Károly Markó il Vecchio
Károly Markó il Vecchio, noto anche come Carlo Marco il Vecchio (Levoča, 23 novembre 1793 – Firenze, 19 novembre 1860), è stato un pittore ungherese, uno dei più grandi paesaggisti ungheresi della prima metà del XIX secolo[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Károly Markó il Vecchio è il capostipite di una famiglia di artisti, dato che i suoi quattro figli si dedicarono alle arti,[3] tra i quali Károly Markó il Giovane.[4][5]
Nei primi anni dell'Ottocento, sebbene fosse già interessato all'arte, studiò ingegneria a Pest e Cluj-Napoca.[5] Dal 1812 al 1818, lavorò come ingegnere a Stará Ľubovňa e Rožňava.[6]
Fu in quest'ultima città che realizzò i suoi primi dipinti, ispirandosi a quelli di noti artisti contemporanei.[6]
Nel 1818, andò a Pest per perfezionarsi nel disegno.[6]
Successivamente, dal 1822, Károly Markó studiò all'Accademia di belle arti di Vienna,[1]laureandosi in storia e pittura di paesaggio.[6]
All'inizio della sua carriera Markó il Vecchio dipinse diversi castelli, i più noti dei quali sono gli adattamenti della serie del pittore tedesco Josef Anton Fischer.[7]
Intorno al 1830 realizzò numerosi paesaggi raffiguranti le regioni ungheresi in stile neoclassico: Visegrád è il più famoso tra questi,[1]e risultò uno dei primi pezzi rappresentanti il suo passaggio alla pittura a olio.[7]
Nel decennio viennese, dal 1822 al 1832 eseguì ritratti e miniature decorative di gusto Biedermeier.[5]
Grazie al contributo del banchiere Geymüller si trasferì in Italia nel 1832, dove trascorse tutto il resto della sua vita.[1][3]
Soggiornò e lavorò a Roma, Pisa e Firenze, seguendo lo stile del paesaggio eroico, classicheggiante, caratterizzato dalle tematiche accademiche, con presenza di figure mitologiche, sacre o folcloristiche,[1] oltre che dalle trasparenze e dalle evocazioni magiche di Claude Lorrain, considerato il maestro del genere del paesaggio ideale.[5] Tutti i suoi temi preferiti furono eseguiti con tratto fine e delicato e colori smaglianti.[5]
Pescatori e La regione Tivoli sono gli esempi maggiormente rappresentanti questo stile.[1]
La Puszta, grande pianura ungherese, è un'altra serie di dipinti famosa, manifestante un ricordo della sua visita in Ungheria nel 1853, influenzato dal Romanticismo.[1]
È sepolto nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell'Antella, Comune di Bagno a Ripoli, provincia di Firenze.[8]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Visegrád (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1826-1830, olio su tela, 58,5 × 83 cm;
- Viandante e il suo protettore (proprietà privata), 1829, olio su tela, 40 × 53 cm;
- Incontro di Giacobbe e Labano (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1832, olio su tavola, 39 × 52,5 cm;
- Diana a caccia - Ninfe da caccia (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1833, olio su tavola, 39 × 52,5 cm;
- Tarantella (collezione privata), 1835, olio su tela, 64 × 84 cm;
- Veduta di Roma (collezione privata), 1835, gouache su cartone, 27 × 22,8 cm;
- Il bagno di Venere (proprietà privata), 1830-1840 circa, gouache su cartone, 19 × 26 cm;
- Donne al pozzo (collezione privata), 1836, olio su tela, 63,5 × 84 cm;
- Paesaggio ideale (Vienna, Österreichische Galerie Belvedere), 1837, olio su tela, 36 × 41,5 cm;
- Paesaggio italiano con viadotto e arcobaleno (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1838, olio su tela, 75 × 100 cm;
- Vicino a Tivoli (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1839, olio su tela, 63 × 84,5 cm;
- Il battesimo di Cristo nel Giordano (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1840-1841, olio su tavola, 44 × 64,5 cm;
- La campagna romana (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1843, olio su tela, 76 × 100,5 cm;
- Paesaggio vicino a Tivoli con scena di cantina (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1846, olio su tela, 116 × 163 cm;
- La morte di Euridice (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1847, olio su cartone, 28,5 × 41 cm;
- Veduta di Lappeggi (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1848, olio su tela, 39,5 × 55,3 cm;
- Paesaggio con la vocazione di san Pietro (Vienna, Österreichische Galerie Belvedere), 1848, olio su tavola;
- Pescatore (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1851, olio su tela, 110 × 164,5 cm;
- La Puszta (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1853, olio su tela, 39,5 × 52 cm;
- Paesaggio ungherese - Grande pianura (Budapest, Galleria nazionale ungherese), 1853, olio su tela, 41 × 53 cm;
- Incontro tra Ruth e Boaz (proprietà privata), 1857, olio su tela, 107 × 138 cm;
- Acqua Nera vicino a Roma (Budapest, Galleria Nazionale Ungherese), 1858, olio su tela, 113 × 141,5 cm.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) Markó Károly the Elder, su hung-art.hu. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ (EN) From Myth to Vision - Károly Markó and His Followers, su latvany-terkep.hu. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
- ^ a b (EN) Markó, Hungarian family of painters, su wga.hu. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ (EN) Markó Károly the Elder, su artsandculture.google.com. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ a b c d e Markó, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, pp. 287-288.
- ^ a b c d (EN) Markó Károly the Elder, su askart.com. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ a b (EN) Károly Markó the Elder and chronology. Notes on Károly Markó the Elder's oeuvre, su akademiai.com. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ Home 2022, su Misericordia di S. Maria all'Antella. URL consultato il 29 marzo 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (HU) Éva Bodnár, Markó, Budapest, 1980.
- (DE) I. Chalupecký e Z. Fallenbüchl, Markó Károly, in Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL), VI, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1975, p. 97.
- (HR) Orsolya Hessky, Markó Károly, Budapest, 2014.
- (HU) Gusztáv Kelety, Markó Károly, Budapest, 1899.
- (HU) Magyar művészeti kislexikon, Budapest, Enciklopédia Kiadó, 2002.
- (DE) Rudolf Müller, Marko, Karl Andreas Gabriel, in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), XX, Lipsia, Duncker & Humblot, 1884, pp. 387–391.
- (HU) Ö. Gáborné Pogány, Markó Károly művei, Budapest, 1957.
- (HU) Gabriella Szvoboda Dománszky, Markó, Budapest, 2004.
- (DE) Constantin von Wurzbach, Markó, Karl, in Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich, XVI, Vienna, Kaiserlich-königliche Hof- und Staatsdruckerei, 1867, pp. 459–467.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Károly Markó
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Markó, Károly, il Vecchio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE) Károly Markó il Vecchio (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- Opere di Károly Markó il Vecchio, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Károly Markó il Vecchio, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di Károly Markó il Vecchio, su artnet.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25414724 · ISNI (EN) 0000 0000 7862 3700 · CERL cnp00558455 · ULAN (EN) 500021326 · LCCN (EN) n80125582 · GND (DE) 119532158 · BNF (FR) cb12647862r (data) · CONOR.SI (SL) 82642787 |
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