Kirakos di Gandzak
Kirakos di Gandzak, noto anche come Kirakos Gandzaketsi (Gəncə, 1200 – Gosh, 1271), è stato uno storico armeno. È autore di una Storia degli Armeni, che contiene un sommario degli eventi dal IV al XII secolo e una dettagliata descrizione degli eventi a lui contemporanei.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kirakos nacque nella regione di Gandzak (l’odierna Gəncə) intorno al 1200 e studiò al monastero di Goshavank, situato nei pressi di Gosh. Divenuto allievo di Hovhannes Vanakan, nel 1215 si trasferì insieme al maestro e ad alcuni confratelli nel monastero di Koranashat, situato nei pressi di Chinari. In seguito all’invasione mongola del 1230, Kirakos e Vanakan furono presi prigionieri nel 1236. Insieme al suo maestro, Kirakos entrò a servizio dei Mongoli come segretario e imparò la loro lingua. Qualche mese dopo, Vanakan fu liberato in seguito al pagamento di un riscatto; Kirakos riuscì ad evadere e insieme al maestro ritornò a Goshavank. Nel 1251 Vanakan morì e Kirakos subentrò al maestro come capo della scuola di Goshavank. Nel 1255 fu ricevuto in udienza da Aitone I, sovrano del regno armeno di Cilicia, di ritorno dalla visita effettuata al khan dei Mongoli Munke; Kirakos informò il sovrano della sua attività di maestro effettuata nella provincia di Tavowš. A parte qualche soggiorno in Cilicia, Kirakos passò il resto della sua vita a Goshavank, dove morì nel 1271 e dove fu sepolto.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]L’opera principale di Kirakos è la Storia degli Armeni, composta da 65 capitoli e divisa in due parti. La prima parte comincia con la vita di Gregorio Illuminatore, santo patrono della Chiesa apostolica armena, ed è principalmente dedicata alla storia di questa Chiesa nel periodo compreso fra il IV e il XII secolo. La seconda parte tratta invece delle conseguenze e dei danni materiali provocati dalle invasioni dei Selgiuchidi e dei Mongoli. L’opera è stata tradotta in diverse lingue, tra cui il latino, il francese e il russo. Copie manoscritte dell’opera sono conservate al Matenadaran di Erevan e in diversi musei a Vienna, Parigi, Londra e San Pietroburgo.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renè Grousset, The Empire of the Steppes: A History of Central Asia, — Rutgers University Press, New Brunswick, 1970.
- L. Khanlaryan, Կիրակոս Գանձակեցի, Soviet Armenian Encyclopedia, Vol. V, Armenian SSR: Armenian Academy of Sciences, Yerevan, 1979
- Ladislav Zgusta, Franz J. Hausmann and Oskar Reichmann (dir.), An International Encyclopedia of Lexicography, Walter de Gruyter, Berlin, 1991
- George E. Lane, Early Mongol Rule in Thirteenth-Century Iran: A Persian Renaissance, Routledge, London, 2003.
- Agop Jack Hacikyan, Gabriel Basmajian, Edward S. Franchuk, The Heritage of Armenian Literature: From the Eighteenth Century to Modern Times, Vol. 3, Wayne State University, Detroit, 2005
- Gérard Dédéyan, Le temps de la croisade (fin XI- fin XIV siècle— Le renouvellement de la vie intellectuelle, dans Histoire du peuple arménien, Privat, Toulouse, 2007
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua armena dedicata a Kirakos di Gandzak
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 21025287 · ISNI (EN) 0000 0001 1605 2356 · BAV 495/207760 · CERL cnp00422125 · LCCN (EN) n82065949 · GND (DE) 120847531 · BNF (FR) cb15540529n (data) · J9U (EN, HE) 987007263986505171 |
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