Coordinate: 44°25′15.11″N 26°06′29.03″E

Incendio del Colectiv

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Incendio del Colectiv
TipoIncendio
Data30 ottobre 2015
LuogoBucarest
StatoRomania (bandiera) Romania
Coordinate44°25′15.11″N 26°06′29.03″E
Conseguenze
Morti65
Feriti153

L'incendio del Colectiv è stato un incidente avvenuto nel nightclub Colectiv della capitale rumena, il 30 ottobre 2015.[1] Tale evento ha causato la morte di 64 persone e il ferimento di altre 153.[2] Le proteste nate nei giorni successivi alla strage hanno portato, il 4 novembre 2015, alle dimissioni del governo guidato da Victor Ponta.[3]

I testimoni hanno riferito che, durante l'esibizione del gruppo Goodbye to Gravity, è stato avviato uno spettacolo pirotecnico all'interno del locale, il quale ha portato all'avvio dell'incendio. Testimonianze oculari raccontano che il materiale fonico e di rivestimento (fatto principalmente di poliestere) situati intorno ad un pilastro si sono incendiati e rapidamente le fiamme hanno raggiunto il soffitto, il quale ha preso fuoco molto in fretta.[4]

Le persone, prese dal panico, sono corse verso l'uscita. L'uscita e generalmente il sistema di sicurezza in caso di evacuazione del nightclub risultavano non a norma, motivo per il quale molte persone sono rimaste intrappolate dentro il locale.

Testimoni dicono che ''La gente era in fuga verso l'uscita e non avendo visto gli scalini, molti sono inciampati e sono caduti per terra; nel mezzo dell'evacuazione all'uscita c'erano un sovraffollamento che non permetteva l'uscita fluida''

Il sistema di sicurezza non a norma, causa principale della morte di 64 persone e del ferimento di altre 153, ha scatenato delle proteste il 3 novembre contro il "sistema corrotto romeno".

Nazionalità Numero di
morti
Numero di
feriti[5]
Romania (bandiera) Romania 62 150
Turchia (bandiera) Turchia 1[6][7]
Italia (bandiera) Italia 1[8]
Spagna (bandiera) Spagna 1[9]
Germania (bandiera) Germania 1[10]
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 1[11]
Totale 64 153
Fiori e candele per commemorare le vittime

Il 3 novembre 2015, una folla di circa 20.000 persone ha manifestato per le strade di Bucarest chiedendo le dimissioni del ministro dell'interno, del primo ministro e del sindaco.[12] I manifestanti ritenevano tali politici responsabili di non promuovere i necessari controlli, in tali locali pubblici, volti a verificare l'effettivo rispetto della normativa sulla sicurezza.[3]

Reazioni in ambito politico

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Il capo di Stato Klaus Iohannis ha affermato come questo sia il più grave incidente avvenuto nel Paese.[13] Il 4 novembre 2015 il primo ministro Victor Ponta ha annunciato le proprie dimissioni. Tale atto è avvenuto come conseguenza alle manifestazioni di piazza avvenute nei giorni successivi all'incendio. Il premier ha dichiarato di prendersi la responsabilità politica di quanto avvenuto e auspica che tale sua decisione possa portare tranquillità.[3]

Anche Cristian Popescu Piedone, sindaco della municipalità in cui si è svolto l'incendio (Sector 4), si è dimesso.

Lo stesso argomento in dettaglio: Collective.

Il fatto viene narrato nel documentario del 2019 Collective.

  1. ^ (EN) www.theguardian.com
  2. ^ (RO) www.mediafax.ro
  3. ^ a b c www.repubblica.it
  4. ^ (EN) www.cnn.com
  5. ^ Elvira Gheorghita, Patru cetăţeni străini, răniţi în incendiul din clubul Colectiv. Ponta transmite mesaje de solidaritate, in Mediafax, 31 ottobre 2015.
  6. ^ Președinția și guvernul Turciei au transmis mesaje de condoleanțe în urma tragediei de la București, in agerpres.ro. URL consultato il 13 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2015).
  7. ^ Presedintii Ungariei, Bulgariei si Turciei transmit condoleante poporului roman in urma tragediei din clubul Colectiv, in HotNewsRo. URL consultato il 13 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2015).
  8. ^ Rogo di Bucarest, morta la napoletana Tullia, in Roma, 7 novembre 2015.
  9. ^ Dos españoles heridos en el incendio de una discoteca en la capital de Rumanía, in El Mundo, 31 ottobre 2015.
  10. ^ Deutscher bei Feuer-Katastrophe verletzt, in Bild.de, 31 ottobre 2015.
  11. ^ Nederlandse gewonde Boekarest, in detelegraaf.nl, 31 ottobre 2015. URL consultato il 13 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  12. ^ (EN) www.independent.co.uk
  13. ^ www.ilsecoloXIX.it, su ilsecoloxix.it. URL consultato il 4 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2015).

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