Vai al contenuto

Giorgio Serafini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando il drammaturgo attore e regista teatrale, vedi Giorgio Serafini Prosperi.

Giorgio Serafini (Bruxelles, 3 aprile 1962) è uno sceneggiatore e regista italiano.

Nato da una famiglia italiana a Bruxelles, dove ha vissuto fino all'età di 23 anni, Serafini consegue il suo diploma presso la Scuola Europea di Bruxelles[1]. Si iscrive poi presso la facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Université Libre de Bruxelles, nella quale si è laureato con lode.

Comincia a lavorare in Italia, e nel 1990 ha scritto e diretto il suo primo lavoro professionale, il documentario Les murs de sable (Le mura di sabbia) sui prigionieri italiani in Texas durante la seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Hereford. Il tema di questo documentario fu la base del film Texas 46 con Roy Scheider e Luca Zingaretti che Serafini ha diretto nel 2001.

Tra i lavori americani ricordiamo la sceneggiatura del TV movie A Song From the Heart con Amy Grant e Keith Carradine.

Nel 2009 Serafini torna a dirigere una serie in costume, Il falco e la colomba, per Canale 5. Ha inoltre ultimato Game of Death con Wesley Snipes, uscito nel 2010. Nel 2014 dirige Hard Rush con Dolph Lundgren.

Dal 1994 vive a Los Angeles con la moglie LaDon Drummond e il figlio Johnny Sinclair, nato nel 2008 durante le riprese della serie per Rai Uno Il bene e il male. È diventato cittadino statunitense nel 2004 mantenendo entrambe le nazionalità.

Nel 2005, mentre completava le riprese della terza serie di Orgoglio, Serafini ha perso la figlia Laura, di 13 anni, in un incidente acquatico.

Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]
  • The Nickelodeon Type (1986)
  • War (2005)
  • Tolleranza (2006)
  • Bad Boy Rocker (2021)
Lungometraggi
[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Concita occhipinti, Giorgio Serafini, il regista che stuzzica la curiosità e colpisce al cuore!, su Sesto Daily News, 7 ottobre 2014. URL consultato il 16 giugno 2018.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN90308062 · ISNI (EN0000 0001 2143 1844 · SBN RAVV356879 · LCCN (ENno2011023567 · BNF (FRcb16525060b (data)