Il cigno nero (film 1942)
Il cigno nero (The Black Swan) è un film del 1942 diretto da Henry King: una storia di pirati, tratta dal libro omonimo (1932) di Rafael Sabatini e interpretata da Tyrone Power e Maureen O'Hara. Il film ebbe tre nomination agli Oscar, vincendo l'Oscar alla migliore fotografia.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]L'ex pirata Henry Morgan, nominato Sir dal governo britannico, fa ritorno nei Caraibi con il titolo di nuovo governatore al posto di Lord Denby: il suo compito è quello di eliminare la pirateria dalle acque caraibiche che lui conosce così bene. La sua prima mossa è quella di prendere contatto con i suoi vecchi compari per metterli davanti a una scelta: o proseguire nell'attività di filibustiere e venire cacciati dall'antico compagno di avventure, o entrare al suo servizio. Jamie Waring decide di seguire Morgan, mentre Billy Leech rifiuta sdegnosamente.
A Giamaica, Jamie conosce e si innamora di Margaret, figlia del vecchio governatore. Ma la ragazza, oltre a essere già fidanzata, gli mostra il suo disprezzo. Jamie non desiste e disobbedisce agli ordini di Morgan, rifiutando di partire in missione con la sua nave, e procrastinando la partenza per poter rapire la ragazza ed evitare che lei si sposi durante la sua assenza. La nave di Jamie viene catturata da Leech e dai pirati rimasti con lui. Per salvarsi, Jamie dice di aver lasciato Morgan, fingendo altresì di essere sposato a Margaret, ma il trucco non funziona e i pirati non gli credono. Morgan viene sollevato dal suo incarico dai notabili della colonia, mentre Jamie è accusato di tradimento. Sarà Margaret a salvarlo, con la sua testimonianza, negando di essere stata rapita contro la sua volontà. I due partiranno insieme a bordo del Cigno nero.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Prodotto dalla Twentieth Century Fox Film Corporation, il film venne girato a Cuba, in Florida, in Messico, in Honduras, in Giamaica a Port Royal e in California, a Griffith Park - 4730 Crystal Springs Drive di Los Angeles e allo Stage 6, 20th Century Fox Studios - 10201 Pico Blvd., Century City di Los Angeles.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film uscì nelle sale il 4 dicembre 1942, distribuito dalla Twentieth Century Fox Film Corporation.
Date di uscita
[modifica | modifica wikitesto]- USA - 4 dicembre 1942 (The Black Swan)
- Svezia - 18 ottobre 1943 (Den svarta svanen)
- Portogallo - 20 dicembre 1943 (O Pirata Negro)
- Australia - 23 marzo 1944 (The Black Swan)
- Finlandia - 13 dicembre 1946 (Musta joutsen)
- Francia - 11 giugno 1947 (Le Cygne noir)
- Francia - 25 luglio 1947 (Parigi)
- Austria - 24 gennaio 1949 (Der schwarze Schwan)
- Italia - 1948 (Il cigno nero)
- Danimarca - 2 agosto 1950 (Den sorte svane)
- Germania Ovest - 13 ottobre 1950(Der Seeräuber)
- Portogallo - 26 dicembre 1950 (riedizione)
- USA - 1996 VHS00
- USA - 2006 DVD
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Leon Shamroy - Oscar alla migliore fotografia a colori 1943
- Il film fu candidato anche all'Oscar per i Migliori effetti speciali e all'Oscar per la Migliore colonna sonora per un film drammatico o commedia (musiche di Alfred Newman).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il cigno nero
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Black Swan | OSCAR WINNER | Pirate Movie | Tyrone Power | Adventure Film, su YouTube, 16 dicembre 2022.
- (EN) The Black Swan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Cigno nero, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il cigno nero, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Il cigno nero, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Il cigno nero, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il cigno nero, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il cigno nero, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il cigno nero, su FilmAffinity.
- (EN) Il cigno nero, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il cigno nero, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Il cigno nero, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.