Vai al contenuto

Gisella Passarelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

«...Poesia poesia dove mi conduci
a meditare con
l'abito della gioia
e lo smarrimento
dell'essere
quando tutto accade
fra notte e giorno
e tu intingi la penna
nella tua ispirazione
e segni un punto
nell'iride del sole
e già stai sillabando
la parola amen?...»

Gisella Passarelli (Morbegno, 17 ottobre 1913Morbegno, 11 luglio 2010) è stata una giornalista, poetessa e scrittrice italiana.

Nata a Morbegno (SO), si trasferì a Milano per completare gli studi.[2][3]

Divenne assistente sociale e l'esperienza, ricca di motivazioni e contenuti, le fornì le basi per le successive attività di giornalista e scrittrice, e per quella di poetessa. Nella sua opera letteraria, infatti, all'esplorazione dei grandi misteri della vita si contrappone la sensibilità e l'indignazione per i mali sociali.
La sua attività di giornalista iniziò collaborando con la rivista mensile Amica, per cui curò la prima rubrica di assistentato sociale apparsa sui periodici italiani. Collaborò in seguito anche con altre testate nazionali, tra cui "Il Giorno", "Il Tempo" e il "Corriere della Sera". Tenendo fede anche alla sua antica vocazione, scrisse due trilogie poetiche e numerose altre liriche, tra cui il poema epico-pastorale dedicato alla Bona Lombarda. Nella sua attività letteraria fu anche autrice di romanzi, di un poema per musica, danza e teatro, e di una ode alla Valtellina, "Valle mia valle: ode alla Valtellina", musicata dal Maestro Irlando Danieli, con il quale instaura un legame di amicizia e di collaborazioni. Nella sua intensa attività professionale esercitò anche il ruolo di presidentessa dell'ONAS - Ordine Nazionale Autori e Scrittori (la struttura associativa fondata intorno al 1954 da Fernando Palazzi[4]). In tale veste, promosse incontri e manifestazioni culturali di pregio, e firmò numerosi articoli apparsi sul Corriere della Sera.
Visse ed operò perlopiù a Milano, ottenendo vari riconoscimenti e premi giornalistici e di poesia.
Negli ultimi anni preferì tornare nella sua natìa Morbegno, dapprima nell'abitazione di famiglia, in Via Ospital Vecchio, in pieno centro storico, e poi trasferendosi, nel febbraio del 2002, in qualità di ospite, nella Fondazione Casa di Riposo "Ambrosetti-Paravicini", da dove continuò a partecipare alla vita culturale della città e del Paese.

Opere di Gisella Passarelli

[modifica | modifica wikitesto]
  • La Grazia, il poema dell'iniziazione, Tip. Editrice "La Grafica", Lecco, 1944
  • I gradini del sole, edizioni Bottega Amore di Poesia, Bergamo, 1944
  • De la Bona Lombarda, 1947
  • La canzone del futuro, Tip. Piemar, Varese, 1952
  • Strenna di Capodanno 1959 a beneficio della Casa di riposo "Tomaso Ambrosetti" - Morbegno, Ramponi, Sondrio, 1959
    6 poesie dialettali di Giovanni Pagani e 3 poesie in lingua italiana di Gisella Passarelli.
  • Sette giorni d'eternità, Guanda, 1961
  • In punta di piedi nell'universo, Guanda, 1963
  • I nostri immensi occhi, Guanda, 1967
  • La radice fosforescente, Rebellato, 1974
  • La luce verde, Rebellato, 1981
  • Da ogni parte il cielo, L'atelier del libro, 1982
  • La vita è spazio, Rebellato, 1985
  • S. Maria del Carmine: storia, arte, fede, L. Maestri, 1987
    presentazione di Ernesto Brivio; contributi di Gisella Passarelli, Cesare Marioni, Elio Bestetti, Luigi Morganti, Cristina Scarion.
  • Tre zampilli di luna, Edizioni del Leone, 1989
  • Incontro a Delos, Edizioni del Leone, 1992
  • Canto e controcanto, Edizioni del Leone, 1994
  • Il pianoforte di Beatrice, Edizioni del Leone, 1996
  • Le filigrane dello spirito, Edizioni del Leone, 1998
  • Il giro del mondo in 80 poesie, Virginio Cremona Editore, 2020
  • Il pianoforte di Beatrice, 2ª ed. riveduta e corretta, Virginio Cremona Editore, 2022
  • UNA STRENNA - per gli ospiti della Casa di Riposo "Ambrosetti-Paravicini", riedizione della Strenna di Capodanno 1959 con traduzioni e note, poesie di Giovanni Pagani e Gisella Passarelli, illustrazioni di Gaetano Marra, traduzioni di M. Del Nero e P. G. Ciapponi, a cura di A. Milano, Virginio Cremona Editore, Milano, 2022
  1. ^ Gisella Passarelli, Canto e controcanto, collana I DOGI, Edizioni del Leone, 1994, pag.133
  2. ^ Dizionario biografico delle donne lombarde 568-1968, a cura di Rachele Farina, Baldini & Castoldi, Milano, 1995
  3. ^ Omaggio alla poetessa morbegnese Gisella Passarelli, su tellusfolio.it.
  4. ^ QB light: Fernando Palazzi, su fondazionemondadori.it.
  • Donne valtellinesi, di R. Sertoli Salis
  • Poeti e letterati in Valtellina e Valchiavenna, di Ettore Mazzali, Sondrio, 1954
  • Un'assistente sociale vera e di fantasia, di G. Barbiellini Amidei, Corriere della Sera, 22 gennaio 1986
  • Ci sono tre zampilli di luna, di G. Spini, Corriere della Sera, 2 marzo 1990
  • Viaggi, paesaggi e personaggi: una foresta di metafore, di G. Gramigna, Corriere della Sera, 28 maggio 1995
  • Dizionario biografico delle donne lombarde, 568-1968, a cura di Rachele Farina, Baldini & Castoldi, Milano, 1995
  • Versi in filigrana, tra natura e paesaggi urbani, di G. Gramigna, Corriere della Sera, 14 giugno 2000
  • Poetica Morbegno, AA.VV., a cura di A. Milano, Virginio Cremona Editore, Milano, 2021

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN19452106 · SBN LO1V018561 · LCCN (ENno2007033177
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie