John Lloyd (martire)
San Giovanni Lloyd | |
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Sacerdote e martire | |
Nascita | Brecknockshire, 1630 |
Morte | Cardiff, 22 luglio 1679 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 22 luglio |
Giovanni Lloyd, in inglese John Lloyd (Brecknockshire, 1630 – Cardiff, 22 luglio 1679), è stato un presbitero gallese; martirizzato sotto Carlo II, è venerato come santo della Chiesa cattolica e ricordato come uno dei santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1630 nel Galles meridionale[1] in una famiglia cattolica di cui facevano parte sacerdoti (come il fratello William) e suore (come la sorella Margaret, che morì a Parigi nel convento dell'Immacolata Concezione di Nostra Signora)[2].
Dopo la scuola secondaria a Gand (nelle Fiandre), nel 1649 entrò nel Collegio inglese di Valladolid[3]. Il 16 ottobre di quell'anno prestò il giuramento missionario. Completò il corso di studi in teologia e filosofia e ricevette l'ordinazione presbiterale a Valladolid il 7 giugno 1653[4].
L'anno successivo venne inviato in missione nel Galles, per amministrare i sacramenti ed offrire assistenza religiosa ai cattolici. Riuscì a svolgere la sua missione per ventiquattro anni, pur essendo costantemente in fuga. Una delle case nelle quali era ospitato - e dove si nascondeva - era la fattoria di Walter James, nella contea di Monmouth: nel fabbricato sono visibili ancora oggi il nascondiglio e un camera usata come cappella per la celebrazione eucaristica[2]. Nel novembre 1679, quando fu scatenata una feroce persecuzione anti-cattolica in seguito al cosiddetto «complotto papista», Giovanni divenne un ricercato[5]. Fu arrestato il 20 novembre nella casa dell'amico John Tuberville, poi fu segregato nella prigione del castello di Cardiff. Il 4 dicembre fu rinchiuso nella sua cella anche il sacerdote gesuita Filippo Evans (oggi santo)[6]. I due strinsero una solida amicizia[2].
Al processo, che ebbe luogo il 5 maggio 1679[7], né lui né il confratello vennero accusati di essere stati membri della fantomatica congiura. Ciò non di meno Lloyd ed Evans furono accusati di essere sacerdoti cattolici, e perciò di aver violato le disposizioni di legge. Dichiarati colpevoli di alto tradimento, capo d'imputazione architettato ad hoc contro i cattolici, vennero condannati alla pena capitale.
L'esecuzione fu rimandata di alcune settimane. In quel periodo molte persone si recarono a visitare i due presbiteri in carcere e chiesero una benedizione. Essi esortarono quanti erano andati a salutarli ad essere costanti nella fede e pazienti nella sofferenza[2].
Il 22 luglio 1679 padre Giovanni e padre Filippo furono prelevati dalla loro cella e condotti a nord di Cardiff, presso il luogo dell'esecuzione[7]. Dopo averlo abbracciato ed assolto il confratello, padre Lloyd dovette assistere al suo martirio, poi salì a sua volta sul patibolo. Tenne un breve discorso[8] in cui chiese ai presenti di pregare per la sua anima. Quando gli fu messa la corda al collo si batté il petto tre volte dicendo in latino: «Signore, abbi pietà di me peccatore [...] Nelle tua mani rimetto il mio spirito»[2]. Poi fu impiccato, sventrato e squartato.
Anche il fratello William fu catturato e arrestato durante la furiosa persecuzione del novembre 1678. Condannato a morte, morì sei giorni prima dell'esecuzione a causa delle torture subite nella prigione di Brecon[2].
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Lloyd venne dichiarato beato da papa Pio XI il 15 dicembre 1929 e fu canonizzato da Paolo VI il 25 ottobre 1970 nel novero dei Quaranta martiri inglesi e gallesi.[9]
La sua memoria liturgica cade il 22 luglio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Iscrizione su un ritratto custodito nel Royal English College, Valladolid: "San Juan Lloyd, natural de Brecknockshire, Gales, colegical y sacerdote de este Colegeio de San Albano, murió por la fe católica fuera de Cardiff, Wallia, el 22 de Julio de 1679". Image at Ramblings from a Welshwoman abroad, su welshwomanabroad.blogspot.co.uk, 31 agosto 2011. URL consultato il 26 aprile 2015., low-resolution image at ST. John LLOYD, su Royal English College, Valladolid. URL consultato il 26 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2014).
- ^ a b c d e f Giuliana Vittoria Fantuz, Inghilterra di sangue. I Quaranta Martiri inglesi e gallesi da Enrico VIII a Carlo II, Milano, Edizioni Ares, 2022.
- ^ "St. John Lloyd", Royal English College, Valladolid, su sanalbano.org. URL consultato il 30 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2014).
- ^ Santi, beati e testimoni – John Lloyd
- ^ Stanton, Richard. A Menology of England and Wales, Burns & Oates, Ltd., 1892
- ^ The Forty Martyrs of England and Wales who died for the Catholic Faith and the Tridentine Mass, Scribd, accessed 31 July 2011.
- ^ a b (EN) St. John Lloyd, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- ^ Il testo venne stampato ed oggi se ne trova copia al British Museum.
- ^ MARTIROLOGIO, su vatican.va. URL consultato il 9 febbraio 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Lloyd, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- John Lloyd, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23583354 · ISNI (EN) 0000 0000 2846 6647 · LCCN (EN) n85215029 |
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