő frequentò l'Accademia militare uscendone il 1 settembre 1943 con il grado di tenente.[2] A partire dal mese di dicembre fu assegnato ai reparti da combattimento, dal 13 aprile 1944 al reparto sperimentale di volo, e dl maggio successivo al neocostituito 101. Puma vadászrepülő osztály.[2]

Conseguì la sua prima vittoria aerea volando sul caccia Messerschmitt Bf 109G-6 il 14 giugno 1944 quando abbatté in collaborazione un caccia statunitense Lockheed P-38 Lightning a sud-est di Pusztavam, e il 2 luglio la sua prima individuale abbattendo un caccia P-38.[2] Dopo aver abbattuto in collaborazione due bombardieri quadrimotori Consolidated B-24 Liberator (30 luglio 1944), l'8 gennaio 1945 distrusse un caccia Lavochkin La-5, il 9 marzo un caccia Yakovlev Yak-9, l'11 e il 16 marzo due cacciabombardieri Ilyushin Il-2, il 20 marzo un caccia Yakovlev Yak-3 e il giorno dopo un caccia Yakovlev Yak-9.[2]

Fu fatto prigioniero di guerra dagli americani a Pockingban, venendo rilasciato alla fine di settembre 1945 per rientrare in Ungheria.[2] Dal gennaio 1946 al marzo 1949 lavorò a Budapest come impiegato presso la Banca Nazionale, e poi per il peggioramento della situazione associato alla presa di potere del Partito Comunista Ungherese[N 1] decise di lasciare il Paese e di attraversare il confine con l'Austria. Insieme a István Kálmán arrivò in Cile nell'ottobre 1949, stabilendosi a Santiago del Cile dove divenne poi pilota istruttore presso il locale aeroclub.[1] Lavorò come pilota agricolo e poi come pilota per lo spegnimento degli incendi boschivi, primo a farlo in Cile.[1] Ha volato per la maggior parte del tempo con un aereo agricolo tipo Cessna 188B-300 AGtruck, e poi acquistò per sé un Cessna 188 (CC-CEQ).[1] Andò in volo per l'ultima volta nel 2003, totalizzando oltre 17.000 ore di volo. Si spense a Santiago del Cile il 21 novembre 2020.[1]

Piccola medaglia al merito militare in argento con spade e decorazioni di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di fuoco di prima classe - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere

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Croce di Ferro di II classe (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ Suo padre era già stato licenziato.
  1. ^ a b c d e f g h Hirosveny.
  2. ^ a b c d e f g h Ciel de Gloire.
  3. ^ Punka 2002, p.87.
  • (HU) B. Stenge Csaba, Elfelejtett hősök – A Magyar Királyi Honvéd Légierő ászai a II. világháborúban, Peudlo Kiadó, 2006.
  • (DE) Walter A. Musciano, Die berühmten Me 109 und ihre Piloten, Weltbild-Verlag, 2002, ISBN 3-89350-557-1.
  • (EN) Hans Werner Neulen, In the skies of Europe: Air Forces Allied to the Luftwaffe 1939–1945, Ramsbury, Marlborough, The Crowood Press, 2000, ISBN 1-86126-799-1.
  • (EN) Gӳorge Punka, Hungarian Aces of World War 2, Oxford, England, Osprey Publishing, 2002, ISBN 978-1-84176-436-8.

Collegamenti esterni

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Video